Ikkaku Madarame
Ikkaku Madarame (斑目 一角), il cui nome vuol dire "Il Primo tra i Piantagrane" è uno dei personaggi della serie manga e anime Bleach di Tito Squadro, e più precisamente è l'Ufficiale di 3° Seggio dell'Undicesima Divisione del Gotei 13, sotto il comando della macchina da guerra umana Kenpachi Zaraki, di cui è stato il primo proselito e di cui è tuttora un fedelissimo.
Nonostante sia un ottimo e impavido combattente e goda della stima del proprio capitano, deve subire l'immenso smacco di essere scavalcato di grado da una mocciosa coi capelli rosa solo perché questa è l'amichetta-GPS del capitano[1]. Un ideogramma del suo nome vuol dire "uno", il suo migliore amico è l'unico omosessuale di tutta la truppa, ed è il primo ad avere l'onore da essere pestato da Fragolo al suo arrivo clandestino a Soul Society. Se ci aggiungiamo il fatto che milita nella Divisione 11 possiamo dire che il numero 1 sia ricorrente in lui, peccato che non sia il primo in nessuna classifica importante.
Il personaggio
Ikkaku è l'unico essere più pelato di Claudio Bisio, e ce ne vuole! La sua pelata ha particolari proprietà riflettenti che gli consentono di abbagliare il nemico in caso di necessità, in modo da disorientarlo e sferrare il primo colpo. Amante della rissa, sin da giovane ha sviluppato un grande talento nel trovare ogni scusa possibile immaginabile per fare a botte con chicchesia; tra i suoi sistemi particolarmente conosciuti vi rientra quello di eseguire una a dir poco irritante[2] danza propiziatoria prima di ogni combattimento...
Le origini
Ikkaku ha origine da un esperimento mal riuscito di un certo giovanissimo inventore, il quale tentò, un po' per curiosità, un po' per noia, di combinare i geni di Phil Collins con una palla da bowling. Tuttavia si sbagliò, e al posto del DNA del geniale batterista usò quelli di Mastro Lindo. Non sapendo cosa farsene dopo, e volendo il padre genetico adottarlo come figlio per fargli seguire le sue orme, il suo creatore glielo scaricò e andò a pescare qualche branzino per la cena.
Il resto della sua vita ha poco e niente di eclatante: sempre dietro le quinte, accompagnò il padre genetico e adottivo nelle sue turnéé dimostrative in giro per il mondo, a portare pulizia nei bagni di uffici e autogrill, e a sconfigge l'odiato nemico: Omino Bianco! Sembra che allora i capelli li avesse, ma quando i geni fecero il loro dovere, anche lui finì per assomigliare a una palla di biliardo.
Soul Society
Ikkaku, passato a miglior vita, si reincarnò a Soul Society che era già pelato e liscio, in uno dei quartieri poveri della città delle anime. Qualcuno dice che tale destino era una punizione perché, in vita, aveva ucciso un paio di persone che lo avevano preso in giro perché stava diventando calvo.
Qualcun'altro sostiene che in realtà di capelli non ne abbia mai avuti, che quelli che per un po' si videro sulla sua testa in vita erano un riporto a partire dai peli delle orecchie, e che per sfogarsi usasse pestare a sangue e rapare a zero chiunque portasse code di cavallo, treccine rasta, boccoli ricci e simili. Entrambe le teorie sono comunque in accordo col carattere piantagrane e litigioso del personaggio.
In quegli anni, essendo povero in canna, Ikkaku si manteneva girando da un villaggio all'altro, sostentandosi grazie ai suoi bonghi che gli facevano guadagnare qualche spicciolo dai passanti. Ogni tanto qualcuno, disturbato dal suonatore, provava a chiedergli di andarsene: Ikkaku puntualmente incorcava di mazzate lui e una decina di suo amici e familiari e si spostava nuovamente. Un triste giorno, un crudele assessore gli sfondò i bonghi, e il povero pelatino si ritrovò privato del suo unico mezzo di sostentamento. Inoltre, non potendo più percuotere i suoi tamburi iniziò a percuotere maggiormente la gente che lo guardava storto o che aveva una faccia antipatica, o semplicemente troppi capelli per i suoi gusti. Costretto alla fame, la sua unica soluzione fu quella di continuare ad esibirsi suonando sulla sua stessa pelata. Paradossalmente, scoprì di ottenere un successo di pubblico maggiore suonandosi come un bongo... Erano tempi duri, durante i quali solo un omosessuale, tale Yumichika Ayasegawa, prostituto e anch'egli sbandato, ebbe compassione del bongo-umano diventandone amico. I due continuarono a viaggiare insieme (ma dormendo rigorosamente in giacigli SEPARATI[3]): Ikkaku in ogni villaggio si suonava, raccattava un po' di spiccioli per un pasto, menava un po' di gente, Yumichika aspettava pazientemente avesse finito (combattere gli spettinava la bellissima chioma) e riprendevano il cammino.
L'incontro
Questo fin quando avvenne l'incontro che cambiò il destino di questa coppia (di fatto[4]). Ikkaku, come tutte le altre volte iniziò a disturbare la quiete pubblica suonandosi sulla pelata. Qualcuno gli diede dei soldi sperando di farlo smettere, ma poi si presentò un grosso omone avvolto da degli stracci, imponendogli di smettere perché la sua amichetta coi capelli rosa doveva fare il riposino. Ikkaku si alzò con le nocche che gli prudevano... Ma l'omone non era altri che KENPACHI ZARAKI, che con uno sguardo lo manda a terra. Non rendedosi conto di chi ha di fronte, l'incauto Ikkaku sguaina la spada e lo affronta, mentre Yumichika si siede e fa apprezzamenti tra sé e sé sui muscoli del misterioso gigante di due metri con la cicatrice e l'aura omicida più grossa di quella di Kira.
Ikkaku viene ovviamente demolito. Tuttavia il futuro capitano (allora era un barbone pure lui) è rimasto molto impressionato dall'ardore e dalla forza di quella palla da biliardo parlante.
- Kenpachi: “Perché stavi lì a suonare te stesso come un bongo in maniera tanto pessima?”
- Ikkaku: “Perché è un mondo infame che vorrei prendere a pugni!”
- Kenpachi: “Fai pena! Vieni con me, ed io ti insegnerò a suonare questi cazzo di bonghi!”
- Ikkaku: “I bonghi non mi interessano... a me piace combattere!”
- Kenpachi: “Allora ti insegnerò a suonarle in combattimento!”
Ikkaku lo nomina all'istante suo comandante e decide di seguirlo, allo stesso modo Yumichika, ormai rapito da quegli addominali contro cui neanche il suo amico aveva potuto nulla...
Come shinigami
Segue Kenpachi alla Corte delle Anime Pure, dove il suo mito maciulla il precedente capitano dell'Undicesima Compagnia diventandolo di diritto. Per premiarlo della fedeltà, dell'abilità e della lucentezza della pelata, Kenpachi Zaraki lo nomina subito ufficiale di terzo seggio. Qualcuno ovviamente mormora e gli da del raccomandato, ma Ikkaku sa bene che non c'è nulla che le sue nocche o la sua spada non possano risolvere e in breve è chiaro a tutti che lui il posto se lo merita... Più dura è convincere la compagnia dell'eterosessualità dell'amico Yumichika, e Ikkaku inizia a chiedersi quanti pestaggi servano perché vi sia completa integrazione.
Ricorrendo così ai poteri della sua Zanpakutō, il teppista pelato si accattiva le simpatie di tutti prendendosi molti dei turni di pulizia del reparto, qualche mazzetta e il gioco è fatto: Yumichika è ufficialmente etero e nessuno lo pesterà, a meno che non cerchi la rissa anche con l'ormai temutissimo figlio di Mastro Lindo.
Il passo successivo sarebbe diventare vice-capitano, ma la piccola Yachiru si dimostra troppa anche per lui... Deve dunque accontentarsi di fare da personal trainer a un certo Renji Abarai, un roscio comunista entrato a far parte della sua compagnia. Tuttavia, pur non avanzando di grado, Ikkaku compie un salto di qualità notevole quando, pulendo delle latrine insolitamente sporche e infette, la spada evolve (un po' come un Pokémon...) allo stadio Bankai! Il risultato strabiliò tutti i commilitoni che, andando al cesso, si chiesero se non fossero finiti per sbaglio nella toilette delle donne. In tale occasione Yumichika non si contenne dal premiarlo con un bacetto sulla guancia[5]
Ikkaku divenne un punto di riferimento nella compagnia (meglio rivolgersi a lui che al tenente Yachiru), ispiratore di coraggio e mantenitore di disciplina: una volta un compagno d'arme osò sputare sul pavimento della camerata senza poi voler pulire, così lui per disciplinarlo lo ridusse uno straccio e pulì con esso. Va bene essere uomini forti e rudi, ma dopo l'importante è pulire tutto!
Ruolo in Bleach
Prima saga: L'esecuzione più incasinata della storia
Purtroppo, come spesso accade spesso ai tipi simpatici, cazzuti e popolari, è un personaggio secondario, mentre come al solito i principali, protagonisti inclusi, sono delle checche raccomandate. Somma ingiustizia del mondo dei manga-anime, proprio al nostro Ikkaku tocca affrontare per primo l'eroe Fragolo al momento della sua irruzione alla Seireitei con la sua banda di simpatiche canaglie. Sono infatti lui e Yumichika, col quale era di ronda quel mattino, a beccare un pel di carota litigare con un semisconosciuto uomo-gibbone maestro di fuochi d'artificio. I due si dividono i compiti: a Yumichika, che ha un risaputo odio per i maschi brutti, tocca inseguire il tizio scimmiesco, metre Ikkaku si gode il tizio forte. Eccitato dalla prospettiva di un bel combattimento, ci mostra la sua danza propiziatoria, che, grazie al cielo, non verrà in seguito riproposta nelle successive puntate, censurata per non offendere ulteriormente la poca decenza di questo anime.
Ikkaku è contento: l'incontro lo diverte, e l'avversario lo spinge persino ad utilizzare la forma tripla della sua spada, quella per la pulizia approfondita [6]. Ma a differenza del suo capitano, che può perdere ettolitri di sangue e restare in piedi, al primo colpo serio lui crolla al suolo, e non gli resta altro da fare che dare ad Ichigo indicazioni che lo portino dritto in bocca a lui per regalargli un buon combattimento all'ultimo sangue.
In seguito, quando Kenpachi passa dalla parte di Ichigo e Co. per il solo scopo di una rivincita, Ikkaku e Yumichika seguono fedeli il loro capitano (e bimbetta annessa), pur andando incontro insieme a lui a una condanna certa di alto tradimento, concorso in evasione e resistenza alla dittatura; liberano le simpatiche canaglie catturate e danno loro una mano a ricongiungersi all'eroe fruttoloso approfittando del casino generale che succede al Sacro Girarrosto.
Viste le marachelle, due capitani coi rispettivi vice vengono mandati per arrestarli. I due capitani faranno ovviamente una figura di merda contro Kenpachi, così anche il tipo che si ritrova a combattere con Yumichika (battuto da un effemminato col girocollo arancione, ma andiamo!), invece a Ikkaku va un po' meglio.
Deve affrontare Iba Tetsuzaemon, yakuza redento, e suo vecchio amico. I due corrono a fare bisboccia, poi si danno un pugno in faccia ciascuno per dimostrare di aver combattuto e si salutano amichevolmente dandosi appuntamento alla prossima rimpatriata.
Alla fine della brutta storia, nessuno si ricorda di punire l'indisciplina di tutti i quadri alti dell'Undicesima Divisione, cosicché i nostri simpaticoni possono continuare a bere, giocare a carte, pestarsi e fare i loro porci comodi come sempre.
Seconda saga: il cazzeggio nel mondo umano
Ikkaku, avendo nostalgia del bel suono dei bonghi del mondo umano, si fa reclutare dal capitano bimbominkia-scazzato Toshiro Hitsugaya nel suo gruppetto che andrà in Giappone a cazzeggiare e proteggere la terra in vista di una grande battaglia i cui biglietti sono già in prevendita. Sempre incollato a lui Yumichika, ansioso di conoscere tanti bei ragazzotti carini e partecipare al gay pride indetto a Tokyo per quel periodo. Voleva guai ed è accontentato: si fanno vedere un gruppetto di Arrancar con a capo il furry-picciotto Grimmjow. Con Ichigo non ancora del tutto uscito dalla depressione, acuita dall'avere Rukia come psicanalista, tocca a lui e al mucchio selvaggio far qualcosa.
Tanto per cambiare, Yumichika gli copre le spalle passando il tempo a pettinarsi, mentre lui combatte contro l'Arrancar Edoardo Leone, l'Arrancar terrone, la cui resurreciòn gli dona i poteri del Vesuvio.
L'Arrancar terrone inizialmente prende a pizze in faccia lo shinigami; poi questi, approfittando del fatto che nessuno poteva vederlo perché impegnati a combattere, Ikkaku sfodera per la prima volta il Bankai, Ryūmon Hōzukimaru, il triplo dragone abbatti-sporco, col quale igienizza a fondo il meridionale, disintegrandolo.
Durante lo scontro gli capita di salvare la vita a un ragazzo di nome Chicco Fasano, sfigato e anonimo amico di classe di Ichigo: siccome quest'ultimo non l'ha voluto ospitare in casa sua dicendo che non è attrezzata per gli handicappati[7], Ikkaku, con la scusa di averlo salvato, si auto-invita a casa sua, costringendolo a mantere, vitto e alloggio gratis, lui e il compagno di vita. A casa di Fasano fa strage di cuori con la sorella di lui.[8]
Peccato che il pezzo grosso Yamamoto faccia scadere la sua licenza nel mondo umano un giorno prima di riuscire a farsela... Sorry baby, il dovere chiama!
Prima di ciò però ha il tempo di affrontare l'Espada Luppi, sostituto temporaneo dell'indisciplinato Grimmjow, insieme ai compagni shinigami. Stavolta però ha la peggio, sia perché è un coglione che si ostina a non usare il Ban-kai[9] in pubblico, sia perché la sua Zanpakutō si rivela inutile contro gli omosessuali: è risaputo che quelli ci tengono all'igiene, e i poteri anti-sporco di Hōzukimaru non possono nulla contro di loro.
Terza saga: la battaglia della Karakura taroccata
Ikkaku fa il suo ritorno in scena all'apertura della battaglia della Karakura taroccata. Per far sì che il barbatrucco funzioni c'è bisogno che lui ed altri tre guardiani (l'amichetto Yumichika, il cazzone con tatuato in faccia 69 e un ariano depresso) difendano i quattro bastoni che Mago Forest ha messo a disposizione di Soul Society per sostituire la vera città con una copia in cartapesta. L'Espada Baraggan Luisenbarn manda contro il suo bastone nientemeno che il cugino maggiore di Yao Ming, altezza approssimativa tre metri e ventisei. Incredibile a dirsi, benché fosse il migliore dei guardiani, è l'unico che le prende, e di brutto. Perché?
Perché ancora una volta il demente non vuol mostrare di essere forte per evitare sgradevoli offerte di ingaggio... Ma si può mai essere tanto scemi? Si ritrova così a farsi salvare le chiappe dal Capitano Rex[10] ma soprattutto dall'amicone yakuza Tetsuzaemon Iba. Questi lo smerda pubblicamente (davanti al proprio capitano e basta), gli dice che è un gran coglione e che lui si è già accorto che ha il Ban-kai! Ikkaku tenta di reagire nel modo più civile che conosce, ma dall'alto dei suoi fighissimi occhiali da sole lo yakuza lo atterra e gli fa un bel discorsetto esistenziale sfaldamaroni.
Il succo della cosa è: Vero che in combattimento si può morire... MA NON COSÌ DA COGLIONI!
Zanpakutō e combattimento
Appartenendo all'Undicesima Compagnia del suo periodo d'oro sotto Kenpachi, Ikkaku è un maestro nel combattimento corpo a corpo e nel corpo a corpo carpiato. Come tutti i suoi compagni si gasa come solo sente c'è da massacrare di botte qualcuno, Hollow o intruso che sia, con la differenza che è cento volte più cazzuto di loro e può permettersi di andarsi a cercare il nemico più forte per combatterci e farci anche discreta figura se non vincere.
La sua Zanpakutō si chiama Hōzukimaru, ovvero "Demone Abbatti-Sporco". Tale arma è progettata per un doppio uso: sconfiggere i nemici e rendere la casa linda come uno specchio; è stato il padre ad insegnare al nostro pelatone il valore della pulizia che egli non tradirà mai e poi mai. L'ordine di casa sua e la lucentezza del pavimento e dei mobili sono molto apprezzati anche dall'amico Yumichika.
La spada ha la forma di una lancia con una lama a un estremità e un magico piumino per la polvere all'altra, efficaccissimo anche contro acari, muffe e macchie di sborra sulle lenzuola il mattino dopo. In questa forma, la Zanpakutō può dividersi in tre pezzi per una pulizia più approfondita.
Il Ban-kai di Ikkaku è lo straordinario Ryūmon Hōzukimaru, ovvero Triplo Dragone Abbatti-Sporco, progettato però al solo di scopo di far piazza pulita degli avversari. Trattasi di un gigantesco coltellaccio Miracle Blade Serie 3 Perfetta, garantito e controfirmato da Giorgio Mastrota e lo Chef Tony, con tanto di disegnino di un drago che si colora mano a mano che si caricano le batterie per i suoni e le luci: tremendamente pacchiano, ma brutalmente efficace. La sola vista di tale arma micidiale incute timore, e gli edifici crollano da soli per risparmiargli la fatica...
Se non fosse che il demente non vuole mai usarlo! Ikkaku infatti teme che se si sapesse che lui ha il Ban-kai e Kenpachi sta benissimo senza qualcuno inizierebbe a spettegolare. O, ancora peggio, teme che poi i pezzi grossi vorranno fare di lui un capitano, il che implicherebbe lasciare la divisione gestita dal suo eroe con tutti i suoi spassosi amici, sia bulli che froci. È talmente fanatico che arriverebbe a farsi ammazzare piuttosto che rilasciare la sua arma finale, e per poco ci riesce pure!
Di questo passo continuerà a prenderle da quasi tutti quelli che incontra e che potrebbe facilmente sconfiggere, non avanzerà mai di grado, e resterà per sempre un suonatore di bonghi fallito.
Curiosità
L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.
Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici? |
- Ha partecipato cinque volte al concorso "Mister Mastro Lindo", il concorso di bellezza per uomini pelati indetto annualmente dall'Organizzazione Femminile Shinigami, stravincendo tutte e cinque le volte.
- Ha ottenuto la nomination all'Oscar come miglior comparsa in un film con Villaggio e Pozzetto.
- Il suo Ban-kai è uno dei più fighi in circolazione.
- Cerca in tutti i modi di emulare il suo idolo per divenire un giorno il nuovo dio del massacro del Gotei 13: è sempre alla ricerca di nemici forti, ride come uno scemo quando combatte, ride delle sue ferite e dei organi interni spappolati, ha un sorriso raccapricciante... se non fosse per i capelli!
- Il punto debole della sua Zanpakutō, come accennato sopra, sono gli omosessuali. Viceversa dà il meglio di sé contro burini, tamarri, politici e puzzoni in generale.
- Se usasse i suoi poteri pulenti in qualche paese del terzo mondo potrebbe sterilizzare un'area di quindici chilometri quadrati in pochi secondi (ignoriamo però che fine farebbero gli autoctoni...).
Voci correlate
Note
- ^ Aggiungiamo il fatto che tale "adorabile" bimbetta si diverte a spernacchiarlo ogni volta che gli ricorda questo fatto
- ^ E ridicola...
- ^ Semplice precauzione, diceva Ikkaku...
- ^ Si fa per dire...
- ^ Dopo tale episodio Ikkaku corse a bruciarsi il punto della faccia stuprato con una sigaretta...
- ^ Che non vi venga in mente di pensare a quella brutta cosa chiamata Bankai: all'epoca Tite Solido non aveva ancora inventato niente del genere.
- ^ La mancanza di capelli è un handicap?
- ^ Intanto Yumichika tentava di farsi il fratello, ovviamente.
- ^ Pronunciarlo in due vignette per la massima efficacia
- ^ Non il commissario, quello non c'entra