Ignazio La Russa

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Ignazio Benito Maria La Russa
Ignazio Benito Maria La Russa
Ignazio Benito Maria La Russa
Ignazio La Russa nel suo profilo migliore e nella foto in cui risulta più affabile.
Ministro della guerra
Mandato
Ab æterno
Preceduto da [Carica inesistente]
Succeduto da Chiunque osi succedergli dovrà passare sul suo cadavere
Partito politico Quello che più gli ricorda il fascismo
Tendenza politica Orgogliosamente eterosessuale
Nascita 18 luglio 1947
Morte Non permetterà mai a nessuno con in mano una falce (o un martello) di avvicinarsi a lui
Coniuge Belzebù
Religione Satanismo
« La miglior difesa è l'attacco!! »
(Ignazio La Russa su politica estera)
« Questo ragazzo mi spaventa assai »
(Satana su Ignazio La Russa)
« Adoro l'odore del manganello alla mattina... ha il profumo della vittoria. »
(Ignazio La Russa sulle sue abitudini)
« Spaventavo i miei compagni a scuola per rubar loro la merenda, digiamolo! »
(Ignazio La Russa)
« Stiamo pensando di invadere San Marino, digiamolo! »
(Ignazio La Russa su programmi futuri del governo)
(Il discorso più comprensibile di La Russa)
« Io non voglio essere ricordato come un conquistatore, preferisco essere ricordato come uno sterminatore! »
(Ignazio La Russa)

Nato a Paternò un fausto giorno del luglio 1947 e laureatosi in ingegneria agraria all'Università Balilla di Terronia Littoria, Ignazio La Russa (all'anagrafe Ignazio Benito Mussolini Maria La Russa) vive e lavora fa finta di lavorare a Milano, dividendosi tra i suoi due impegni di gerarca fascista e Ministro della Difesa nel governo Berlusconi.[1]

Famoso è il suo urlo di battaglia: “Digiamòlo” in grado di suscitare terrore nei suoi nemici e giramento di maroni negli spettatori dei talk show.

Insieme a Matteo Salvini e Giuseppe Valditara va a formare il gruppo politico denominato "triade dei culi parlanti".

Gioventù bruciata

Ignazio La Russa da giovine.

Quinto di quattro figli, La Russa nasce (già munito di pizzetto) il 18 termidoro 1947 a Paternò in provincia di Ballarò, in cui fa ritorno quasi ogni martedì. Il povero piccolo, di padre fascista che volle chiamarlo Benito nonostante il fascismo fosse finito, di madre femminista che volle chiamarlo Maria nonostante fosse maschio e di nonno bastardo che volle chiamarlo Ignazio nonostante fosse un nome di merda, si beccò tutti e tre i nomi; e da quel giorno rimase incazzato per tutta la vita.

Di famiglia agraria inizia a lavorare all'età di 16 anni come spaventapasseri nelle campagne siciliane, lavoro in cui ottiene un discreto successo. Due anni dopo imparò a giocare a Risiko, cosa che lo segnerà per la vita: dopo tre anni di esercizio si sente pronto a dar prova delle sue capacità di stratega. Recatosi a Roma, dopo molte fatiche riesce a farsi assumere al Ministero della Difesa. Come citofono.

Da questo momento rivestirà diversi incarichi di scarsa importanza in vari partiti post fascisti: nell'MSI è stato addetto alla somministrazione dell'olio di ricino, in AN è stato addetto alle frustate e nel PdL è stato addetto ai calci in culo. Lavorò al fianco di Pisolo e Brontolo, affiancato anche dall'inimitabile Italo Bocchino con cui ha rapporti molto più che confidenziali. Divenne famoso per il gran numero di minchiate e l'irascibilità, per questo e per altri suoi attributi, ha avuto il nomignolo di Satana (notare colore rosso e voce agghiacciante).

Tuttavia La Russa non diventò famoso solo per le minchiate, diventò famoso soprattutto per la sua insalata che condisce i panini di tutto il mondo. Ma di questo non gliene frega niente a nessuno.

Ministro della Guerra

L'Italia dopo le prime conquiste di La Russa. A prima vista può sembrare che non sia cambiato niente, ed infatti è così.

Le prime imprese

Lo stemma del Dicastero.

Nel maggio 2008 La Russa coglie l'occasione per arrivare a una posizione di potere. Prenderà parte alla congiura guidata da Silvio IV "Re patonza" che spodesterà e decapiterà Prodi II “Re mortadella”. Come ricompensa La Russa fu nominato comandante supremo dell'esercito imperiale e messo a capo del Ministero della Difesa, che da quel giorno fu ribattezzato "ministero della guerra".

Accettato l'incarico con gioia, si è dedicato al mantenimento della sicurezza nelle grandi città, proponendo leggi moderate come ronde di militari che caricano e riempiono di sprangate chiunque sia in giro dopo il coprifuoco delle 20. Da adesso nulla potrà più fermare il prode comandante.

Portaborse : Che cosa facciamo questa sera ministro?
La Russa : Guello ghe faggiàmo tutte le sere, idiota!! dendare di gonguisdare il mòndo... Pardèndo da quegli sdaderelli ghe non zervono a una minghia di niende. Eia! Eia! Eia! Alalà!

E così avvenne. La Serenissima Repubblica di San Marino fu espugnata non senza fatica e da quel giorno non fu più serenissima, anzi, cadde in depressione. In seguito, toccò all'isola di malta che mise a dura prova la marina italiana. Preso dall'entusiasmo, La Russa attaccò anche Lampedusa, che era già italiana, ma sono dettagli; alla vista della marina, dell'esercito e soprattutto di La Russa, i lampedusani esclamarono:

« Mai visti tanti clandestini in una volta sola! »

Dopo quest'ultima impresa La Russa, che in geografia non è mai stato un asso, era convinto di aver conquistato il mondo. Povera stella.

Lotta all'Europa

« Se non fate come vi ho detto, vi faccio un culo così! »
(Ignazio in visita amichevole ai parà della Folgore.)

Si sa come sono gli italiani: bestemmiano quando starnutiscono più di due volte o quando pisciano per più di 30 secondi. Nonostante ciò nessuno, e dico nessuno, deve toccargli la religione. Fu proprio questo che avvenne quando l'Europa, commettendo un vero e proprio atto di guerra, sancì che in un paese laico non dovrebbero essere presenti simboli religiosi nelle scuole. Ciò fece scatenare l'ira del ministro:

« Non lo leveremo il grogifisso, possono morire. Il grogifisso resderà in dutte le aule pubbliche. Possono morire, possono morire, loro e guei findi organismi indernazionali ghe non gondano nulla! Porco ***!! »

In risposta a questo meschino e subdolo attacco, La Russa decise di invadere l'Europa per riprendersi ciò che apparteneva di diritto all'impero romano. Per prima fu invasa la Gallia: non fu troppo difficile sconfiggere un esercito di polli.

Ignazio adottò adottò la stessa tattica di Giulio Cesare:

« Aggireremo i Galli su quel pollaio. »
(De bello gallico, capitolo IV, paragrafo IX.)

La Russa marciò su Parigi, entrò all'Eliseo e dopo aver dato un paio di schiaffi a Sarkozy, e una ripassatina a Carla Bruni fu pronto per ripartire. Fece la stessa cosa conquistando la Spagna e i Balcani. La Germania fu evitata, nell'attesa che venisse eletto qualcuno di meno inchiavabile di quella culona della Merkel da ripassare. Invece l'Inghilterra si salvò per puro culo visto che La Russa credette di esserci stato quando andò in Spagna dove confuse il primo ministro Zapatero con il premier inglese: Mr Bean.[Fonte: rapporto dei servizi segreti.]


19 agosto 2010, La Russa spodesta Saddam Hussein e conquista l'Iraq

Alla conquista del medio oriente

Sono in molti a credere che l'Italia stia compiendo missioni di pace in Iraq e in Afghanistan per conto della NATO. Poveri sciocchi! In realtà, come preciserà il ministro nella settimanale visita a Ballarò, quei territori sono rivendicati per diritto divino dall'impero romano e devono essere riannessi.

- Giovanni Floris: “Buona sera ministro La Russa.”
- Ignazio La Russa: “Grrrrrrrr, argh!”
- Floris: “Allora ministro, gli italiani vorrebbero sapere quando termineranno le nostre missioni di pace nel medio oriente?”
- La Russa: “Innanzidutto Floris, vorrei sapere ghe minghia sono gueste missioni di pace? la pace è guando tutti si abbracciano, noi lì sdiamo fagendo la guerra. E poi non ce ne andremo finghè non gonguisderemo l'Iraq, l'Afghanistan e la Persia.”
- Floris: “Ministro, vorrei farle notare che la Persia non esiste più da molto tempo.”
- La Russa: “Neanghe la Padania esiste, però le elezioni le abbiamo vinte, ghe minghia vuoi?”

Attacco alla Libia

Un bombardiere sgancia armi di distruzione di massa bandite dalla convenzione di Ginevra. Foto ANSA.
« Vai Ignazio, riprendici la Libia! »
(Il Generale Badoglio oltremodo eccitato)

Approfittando della guerra intestina in Libia tra Muammar Gheddafi, il kebabbaro che comanda il paese, e il suo popolo; il 19 marzo 2011, La Russa decide di inviare una pattuglia aerea per riconquistare la nostra ex-colonia. Ogni giorno dalle basi Italiane partono squadroni della morte verso la Libia, che tuttavia, come ha affermato lo stesso ministro nella faziosa trasmissione leninista Annozero, non hanno mai sparato un colpo. Infatti "I nosdri aerei -spiega il ministro- non hanno bisogno di sparare, perghè guando i soldadi nemici li vedono, per evidare di essere golpiti si uccidono da soli. E poi le bombe si sgangiano, mica si sparano. Ignoranti gomunisti!"

In effetti il ministro non aveva tutti i torti. Pochi giorni dopo due giornalisti dell'ANSA scattarono illegalmente una foto che dimostrava che gli aerei italiani usavano contro la Libia la più potente arma di distruzione esistente al mondo, più distruttiva di venti bombe atomiche messe insieme: Giuliano Ferrara. I due giornalisti furono fucilati per violazione di segreto militare in tempo di guerra.

Album dei ricordi

Curiosità

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Ignazio La Russa nelle vesti di ministro della guerra.
  • In pochi sanno che La Russa gioca a calcio sotto lo pseudonimo di Franck Ribéry.
  • La Russa si è reso famoso anche per i suoi proverbiali scatti d'ira. Secondo alcuni, questi attacchi sono dovuti all'abuso di tutte quelle sostanze che La Russa depreca ogni volta che va in televisione
  • È un fedele lettore del Ratto Quotidiano.
  • La sua barba è stata identificata come covo di alieni comunisti.
  • Le sue capacità cognitive e cerebrali sono pari a quelle di un bignè alla cioccolata.
  • La Russa riesce a palleggiare con i propri testicoli canticchiando l'inno di AN ("The summer is magic! Is magic! oh-oh-oh").
  • Tutto quello che sa della politica (e specialmente della depilazione inguinale) lo deve a Fred Buscaglione e, in minor parte, a Sandro Bondi.
  • Fu uno dei primi a testare la fiammata anale, ma i calcoli sbagliati del professor Lanzichenecco portarono all'ustione di terzo grado il buco LaRussiano; per questo motivo, coltiva peli di barba sul viso per trapiantarli sul culo, nella speranza di tornare a essere l'uomo attraente che era un tempo.
  • Voci di corridoio lo vogliono come amante (in un perverso gioco master-slave) di Massimo D'Alema.
  • Ignazio fece parte dei Motörhead nel periodo in cui suonavano classici come "Dove cazzo sta il telecomando, amore?"
  • Subito dopo essere stato nominato Ministro della Difesa ha deciso di voler invadere l'Eritrea per risolvere delle questioni sempre attuali.
  • Non è mai stato fascista (vuole invadere l'Eritrea per motivi culturali).
  • Da ragazzo lo chiamavano Pinolo.
  • Il suo piatto preferito sono le pennette all'ortolana.
  • Pensa che l'Austria sia in Germania.
  • Ha proposto di inserire nel calendario quattro giorni in più.
  • Coltiva con amore le sue piante di ricino da cui produce il famoso olio contro la stitichezza. Lo usa lui e invita garbatamente altri a farlo.
  • La Russa indossa solamente mutande all'80% lana di vetro.
  • Il suo cognome, La Russa,gli è stato messo perché, agli inizi della sua carriera politica, volle infiltrarsi nel Partito Comunista Italiano. I sovietici erano comunisti e dunque ecco il cognome. Il suo vero nome è Ignazio Benito Galeazzo Fascio Nerone.

Altri progetti

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Note

  1. ^ A NOI!

Voci correlate

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