Homo dis-habilis

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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(Homo dis-habilis su domanda di Letteratura.)
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(Lo stesso di sopra risponde alla domanda "Come ti chiami?")
Un chiaro esempio di Homo dis-habilis. Notare l'intelligenza che traspare dallo sguardo.

L'Homo dis-habilis, abbreviato anche in disabilis, è una specie di ominide diversamente idiota rispetto all'Homo sapiens. Questa specie vive, purtroppo, sul pianeta Terra, appartiene al genere Homo e comprende tutti quegli esemplari che risultano essere inutili ai fini della sopravvivenza della specie umana, se non addirittura dannosi, come ad esempio i preti, i politici o Lapo Elkann. Inoltre è contraddistinta dal fatto di essere rimasta ad uno stadio evolutivo antecedente a quello neanderthaliano senza tuttavia essersi estinta.

Origine e diffusione

   La stessa cosa ma di più: Homo sessualis.
Soltanto dopo anni di studi e ricerche, è stato possibile ricostruire la scala evolutiva dell'Homo dis-habilis.

L'Homo disabilis è una specie che è stata scoperta solo di recente da alcuni paleontologi che cercavano una dimostrazione dell'esistenza di forme di vita ostili all'intelligenza. Dopo aver scavato per anni in un parco pubblico di una città italiana che non citeremo per rispetto della privacy, riportarono alla luce alcuni reperti che comproverebbero l'esistenza di una specie di Homo evolutasi parallelamente all'Homo sapiens anche se con modalità differenti. La scoperta ha avuto una rilevanza internazionale ed è stata in seguito confermata da un amico di mio cugino.

Oggi gli Homo disabilis sono largamente diffusi tra le popolazioni del mondo: essi, tuttavia, si sono rivelati dannosi per l'evoluzione, e quindi, per evitare che disturbino lo svolgimento delle attività umane o arrechino danni alla vita quotidiana di una nazione, vengono loro assegnati incarichi la cui utilità è pari al QI di Renzo Bossi (-5,4) e serve solo ad intrattenere il pubblico a casa.

Aspetto e comportamenti tipici

   La stessa cosa ma di più: Antropologia.
Riguardo a questo fossile c'è tuttora un acceso dibattito tra gli archeologi: si tratta di un Homo dis-habilis o semplicemente di un ebete?

L'aspetto dei disabilis è in tutto e per tutto simile all'Homo sapiens sapiens (altresì chiamato Homo sapiens al quadrato), con il quale condivide parte del codice genetico. La differenza principale sta nel fatto che l'Homo disabilis, pur avendo una scatola cranica delle stesse dimensioni dell'Homo sapiens, si è fumato i neuroni e utilizza mediamente soltanto lo 0,2% della materia cerebrale. In alcuni individui, in realtà, si scende fino allo 0,15%.

Nello specifico, l'Homo disabilis possiede una specie di razionalità rudimentale, paragonabile a quella degli scimpanzé, o meglio a quella dei crostacei, che gli consente di compiere azioni quotidiane come camminare, parlare a vanvera, lavarsi le mani, lamentarsi, e in alcuni esemplari più evoluti addirittura riconoscersi allo specchio. Non riesce a pensare e parlare contemporaneamente, per cui utilizza spesso e volentieri la bocca e le corde vocali a sproposito più che come potenziale strumento di comunicazione. Ciò è dovuto alla scarsità di connessioni cerebrali e alla lentezza snervante con cui le informazioni dal sistema nervoso giungono alla corteccia cerebrale: per rendere bene l'idea con un paragone, potremmo dire che incontrano più o meno la stessa difficoltà di una Fiat Panda che cerca di dirigersi verso la Luna.

(Dis)abilità

Un abominevole Homo disabilis delle nevi, nell'atto di aggredire un'ignara vittima.

I dis-habilis si riconoscono, più che altro, per alcune caratteristiche comportamentali, come ad esempio radunarsi in studi televisivi e schiamazzare come anatre isteriche sui fatti di cronaca, di attualità, di politica, insomma di tuttologia in generale. Senza mai concludere un cazzo. Altri invece, quelli appartenenti ai ranghi inferiori, sono soliti radunarsi in luoghi di ritrovo creati appositamente per ammassare mandrie di disabilis al fine di renderli sterili attraverso le radiazioni. Lo scopo ovviamente è quello di contenere la loro proliferazione, che potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza dei pesci rossi. È per questo che esistono le discoteche e che il governo non prende provvedimenti per arginare il fenomeno degli incidenti del sabato sera, e anzi incoraggia l'uso di sostanze stupefacenti tra i giovani Homo disabilis. Tra gli altri comportamenti tipici, ricordiamo:

  • capacità di camminare con la schiena
  • capacità di parlare senza il bisogno di utilizzare il cervello
  • capacità di rendersi inutile
  • capacità di sputare
Il cervello di Ignazio La Russa.
  • incapacità di utilizzare il pollice opponibile
  • incapacità di capire il funzionamento di una bicicletta
  • incapacità di capire il corretto uso di un cucchiaio
  • incapacità di contare fino a 10 con una mano in tasca

Funzionamento del cervello dell'Homo disabilis

Il cervello di questa specie di ominide funziona diversamente rispetto a quello dell'Homo sapiens. La corteccia cerebrale infatti è di pasta sfoglia, la scatola cranica è una scatola vuota in cui risuona l'eco dei monologhi di qualche neurone solitario, l'elettroencefalogramma in soggetti sani è a forma di boomerang, il mesencefalo è in perenne stato di letargo, mentre l'acquedotto cerebrale è sempre allagato e la materia grigia è fluorescente. Con queste premesse non sorprende il fatto che questi ominidi non abbiano alcuna utilità ai fini del progresso umano. Il loro cervello, dal momento della nascita, precipita in una specie di coma profondo, e durante la vita viene costantemente tenuto in questo stato da appositi mezzi quali L'isola dei famosi, Facebook o il TG1.

L'Homo disabilis oggi

Il brodo primordiale dove proliferano i disabilis.

La famosa enciclopedia parodistica disinformativa e in combutta con le multinazionali, Wikipedia, tace sfacciatamente sull'esistenza dell'Homo disabilis, e non prende in considerazione nemmeno l'ipotesi che abbia potuto estinguersi milioni di anni fa. Eppure non ha tuttavia ancora spiegato come sia possibile l'esistenza di entità para-umane quali Romano Prodi e Giuliano Ferrara. Se quest'ultimo, infatti, può essere incluso nella famiglia dei Cetacei, il primo non può che appartenere alla categoria Homo dis-habilis. È più che evidente che qualcosa non quadra. Nonostante l'ostruzionismo da parte della chiesa, paleontologi determinati a gettare luce su questo mistero hanno effettuato ricerche nel Parlamento italiano, luogo particolarmente ricco di fossili, giungendo all'inquietante scoperta che il 45% della popolazione italiana è composta da Homo dis-habilis. Il 19% da Homo erectus. Il resto da deficienti.

Luoghi attualmente popolati dall'Homo dis-habilis

Tra i principali luoghi di ritrovo di questa specie, citiamo: il Parlamento italiano (dove proliferano), gli studi televisivi Rai (dove si riproducono), lo studio di Porta a Porta (dove si accoppiano), gli stadi italiani, le discoteche, i Licei scientifici, la Lombardia, la Banania, Città del Vaticano, Napoli sotterranea, Napoli di superficie, Wikipedia, le fogne di New York in quanto sede di Wikipedia, internet, la sede del Partito Democratico, il frigorifero di Giampiero Galeazzi, gli uffici amministrativi della Fiat.

Homines disabiles contemporanei

Quando anche l'informazione diventa disabilis.

Segue una breve lista di Homo disabilis famosi:

ATTENZIONE! Importante: dopo un'attenta analisi è risultato che individui del calibro di Bruno Vespa o Magdi Troglodita Allam non possono rientrare nella categoria Homo disabilis in quanto esclusi a priori dalla categoria di forme di vita intelligente. Attualmente è in corso un dibattito per stabilire se siano o meno forme di vita. E un altro dibattito per stabilire se siano o meno forme. E un altro ancora per stabilire se siano o meno.

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