Graffito penoso

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera su cauzione.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Che figura del CAZZO! »
(Philippe Daverio su graffito penoso)
« ...e le palle sono come due cerchi... »
(Professore d'arte su graffito penoso)
Un esempio di come il graffito penoso ha preso parte nella simbologia moderna.

Un graffito penoso (o penoso graffito) è una rappresentazione stereotipata del membro maschile presente in grande quantità nei casini, nei vicoli di città e sulle magliette dei calciatori neozelandesi. Rappresenta il pene visto dal basso in alto con alla base due forme ellissoidi quasi circolari raffiguranti i testicoli. Ci sono stati casi in cui i testicoli rappresentati non erano due ma ben tre; questo fa supporre la presenza di forme aliene nascoste nel nostro pianeta che cercano di cambiare il simbolismo terrestre per poter proclamare il loro dominio sull'umanità.

Il significato

Il significato del graffito penoso è molto ambiguo perché esso può essere interpretato in varie maniere a seconda del luogo e della situazione. In linea generale, un graffito penoso è segno di malaugurio per chi si trova in fronte a esso; è invece portatore di buon auspicio per chi lo disegna. È simbolo di forza e virilità. Se posto dinnanzi a una donna, questa potrà comportarsi in diversi modi a seconda del tempo di esposizione:

  • 1 o 2 secondi. La donna osserva scrupolosamente e indifferentemente il simbolo senza subire danni.
  • Da 3 a 5 secondi. Può provocare crisi di astinenza al simbolo una volta allontanato.
  • Da 5 a 10 secondi. Caso drastico. La donna non distacca più gli occhi dal capolavoro.
  • 10 o più secondi. LA FINE. Possono verificarsi casi di blocco dell'apparato respiratorio, secrezione di escrementi attraverso l'uretra e aborto spontaneo nelle donne in gravidanza.

Il graffito penoso viene interpretato anche come il simbolo dell'occulto e del mondo che verrà.

Comune reazione di fronte a un graffito penoso.

L'uso comune

Attualmente, il suddetto simbolo, viene inciso, disegnato, dipinto o cagato su qualsivoglia tipo di materiale: carta, legno, plastica, cemento, lapidi, teschi, chiappe di Romano Prodi eccetera. Si usa, genericamente parlando, per dare della puttana alla madre di qualcuno, ma può essere disegnato anche solo per liberare la propria anima dedicandosi alla fine arte fallica.


Voci artisticamente correlate