Sebastian Giovinco
Sebastian Giovinco è un parassita naniforme che, dopo aver stazionato per anni e anni sulla panchina della Juventus, ora è diventato inspiegabilmente titolare.
È noto per essere, all'età di 36 anni, una delle più giovani promesse del calcio italiano.
Giocatore oltremodo sopravvalutato, tenta disperatamente di far credere di essere l'erede di Del Piero, Maradona, Giulio Cesare e Che Guevara, aiutato dalla sua notevole arroganza, inversamente proporzionale alla sua altezza.
Carriera
Il nostro Sebastian si mise in luce, alla tenera età di 34 anni, nell'Empoli, squadra di una baraccopoli presso Firenze, per il semplice fatto di essere l'unico a capire che per fare goal il pallone andava sospinto con i piedi: e non minacciato di morte se non fosse entrato in porta da solo.
In quella stagione, l'unica finora azzeccata dal nano, mise a segno 78 gol in 11 partite, contro squadre del calibro di Sampierdanese, Anagni e FC Zingari Sarajevo.
Nel 2008, per sua somma gioia, e un po' meno per quella degli juventini, tornò all'ovile bianconero, dove passò la stagione tra la panchina e il magazzino, in qualità di cono da allenamento.
Riuscì tuttavia a segnare 2 gol, di cui uno su una punizione calciata in realtà da Poulsen (Poulsen!) e un altro di rotula esterna, sul quale il pallone prese un effetto psichedelico che causò un attacco epilettico al povero Antonioli.
La stagione 2009/10 si apre nel peggiore dei modi per Giovincolo, visto l'arrivo del brasiliano Diego, che ruba a Seba il posto in squadra, il posto macchina, il posto a tavola e, già che c'era, la fidanzata dodicenne.
Giovinco però si rifarà, mettendo in giro la voce che fosse stato Diego ad uccidere la nonna di Felipe Melo. L'energumeno brasiliano ovviamente non la prese bene, e Diego dovette saltare due partite per mal di ano.
Nell'estate 2010 viene ceduto al Parma dove, non avendo l'incubo di trovarsi Melo nella doccia, segna 22 gol, tutti quante su rigore.
Tornato alla Juventus in cambio del cartellino di Zidane, di 7 Maserati e un milione di rotoli di carta igienica, diventa il calciatore più forte del mondo, più forte anche del compagno di squadra Quagliarella (che ha una media gol migliore) e di Cristiano Ronaldo, Messi, Hulk e Iron Man messi insieme.
Caratteristiche tecniche
Le principali "doti" di Giovinco sono essenzialmente due: correre e cadere.
A volte riesce addirittura a combinarle in un unica mossa devastante: la corsa cadente.
Durante questa performance il nanetto corre, viene raggiunto da un muratore bielorusso travestito da difensore avversario che, approfittando del rachitismo di Seba e dell'omertà dell'arbitro, scaraventa a terra il nostro pollicino pelato, che, rialzandosi, scoppierà in uno di quei pianti misti a proteste che lo hanno reso famoso in tutto il Corno d'Africa.
Una sua caratteristica speciale è, per non si sa quale straordinaria abilità (o scarsità), quella di riuscire a segnare sempre e soltanto il gol del 4 a 0. Famoso anche per la caratteristica di non segnare mai, resta il mistero di come abbia fatto a segnare contro il Giappone.
Curiosità
- Appartiene al novero dei millemila giocatori le cui abilità sono state innalzate smisuratamente in Pro Evolution Soccer. Nell'edizione del 2009, ad esempio, diventa migliore di Messi.
- Suo zio è un tale Renato.
- Paulo Dybala altri non è che il suo gemello perduto di origine argentina. Mentre l'altro gemello conosciuto risulta essere un tale Emanuele Giaccherini