James Hunt
Giacomo Caccia meglio noto come James Hunt "lo schianto degli anni 70", ha rappresentato il capostipite di un nuovo genere di piloti che negli anni successivi hanno popolato la Formula 1: capelloni, fumatori, drogati, alcolizzati, sciupafemmine e soprattutto quelli che scambiano la Formula 1 per un autoscontro (Sato, Hamilton, Sutil, Grosjean...), dato che prima di vincere il titolo mondiale, andava a sbattere contro tutti gli avversari che gli capitavano davanti, riuscendo così a guadagnare posizioni.
Vita
James nasce a Schiantopoli (città natale anche di Sato) fra il 1947 e il 1955 (tale data risulta incerta in quanto i documenti della sua nascita furono distrutti durante un incendio provocato da uno dei più grandi schianti avvenuti in quella città). La ridente cittadina di Schiantopoli si dedica fino alla prima infanzia ad insegnare alle persone come andare a schiantarsi ad alta velocità contro qualsiasi ostacolo che si ha di fronte (marciapiedi, alberi, pali della luce, muri, montagne, la tua splendida villa in campagna, la tua Ferrari ecc...).
James si mostra subito un vero talento naturale negli schianti, tanto che comincia a fare pratica prima con il suo seggiolone, poi con il primo triciclo (senza farsi un graffio) per poi passare prima alla bici a quattro ruote, poi a quella a due. Continua con i mezzi non a motore, quando un bel giorno si trova di fronte una macchina lasciata accesa da un fesso, sceso per andare a comprare le sigarette.
Senza troppi pensieri, ci sale sopra e comincia ad andare a folle velocità per ogni singolo vicolo della città. Dopo essersi schiantato ed aver distrutto la villa di un vicino, si ritrova in Formula 1, diventando ben presto l'incubo dei piloti.
Formula "Schianto" 1
Un eccentrico riccone inglese, decide di scommettere con gli amici di riuscire a trasformare un vero proprio amante degli schianti in un campione del mondo di Formula 1. Gli amici si mettono a ridere e pregustando una facile vincita accettano la scommessa, mentre il riccone inglese ripone la propria fiducia nello schiantatore James Hunt.
Oltre a causare incidenti agli avversari, riesce a conquistare una serie di podi e l'anno successivo, dopo aver messo K.O per diretta di scontro i suoi avversari, a conquistare una vittoria nel Gran Premio dei Tulipani. Incredibilmente quelli della McLaren lo noteranno e lo prenderanno con loro.
L'anno dopo si ritrova come rivale l'animale senza orecchie che con il suo amico cavallo sembra puntare verso la vittoria, dato che riesce ad evitare tutte le trappole e gli schianti che Hunt tenta di mettere in pratica in pista.
Questa troppa attenzione però porta Lauda a commettere un errore grave, tanto da mettersi da solo fuori gioco per un lungo periodo. Per Hunt diventa facile recuperare lo svantaggio, e nell'ultima gara corsa sotto le pioggie acide giapponesi, Lauda si rifiuta di partecipare per paura di perdere anche il naso, mentre Hunt decide di gareggiare e vince così il titolo mondiale.
Negli anni successivi la macchina non soddisfò le sue grandi aspettative e per ammazzare il tempo, decise di fare a botte con un americano di origine italiana, finendo picchiato a sangue e all'ospedale.
Dopo questa esperienza decise quindi di lasciare le corse iniziando a commentare le gare e insultando l'italiano che l'aveva ridotto in quella maniera.
Lo schianto più grave e l'accusa al Parmigiano Vecchio
Alla partenza del Gran Premio della Pizza del 1978 si scatenò una vera catena di schianti, che fece volare un pilota verso il paradiso (Ronnie Peterson) e mandò un altro pilota verso l'ospedale, perché colpito da una ruota (Vittorio Brambilla).
A causa di tutto ciò, Schianto accussò Parmigiano Vecchio di essere un assassino, utilizzando una strana spiegazione per spingere l'italiano verso la confessione di colpevolezza. Molti piloti cominciarono a credere alle parole del bel biondone James e pensarono di allontanare Parmigiano Vecchio per sempre dalla Formula 1.
L'italiano replicò che l'incidente non fu causato per colpa sua e che occorreva andare a vedere le testimonianze video per scoprire il vero colpevole, poiché le prove mostrate dal tabagista britannico erano idiote e viziate da un eccesso di tasso alcolico.
Grazie all'intervento dei C.S.I. di Las Vegas e dei R.I.S. di Parma si scoprì la verità sul caso: fu Hunt e non il Parmigiano Vecchio a scatenare l'incidente mortale, ma nonostante le prove, Schianto continuerà a negare la verità sui fatti accaduti, anche se comunque va sottolineato che pure Parmigiano Vecchio e altri piloti in tale circostanza ci misero parecchio del loro.
Curiosità
- James Hunt fu una delle vittime di Mikami Teru e del suo Death Note ma la sua morte per arresto cardiaco sopraggiunta a soli 45 anni di età rimane ancora un mistero, tenendo anche in considerazione il suo stile di vita sobrio e morigerato
- I turchi fumano alla grande, ma nessuno di loro riusciva a battere Hunt che era capace di fumarsi almeno undici sigarette alla volta (tutte insieme)
- Ha iniziato a fumare ai tempi della scuola materna
- Il corpo di Hunt era costituito dal 50% di whisky e dal 50% di tabacco
- Prima di ogni gara, i meccanici erano costretti a tagliargli i capelli troppo lunghi per farli entrare tutti sotto il casco
- Incredibilmente usciva sempre illeso dall'incidente che lui stesso provocava
- Tra il 1975 e il 1978 ha avuto rapporti di natura sessuale con 789 donne di 687 nazionalità diverse
- Si è anche trombato 36 hostess della British Airlines in sole 2 settimane (tuttora record mondiale)
- L'unico vizio che non aveva era quello del gioco
- Girava scalzo nel paddock e nella pista per "sentire il cuore dell'asfalto" e vincere la gara. Pare che il cuore dell'asfalto sia l'antenato del cuore delle carte di Yu-gi-oh!
- Dopo il ritiro si è messo a fare il commentatore di Gran Premi, ma a differenza di un suo collega italiano, lui gettava sempre merda contro tutti i piloti
- Ha gareggiato anche in Super Mario Kart ottenendo ottimi risultati: 375 ritiri, 286 ultimi posti e 941 mancate partenze!