Guerra della marmitta

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che libera la gola e calma la tosse.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Qualora tu non abbia la più pallida idea su ciò di cui si parla in questa voce, dovresti fare un salto qui.
Guerra della Marmitta
Parte del conflitto dei Cent'Anni in Tibet

Una fase della guerra
Luogo: Bagno del Piccione, Pizzeria fuori mano di Bassano del Grappa
Data:

Tra il 12 e il 2 luglio 1784

Esito:

Birra gratis per tutti

Casus belli:

Quel fottutissimo toast era bruciato

Modifiche territoriali:

Annessione di 8 mq al regno del Re Gno

Fazioni in guerra

Sacro Romano Impero

Repubblica delle sette province inesistenti

Comandanti

Lieven Van Isseghem e Ludovico Luigi Carlo Maria di Barbiano e Belgiojoso, preso perché aveva nome più bello

Van Basten e Van Komandanten, che vinse il concorso su internet "Diventa comandante"

Forze in campo

100.000 fanti, 13 plotoni di cavalleria, un carro armato, qualche ninja e tanti nazi

Una marmitta

Perdite

Tante senza Tampax

Una marmitta. No, davvero.

« Fuoco! »
(Un generale olandese ordina ai suoi uomini di colpire il nemico)
« Fuoco! »
(Van Isseghem, comandante imperiale, scopre le funzionalità nascoste di un accendino)



La Guerra della Marmitta fu un conflitto, combattuto nel 1700 e rotti, che vide schierati contro il Sacro Romano Impero e quei burloni delle Sette inesistenti province Olandesi. In quanto inesistenti, il Sacro Romano Impero autorizzò i soldati a usare l'immaginazione e di attaccare chiunque solo assomigliasse a sette provincie olandesi. Dato che nessun soldato sapeva che cazzo di forma avesse una provincia olandese, la maggior parte di loro passò il tempo giocando a scacchi.

Scoppio della guerra

Giuseppe II pensa a un nuovo modo di pitturare gli scoiattoli

Una mattina di un giorno di un mese di un anno non meglio precisato, e che tuttavia non c'importa, l'imperatore del Sacro Romano Impero, Giuseppe II, si svegliò; e fin qui nulla di strano. A quel punto andò in cucina, dove i cuochi imperiali gli avevano preparato la colazione. L'unica cosa che potrebbe interessarci di questa storia è che, mangiando un toast cucinato da un cuoco olandese, tale Cruijff, si accorse che questo era bruciato. Il toast, non il cuoco. Così fece deportare il suddetto nell'Unità 731, che ancora non esisteva, quindi il tal Johan Crujiff fu costretto ad aspettare un duecento anni fuori dalla porta dell'unità. Inoltre, decise di dichiarare guerra all'Olanda, ma per farlo aveva bisogno di un motivo migliore di un toast, almeno un pranzo completo andato di traverso.
A questo punto ebbe un'idea geniale, ma poi gli passò di mente, quindi ripiegò sull'idea successiva: fece costruire delle navi da guerra ad Anversa tra cui il brigantino[1] Le Louis, che dava un tocco francese alla cosa.
Il passo successivo consisteva nel far incazzare gli olandesi. Giuseppe II, dopo essersi spremuto le meningi, decise che fosse più produttivo far viaggiare la Le Louis sull'acqua che sulle montagne della Baviera, e infatti ci azzeccò, e la nave galleggiò. Dopodiché ordinò al comandante della nave, tale Lieven Van Isseghem, di Ostenda, che non sapeva manco perché fosse sul brigantino, di recarsi in Olanda passando avanti a due forti delle sette provincie. Van Isseghem rispose "Cioè... vuoi dire che se giro 'sto coso la nave gira? Figata!" e ubbidì agli ordini dell'imperatore.

Dichiarazione di guerra

Mentre il brigantino del Sacro Romano Impero salpava, Giuseppe II mandò un ambasciatore all'Aia, che riferì tali, profonde parole in tedesco, (eccovene la traduzione italiana):

« Guardate, parrebbe che vi abbiamo dichiarato guerra. »

Dato che nessuno, all'Aia, conosceva il tedesco, cacciarono via l'ambasciatore germanico, liquidandolo con "No, non compriamo nulla"; dopodiché tornarono ai loro appassionanti Sudoku.

Adesso inizia a succedere qualcosa

Da grande il Le Louis avrebbe voluto essere così
« Oh, no! Hanno delle armi potentissime! Presto, tu col costume da Zorro, portami il mio pigiamino »
(Van Isseghem in preda al panico)

Il comandante della nave imperiale, intanto, fece rotta verso la Russia, e anche se qualcuno cercò di spiegargli che l'Olanda era dall'altra parte, lui disse che avrebbe preso una scorciatoia. Dopo aver circumnavigato il globo terracqueo arrivò in Olanda, passando davanti i due forti specificatigli dall'imperatore (in ordine invertito naturalmente, dato che veniva dalla parte opposta) senza rispondere al "Chi va la!?" delle inesistenti sentinelle delle Sette Provincie e neanche al successivo "Mannaggia chi t'è morto, rispondi!" semplicemente perché dormiva.
Il mattino dopo venne avvicinato da una piccola imbarcazione che portava lo stemma Olandese che gli chiese indicazioni sul viaggio che compiva, lui rispose testualmente "Ehm... gah... bah.", dimostrando uno sprezzo del pericolo non indifferente.
A questo punto si avvicinò alla nave un brigantino, questa volta dello schieramento opposto a quello del Le Louis, il De Dolfijn[2], che gli intimò di fermarsi e fornire indicazioni.
Il brigantino imperiale, per tutta risposta, si fermò e non fece più niente per ordine del suo comandante, che ordinò anche che tutti i marinai si vestissero da personaggi dei cartoni animati.
Ora il De Dolfijn prese iniziativa, e sparò un colpo di cannone a salve. Il comandante Van Isseghem bestemmiò, e dopo aver bestemmiato di nuovo decise che il marinaio vestito da Ken il guerriero dovesse preparargli la polenta.
Il brigantino olandese, ora, sparò un colpo di cannone in modo da non colpire il "Le Louis". Dato che il comandante imperiale era a mangiare la polenta e quindi non fece ancora un benemerito cazzo, il comandante Van Komandanten, rottosi le palle, sparò 3 colpi di cannone e vari di mitraglia sugli avversari.
Tutti i colpi esplosi dagli Olandesi, eccetto uno, che colpì il marinaio vestito da Sailor Moon, colpirono una marmitta posta sul ponte del brigantino avversario, che dopo 2 ore morì, durante il trasporto in ospedale, infatti Van Isseghem rifece la strada dell'andata sulle scialuppe, dato che il Le Louis fu preso pacificamente dai marinai delle sette provincie. La suddetta marmitta fu l'unica vittima della guerra perché successivamente si scopri che tutti i soldati di entrambi le fazioni avevano le armi caricate a sale, e gli unici colpi mortali erano quelli in dotazione al De Dolfijn.

Monumenti ai caduti

In ricordo della marmitta furono erette molte statue e monumenti, ma erano talmente brutti che ora abbruttiscono qualche ospizio per anziani oppure sono state comprate da un magnate che le ha piazzate in una galleria di arte moderna all'aperto, per la gioia dei piccioni.

Ripercussioni della guerra sull'Europa

La conseguenza più evidente fu che, dopo la vittoria Olandese, il Sacro Romano Impero ebbe una marmitta in meno. Ciò causò un crollo dell'economia, infatti l'impero era fortemente legato alla manifattura di marmitte, e quella era la marmitta guida che serviva per forgiare le altre; che a sua volta causò il crollo dell'impero. Due persone morirono soffocate sotto le macerie dell'impero, che cadde loro addosso.
Naturalmente Giovanni II venne licenziato, per poi trovare impiego in un supermercato di Amburgo, dove inventò gli Hamburger.
Van Isseghem venne giustiziato dai suoi stessi marinai dopo un ammutinamento, causato dal fatto che Van Isseghem aveva tenuto per sé il costume da Dragonball.
L'Olanda acquisì dei territori del Sacro Romano Impero come il Congo, l'Austrizzera e Bari, senza contare che gli sconfitti dovettero cedere al fantacalcio Ibrahimovic.

Note

  1. ^ È un tipo d'imbarcazione, simile a una saliera, ma molto più senza sale di una saliera
  2. ^ Che in olandese vuol dire letteralmente "Ti spacchiamo il culo, Le Louis"