Hollywood (romanzo)
Hollywood è stato uno degli ultimi parti alcolici di Charles Henry "Hank" Bukow/Chinaski, lo scrittore più sbevazzone ed amato dalle puttane di quart'ordine del mondo letterario accademico contemporaneo.
Trama
Chinaski/Bukowski è ormai giunto alla soglia della maturità. Dopo aver passato anni a sbirciare sotto le gonne di un numero enorme di donnacce, a stordirsi di alcool ed ogni sorta di droghe (naturali e chimiche), dopo aver passato quasi la bellezza di un lustro senza palpar patonza alcuna ed essersi poi rifatto in modo tale da riandare in attivo in meno di due anni, lo troviamo ormai "sistemato".
I tempi sono cambiati, i ggiovani lo apprezzano e desiderano che tenga dei reading negli atenei; lui acconsente a patto di poter bere birra a nastro e, da sbronzo, ricoprire il suo pubblico di insulti e bestemmie.
Ha finalmente trovato la donna che fa per lui: si chiama Sara, ed è un'autentica rompicogl la sua anima gemella, si prende cura di lui e gli evita di finire, ad oltre cinquant'anni suonati, in un'umida cella per ubriachezza molesta e schiamazzi assortiti, evitandogli di fare un incontro ravvicinato con qualche negrone su di giri.
In questo idilliaco quadretto[citazione necessaria], a rovinare tutto, piomba l'industria cinematografica che riesce, tra una lusinga ed una bottiglia, a convincere Hank a scrivere la sceneggiatura di un film. "Barfly - Moscone da bar".
Punto. Fine.
La storia sarebbe questa, e qualsiasi altro scrittore si sarebbe limitato ad un raccontino di una dozzina di cartelle, al massimo. Ma Bukowski, autentico artista del cazzeggio letterario, riesce ad arricchire la storia con sorprendenti episodi di colore.
Gli escamotages narrativi, o "Come ti allungo il brodo, scrivendo vaccate!"
Limitiamoci ai più interessanti.
L'aggancio del misantropo
Barbet Schroeder, regista, riesce ad accalappiare Hank da Musso's, mentre sta cenando con Sara.
- Barbet : Ehi! Ehi! Tu sei Chinaski! Io sono un tuo grande fan!
- Hank : Mmmmm, senti perché non ti levi dai coglioni?
- Sara : Hank, sii gentile, avanti!
- Hank : Mmmkay. Che vuoi, amico?
- Barbet : Voglio girare un film su di te! E tu...ne scriverai la sceneggiatura!
- Hank : Sticazzi!
- Barbet : Ahahahah! Che sagoma! Parliamone domani, davanti ad un bel bicchiere di vino rosso!
- Sara, prima che Hank sfanculi a pioggia il cineasta : D'accordo, Barbet. Ci vediamo domani sera a casa tua.
Auto, case, tasse e guai: del commercialista non fidarti mai!
Tra diritti editoriali e caparre, Hank comincia a vedere un bel flusso di quattrini in entrata. E così come la merda attira le mosche, il denaro attira gli stronzi. Un bel giorno bussa alla sua porta un tizio che dice di essere il commercialista più bravo del mondo. Secondo il tale, le detrazioni fiscali in America esistono perché le ha inventate lui.
- Hank : Senti, ma si può sapere cosa cazzo vuoi?
- Il Commercialista Definitivo : Voglio farti fare soldi, amico! Tu diventi ricco col tuo lavoro e grazie a me non caghi un dollaro di tasse!
- Hank, scartando un pinta di whisky : Uh-uh... E come faresti?!
- Il C.D. : Semplice! Devi spendere soldi, per non doverli dare al Fisco! Vatti a comprare un'auto, una casa o quel che ti pare! Io ti faccio detrarre tutto!
Più per levarselo dalle palle che per altro, Hank si compra una BMW nera perché "è una macchina da duri"[citazione necessaria] e va in giro in cerca dell'investimento immobiliare più adatto.
- Agente Immobiliare, mostrando una catapecchia di periferia con un giardino simile ad un letamaio : Ooooh, questa le piacerà di sicuro! I proprietari sono degli autentici artisti! Come lei, Chinaski!
- Sara, bisbigliando : Hank, a me questa casa fa venire in mente qualcosa...
- Hank : Pure a me...
- Sara : Oddio! Ricordo! Era una delle case dove abitò Manson!
- Hank : Andiamocene da questo cazzo di posto!
Forse perché era uno dei covi della Family, o forse per le croste di merda spesse due centimetri viste in bagno, fatto sta che Hank, con l'inseparabile Sara, scappa via come se avesse alla calcagna i creditori che avevano accompagnato la sua gioventù.
Inutile dire che manda a cagare il commercialista!
I giovani d'oggi sono delle pippe!
Tra mille difficoltà, partono le riprese!
I produttori fanno gli stronzi, il regista prova ad autoprodurre il film e finisce per abitare nel ghetto diversamente bianco di Los Angeles, ma almeno l'attore protagonista non sta più nella pelle dall'entusiasmo per poter interpretare il ruolo di un suo idolo!
Così un giorno, Mickey Rourke si fa raccontare da Hank come trascorrevano le sue notti.
- Mickey : Cioè, lo so che tiravi fino all'alba a sbronzarti, eh! Cavolo, sei il mio autore preferito! Ma quello che voglio capire è cosa facevi quando ti capitava di fare a botte!
- Hank : Aaaah, era tutta 'na questione di fortuna. Tiravi colpi e ti muovevi: se sentivi della resistenza continuavi a menare pugni, se no...ti ritrovavi sveglio in un vicolo il giorno dopo, senza portafoglio e senza scarpe...
Ad Hank il giovane Rourke sta simpatico, così decide di fargli vedere come ci si muoveva nelle risse tra ubriachi che si svolgevano nei vicoli dietro i bar. Il giovane attore ha passione, ma forse ha qualche etto di materiale in meno al piano di sopra: non riesce proprio a farsi entrare in testa come doveva essere la versione "ubriaca" del gioco di gambe.
- Hank : Naah, merda! Non era così! Non devi boxare secondo le fottute regole dello stracazzo di Marchese "Buco-di-Culo" di Queensberry!!! Mettiti davanti, per Dio!!
Hank, pensando di usare il metodo dello specchio, cerca di fargli vedere e copiare le finte ed i jab che costellavano le sue pazze notti da giovane coglione artista maledetto, purtroppo però tira un colpo troppo veloce e spacca il naso a Rourke.
Ed ecco spiegate le vere origini del naso rotto di Mickey Rourke!
Finale autoironico
Il sunto e il vero significato della vicenda ce li dà lo stesso autore. A riprese concluse, in fase di post-produzione, lui e Sara vedono la pellicola in anteprima. Il film è buono, Rourke con il naso spaccato risulta più autentico e meno cane, e Bukowski ha la soddisfazione di vedersi accreditato nel film sia per la sceneggiatura sia per un piccolo cammeo.
- Hank, piano, a Sara : È fatta, piccola! Guarda là! Anch'io ho dato via il culo alla grande industria cinematografica...
- Sara : Hai fatto un bel lavoro, Hank, e soprattutto ti ha tenuto lontano da tutto quell'alcool che ti scoli! Sono fiera di te!
- Hank : Mmh, allora stanotte si scopa, mi sa.
Curiosità
- Quando gli venne chiesto di scrivere la sceneggiatura Bukowski accettò solo per poter saccheggiare la riserva di alcolici a casa di Schroeder.
- Durante la stesura il quantitativo alcolico consumato dal nostro fu tale che le aziende viti-vinicole e i birrifici della California si presero un mese di vacanza extra.
- Dopo la rottura del suo bel nasino, in un'intervista di qualche anno dopo, Rourke dichiarò come, a seguito di una profonda maturazione, avesse realizzato che Bukowski non fosse il suo autore preferito dato che, sotto sotto, Big Sur non gli era mai piaciuto. Che poi quel libro l'avesse scritto Jack Kerouac era tutta un'altra questione.