Grillo Parlante
Il Grillo Parlante, da non confondere con l'altro Grillo, è dai più conosciuto come il petulante insettino verde e saccente che affianca il giovane e mentalmente plagiato burattino Pinocchio in tutte le avventure e disavventure della sua vita.
Rappresentazioni
Viene spesso rappresentato con un cilindro, lo smoking e un arietta furbetta, tipica di chi sa di sapere un sacco di cose, inutili, tra l'altro...
Un esempio dei suoi futili consigli sono raccomandazioni tipo: "Non vendere l'abecedario che ti ha comperato il babbo impegnando la sua giubba" o "Non seguire quel depravato di Lucignolo nel Paese dei Farlocchi"
La sua vera identità
Pochi sanno tuttavia che il nostro simpatico Grillo è il possessore di una delle anime più dannate e corrotte di tutto il genere umano e animale: il suo colorito verdognolo è ad esempio dovuto all'uso spropositato di sostanze stupefacenti, quali erba, LSD e acidi vari.
Pluri-omicida, più volte arrestato per spaccio e prostituzione, direttore di un centro di combattimento illegale per galli cedroni e burattini, ha compiuto la sua opera di malvagità assistendo a tempo pieno una delle attuali promesse del crimine organizzato, ovvero il giovane Pinocchio, che al momento si trova in un istituto psichiatrico di massima sicurezza proprio a causa sua.
Infatti il Grillo Parlante aveva iniziato a ossessionare Pinocchio a livelli a dir poco indicibili, costringendolo a commettere i reati peggiori e a combattere contro il famoso Gallo del Riso Gallo nella sua arena da combattimento.
Il tentativo di farlo stare zitto
Il burattino, esasperato dall'insistenza e dalla mania violenta e quasi omicida dell'insetto, preso da un raptus, lo inghiottì vivo e intero, sperando in questo modo di liberarsene definitivamente... Ma la sua malvagità non ebbe limiti.
Il Grillo iniziò infatti a comunicare con la marionetta ambulante dal suo stesso stomaco.
Da quel momento in poi, Pinocchio assunse una doppia personalità: da un lato di una tranquillità quasi maniacale, dall'altro degli scatti nervosi non indifferenti, che gli provocavano delle accese discussioni con se stesso.
In parole povere iniziò a parlare da solo, o meglio, con il grillo nel suo ventre.
All'apice della follia, questo ammasso di bastoncini, in preda a una crisi di nervi, si accucciava in un angolo, con le mani tra i capelli truciolosi, ripetendo come un forsennato frasi del tipo: "Tu non mi controlli.. stai zitto... STAI ZITTO!!" oppure "Vattene... non puoi dirlo!!.. cos'hai detto di mia madre?!... sta' zitto! ZITTO!!!".
Una scena a dir poco patetica e raccapricciante.
Autobiografia
Il Grillo Parlante risiede quindi attualmente all'interno di Pinocchio, sta scrivendo la sua autobiografia intitolata "La mia vita con il ceppo", in collaborazione con quella del burattino "Io, me e quel dannato Grillo".
Pare che, a causa della scarsità di carta per completare l'opera, il Grillo Parlante abbia venduto Pinocchio ad una cartiera per ricavarne fogli su cui scrivere.