Il Giornale

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Giornalisti de Il Giornale mentre si danno da fare per alzare la credibilità del loro amato Silvio.
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Il Giornale.

« Pil Italiano a -56%. Piccole, medie e grandi imprese in fallimento, famiglie sul lastrico, invasione di cavallette e fine del mondo incombente. »
(Tipico titolo de "Il Giornale" durante i governi di sinistra.)
« Italia Belpaese con il turismo a +65%. Nessun segno di crisi, famiglie ottimiste sull'andamento dell'economia. Il commissario dell'UE applaude i conti italiani. Gesù è stato visto risorgere nei pressi di Cologno Monzese. »
(Tipico titolo de "Il Giornale" durante i governi Berlusconi.)
« Assurdo vietare per legge l’idiozia dei botti. »
(Il Giornale del 2/1/2012. Tipico esempio di giornalismo responsabile de Il Giornale.)
« Il peggio è passato. L’esecutivo più disastroso che la storia della Repubblica ricordi è andato a casa e per l’Italia è qualcosa più di una bella giornata. »
(Le ultime parole famose di Mario Giordano su il Giornale il 25 Gennaio 2008 sulla caduta di Prodi prima che arrivasse il governo Berlusconi.)
« Nonciclopedia è una fonte d'informazione più affidabile. »
(Marco Travaglio su Il Giornale.)
« Sarà sicuramente colpa o di un sinistroide, o di un frocio, o di un nero o dei videogiochi. »
(Un giornalista de "Il Giornale", in procinto di scrivere la prossima stronzata allarmista.)

Il Giornale è un quotidiano di propaganda del regime nazionale diffuso su tutto il territorio itagliano che tratta prevalentemente di politica, di Silvio Berlusconi e di tutto ciò che ruota attorto a quest'ultimo, senza dimenticare di lanciare ogni tanto qualche campagna diffamatoria, della durata variabile da una settimana fino ad infinito, contro qualcosa o qualcuno che danneggi la reputazione e l'onore di Silvio.

Direttori e collaboratori storici del quotidiano

Tipico articolo.
Altro tipico articolo, però stavolta vero
  • Alessandro Sallusti: direttore de Il Giornale, risorto dalla tomba appositamente per lanciare le sue maledizioni. Così furbo da ammettere pubblicamente che un funzionario dello stato ha agito bene, nell'ammazzare a pistolettate un cittadino con un estintore in mano - guadagnando così una denuncia e rimettendoci 35 mila euro (Sallusti, non lo sbirro).
  • Mario Giordano: ex-direttore de Il Giornale, è una figura misteriosa, ancora al centro di studi delle maggiori università del globo, sia per la sua inconfondibile quanto irritante vocina, ereditata probabilmente dal nonno Tinky Winky , sia per la sua incredibile somiglianza al padre Harry Potter. Peccato che da quest'ultimo abbia imparato solo l'arte di fare sparire magicamente i problemi dell'Italia ogni qualvolta salga al potere un governo di centrodestra.
  • Vittorio Feltri: è stato direttore del giornale nel periodo che intercorre tra l'età del bronzo e l'alto medioevo. Noto per la sua perenne aria da cinico intellettuale, in realtà è solo un arzillo vecchietto in procinto di andare in pensione, e godersi i meritati premi che lo zar Silvio Berlusconi gli ha preparato nella sua villa in Sardegna.
  • Maurizio Belpietro: altro servo del potere direttore storico del quotidiano, è attualmente direttore di "Libero" (noto per essere praticamente la fotocopia de Il Giornale) si contraddistingue per la sua acidità nel rispondere a qualsivoglia domanda irriti la figura di sua maestà Silvio. Molti ritengono sia l'anello di congiunzione tra i dinosauri erbivori del paleolitico e gli odierni pachidermi, ipotesi fortemente accentuata dal fatto che possiede una mascella che tiene costantemente in posizione avanzata al resto del cranio, probabilmente per masticare meglio le foglie più alte degli alberi.
  • Vittorio Sgarbi: anche quel pazzo psicopatico di Vittorio Sgarbi ha fatto parte de Il Giornale; si narra che mentre fuggiva dal pulmino che lo stava trasportando al centro malattie psichiche, si sia rifugiato dentro la redazione de Il Giornale nascondendosi sotto la scrivania dell'allora direttore che, intenerito, lo ha assunto.
  • Filippo Facci: collaboratore della testata noto al pubblico per la sua permalosità ed irritabilità, che lo spinge persino a denunciare ed minacciare di azioni legali Wikipedia (la sorellina buona di Nonciclopedia) per una voce a lui inerente:
  • Indro Montanelli: famigerato comunista, famoso per aver occupato abusivamente la sede del giornale per oltre 20 anni. Allontanato con la forza per essersi rifiutato di allegare al quotidiano il cd con le canzoni di Apicella.
  • Dudù: giornalista freelance, collegamento diretto fra la redazione e il cavaliere.
Un altro giullare di corte personaggio che ricorre alla censura per tutelare la propria immagine...non ricorda vagamente qualcuno?

Persone che comprano regolarmente questo giornale

Il direttore de Il Giornale, Mario Giordano, in una delle sue visioni mistiche.

Curiosità

  • Il Giornale è un giornale.
  • E non era una battuta.
  • Ogni qualvolta un immigrato o uno zingaro investe qualcuno, la notizia appare in titolo principale con un carattere di 90x40 metri. Se invece a fare tale gesto è un cittadino italiano, la notizia viene inserita dopo la pagine del meteo, in un angolino di 23x45 mm, accanto ad una pubblicità di onoranze funebri.
  • La redazione de Il Giornale è composta da ex tossicodipendenti ed ex veline ormai piene di cellulite, che non trovando altra occupazione, passano ora le loro giornate al servizio di Silvio.
  • Ogni volta che il governo di centrodestra sta per varare una nuova legge, Il Giornale puntualmente cerca di sensibilizzare e scandalizzare l'opinione pubblica sulla questione in modo che la gente veda la nuova legge come necessaria. Se invece a fare la legge sono governi di sinistra, Il Giornale subito lancia una campagna accusandolo di voler riaprire i campi di concentramento di Mathausen e Dachau progettando lo sterminio della popolazione italiana.
  • I giornalisti de Il Giornale in caso di emergenza, come per esempio foto compromettenti di Silvio Berlusconi o scandali riguardanti politici di centrodestra, lavorano in simbiosi con la redazione di Studio Aperto per spostare l'attenzione altrove.

Voci correlate