Jujutsu Kaisen

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Jujutsu Kaisen

Jujutsu Kaisen (呪術廻戦, Giuggizzu Cazzen per i non nippofili) è un fumetto manga realizzato dal mangaka Gege Akutami, il cui cognome è probabilmente un errore commesso dal notaio mentre cadeva vittima di un attacco cardiaco[1]. Si dice che Akutami volesse inserire quest'ultimo come personaggio sacrificabile all'inizio della storia per ripicca.

Durante l'anno del Coviddi è stata creata una serie ad anime, spiriti e maledizioni.

Trama

La storia è palesemente riciclata da Noragami e Ao no Exorcist, che vede un mondo infestato dalle maledizioni, ovvero dei mostri orrendi come una fusione fra Trump e Putin, e degli esorcisti che le scacciano. L'unica differenza sta nel fatto che anziché recitare un'Ave Maria, tre Padre Nostro e sette Eterno Riposo per esorcizzarle, si divertano a sguinzagliargli contro dei ragazzi liceali per combatterli con... Nen Reiatsu Haki Energia Malefica. In poche parole sarebbe come combattere il fuoco con una bomba o un guasto elettrico buttandoci sopra dell'acqua.

Il protagonista si chiama Yuji Itadori ed è un ragazzo che (probabilmente cresciuto sotto l'ala protettiva di Goku) all'età di soli 15 anni riesce a battere quotidianamente il record mondiale dei 50 metri in atletica leggera, e sfondare muri con un pugno. Dopo la morte di suo nonno, si autoconvince di dover aiutare gli altri, se non vuole morire da solo come quel rincoglionito.

Il riassunto di quest'opera? Itadori che combatte contro Deadpool, Enrico Papi, Marylin Manson e di tanto in tanto un certo Sukuna.

Generalmente lo spettatore medio si pone questa domanda: "Ma chi cazzo è sto Sukuna?", la mascotte appena licenziata dal supermercato di fiducia di Itadori? Peter Minus? Kinjiongun? E invece no! Si tratta della maledizione più potente del mondo[citazione necessaria], che i piani alti del Vaticano stanno cercando di esorcizzare a suon di Angelo Custode.

Durante la storia si può vedere Itadori darsi al cannibalismo, spaccare mura e finestre della scuola, tanto poi le paga il Papa.

Ad una certa scatta l'embolo ad Itadori, che da persona normale[citazione necessaria] decide di combattere Bob Marley e compagnia bella: quindi si trasferisce in una scuola per suonati che vedono le maledizioni per venire in seguito pantofolato dal Vaticano.

Personaggi

Yuji Itadori

Yugi Yuji Itadori è un ragazzo cresciuto dalla mamma con latte al plutonio[citazione necessaria] che ha come hobby: non fare un cazzo, non fare un cazzo ma nel club dell'occulto, distruggere qualcosa e cercare d'imitare personaggi degli anime[2]. Si vocifera o di una sua possibile cameo nel prossimo film della Marvel, mentre aiuta Tony Stanch' ad alzarsi dal divano.

Il suo cibo preferito è l'insalata con-dita.

Megumi Fushiguro

Fushiguro è probabilmente il personaggio più emo di tutta la serie, con un character design ed un carattere a molti familiare. Quando non è occupato a stalkerare delle maledizioni si diverte a farsi salvare da Itadori oppure a non comparire quasi mai dopo i primi episodi e per il resto del primo arco narrativo. Si pensa che voglia diventare il prossimo Guerriero Dragone.

Satoru Gojo

Un ventottenne forte come una madre con una pantofola in mano. I suoi passatempi sono: rapire le persone e torturarle costringendole a guardarsi tutta la saga di Sharknado, ostentare alle sue pantofole, drogarsi di dolci di Iginio Massari per poi farsi di Insulina e menare le maledizioni. Sicuramente ispirato a Kakashi quand'era solo un cucciolo, venne adottato da Marilù... che vive nella città di Altrove... con il marito Giustino!

Nobara Kugisaki

Nobara è la waifu della serie per motivi ben noti: statura invidiabile da un giocatore di Basket e linguaggio ricercato che scalza Alessandro Cecchi Paone.

Combatte tramite un'arma letale e pericolosa: martello e chiodi, con cui si narra abbia appeso quadri di Picasso e tutte le decorazioni a Ciao Darwin.

Fonti autorevoli narrano che sua madre sia Barbara D'Urso e suo padre Paolo Bonolis, tuttavia si sa ancora poco sul suo passato tranne che abitasse in una campagna Toscana assieme al tutore, Tota Matsuda e che quest'ultimo le avesse mostrato un cartone animato davvero costruttivo e colto (eh sì tutte le strade portano a lui).

Il suo character design non è PER NIENTE ispirato a Nami di One Piece.

Curiosità

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Riferimenti

  1. ^ Probabilmente vittima di una maledizione.
  2. ^ Comportamento tipico di alcuni giapponesi per omaggiare la divinità protettrice della soia, altrimenti niente sushi.