Kenpachi Zaraki
Kenpachi Zaraki (更木 剣八, "il più figo del quartiere") è l'unico personaggio sensato dell'intero manga Bleach. La cosa che ama di più, a parte pettinarsi, è ammazzare la gente. La seconda è farsi picchiare per delle ore e poi ridere delle facce dei suoi avversari quando vanno in crisi ipoglicemica per lo sforzo. È il capitano dell'undicesima compagnia, formata unicamente da assassini, fascisti, psicopatici, violentatori, ex-tossici (anche non ex) e simile gentaglia (vedi Ikkaku). Unica eccezione è il luogotenente, innocua bimba dai capelli rosa, che però è meglio non far incazzare. Sul serio.
Il successo di Kenpachi, come guerriero e come persona, sta nella sua semplicità: mentre gli altri capitani usano spade dai nomi improponibili, risvegliate da paroline magiche o filastrocche che danno il tempo all'avversario di attaccarli, oltre che di fargli capire quanto siano dei fighetti senza speranza, il buon vecchio Zaraki va all'attacco urlando e sbavando, come si conviene ad un vero combattente. Tra l'altro quegli spocchiosi degli altri capitani si cambiano un vestito dopo ogni combattimento; Zaraki gira per strada fiero degli strappi del suo mantello, il quale dimostra così di essere forte e figo quanto lui. Gli altri capitani fanno tanto i forti, ma basta uno strizzacapezzoli da parte di qualcuno appena un po' più forte e crollano a terra come pere cotte e chi si è visto si è visto. Kenpachi è capace di farsi trapassare da parte a parte e continuare a ridere neanche fosse ad una conferenza di Bruno Vespa, per poi restituire il favore moltiplicato di millemila volte, riducendo di fatto il suo avversario in carne macinata per polpette. Lentamente. Mentre gli altri capitani usano la magia per sparare dalle mani sfere luminose che non sono nè più nè meno che addobbi da albero di Natale, il buon vecchio Kenpachi non usa altro che la sua spada, fedelissimo cultore del "taglia e squarta". La sua stessa spada, senza nomi, senza poteri speciali, senza decorazioni fashion, dalla lama corrosa, può essere considerata veramente un'arma con gli attributi.
Il personaggio
Non si sa molto di Kenpachi Zaraki prima che uscisse dall'oscurità delle più remote favelas di Soul Society per dare la scalata agli alti gradi dell'esercito[1]. Riguardo a chi fosse nella vita terrano si sono fatte solo molte ipotesi, purtroppo Giacobbo è troppo occupato a fracassarci i maroni coi suoi templari per indagare su cose più interessanti come le origini di questo cazzutissimo personaggio.
Si sa solo che un bel giorno bussò alla porta della Corte delle Anime Pure, ovvero il cuore di Soul Society ove risiedono i capi della dittatura militare, un barbone di due metri accompagnato da una bimbetta coi capelli rosa, una palla da bowling parlante e un ricchione.
Disse che era lì coi suoi compagni per diventare shinigami e poi capitano, in modo da essere rispettato, pieno di soldi e soprattutto per poter ammazzare un sacco di hollow e nemici forti. Ovviamente tutti gli risero in faccia, compreso l'allora capitano dell'Undicesima Compagnia. Questi, un niubbo di cui non vale nemmeno la pena dire il nome, si offrì volontario per sbattere quel pezzente e le bestioline che si portava appresso fuori dalla porta...
Kenpachi in pochi secondi lo ridusse in tante sottilette sotto gli occhi di tutta la sua divisione, e siccome vigeva la regola che chi ammazza il capitano di una divisione con i suoi soldati presenti, diventa automaticamente capitano di quella divisione, Kenpachi aveva appena vinto una divisione. I soldati dell'Undicesima Compagnia protestarono dicendo che si erano distratti a guardare le poppe di una biondona che passava per la via accanto[2], ma si sa che per il comandante generale Yamamoto la giustizia e le regole vengono prima di tutto e provvide immediatamente a vendere all'asta gli effetti personali del fu capitano dell'Undicesima. Mai a Soul Society si era visto un iter tanto veloce per raggiungere il top! Gli bastò frequentare un corso integrativo di due mesi con il vecchio Yamamoto per imparare ad uccidere ancora meglio di quanto già non facesse ed uno intensivo di due minuti per spiegargli le mansioni del capitano e gioco era fatto!
Come capitano
Resosi conto che girando per la divisione spacconeggiandosi con il soprabito bianco dell'ex-capitano che aveva ammazzato, e che mettendo gli altri barboni con cui era arrivato ai posti più importanti della sua compagnia (in particolare molti erano scontenti di vedere una bimbetta scassaballe diventare il loro tenente), la prima grande sfida che dovette affrontare fu arrivare a farsi amare dai suoi soldati.
Tuttavia non fu difficile: era un mostro assetato di sangue ma anche un simpaticone. Condivideva lo stesso rancio della truppa, dava interessanti dimostrazioni di come tagliare il nemico su dei prosciutti[3], concedeva razioni extra di alcol per ogni braccio mozzato che veniva riportato al quartier generale... In fondo, tutti nella compagnia erano dei burini rissosi, e Kenpachi era dieci volte più tosto del vecchio capitano.
In secondo luogo dovette risolvere il problema della durata dei suoi combattimenti. Se tutti i nemici gli morivano sputandoci addosso non si divertiva... Chiese così a Mayuri Kurotsuchi, lo scienziato pazzo del club dei capitani, di mettergli un sigillo per reprimergli la sua bestiale forza[4], ma anche così i suoi incontri arrivavano a durare al massimo venti petosecondi...
Altre grane che affrontò, ed affronta tuttora, sono la completa inaffidabilità della sua tenente come GPS, le occhiatine languide di Yumichika, sopportare quel fighetto del collega Byakuya[5], cercare di rendere Ikkaku ancora meno pippa, trovare nemici forti con cui divertirsi, soddisfare le enormi aspettative sessuali di un'insospettabile capitana...
Ruolo in "Soul Society": l'esecuzione più incasinata della storia"
Come saprete, questo è un manga di combattimenti, l'habitat perfetto per uno come lui, e il suo ruolo nella storia può essere riassunta nelle sue epiche gesta in battaglia.
Come riscaldamento spezza il polso a Mayuri che si stava prendendo la libertà di punire il suo sopposto Ikkaku Madarame con una supposta gigante: stai al tuo posto, Pulcinella!
Nel suo primo combattimento, il nostro eroe spiega a quell'idiota di Ichigo quanto si diverta a picchiare la gente (e a venire picchiato). Aspetta inoltre pazientemente che il moccioso capisca da sè come ferirlo, nonostante glielo abbia spiegato con l'aiuto della propria assistente Yachiru. Nel corso del combattimento, tanto per passare il tempo, taglia a metà un palazzo con un gesto noncurante. Poi perde, ma solo perché al momento del colpo finale gli è entrata una bruschetta nell'occhio e ha inferto a Ichigo un colpo mortale solo al 99,8% (il classico culo del protagonista ha fatto il resto...).
Nel secondo combattimento, dopo essersi ripreso in un paio di giorni da qualche infima lesione a metà degli organi interni, scopre che nel frattempo sono iniziati combattimenti ogni due metri senza di lui. Coglie quindi al volo l'occasione per divertirsi a picchiare i suoi compagni. Si ritrova quindi ad affrontare due capitani, Tousen (anima di Edgar Davids) e Komamura (anima di un lupo mannaro). I due, nonostante sappiano che Zaraki è fortissimo e psicopatico, lo affrontano prima trattenendo la loro vera forza (che già è poca), poi uno alla volta. Indovinate il risultato? Terminato di massacrare il cieco e il suo cane guida, una botta di sonno causatagli dalla noia gli impedisce di dare una mano con il peggior traditore della Soul Society, ma d'altronde è l'unico personaggio a cui di Aizen non gliene fregherà mai una mazza.[6]
Gita nel Mondo Buco
Nella seconda parte della serie, Ichigo e la sua banda di simpatiche canaglie oltrepassano di straforo i tornelli del Mondo Buco per salvare Orihime dalle mani della perfida Arisa, senza invitare nessuno degli stracazzuti shinigami. Volevate però che uno così lasciasse i protagonisti soli a menare le mani in un posto così pieno di gente da tagliare? Col cazzo. Il nostro eroe arriva infatti giusto in tempo per salvare quello sfigato del protagonista da morte certa, ricordandogli che l'unico che ha il diritto di sconfiggerlo è lui. Già che c'è, con un solo colpetto, fa a pezzi Tesla, il cattivo che in 3 messi insieme non erano riusciti a toccare.
Nel combattimento successivo si scontra con nientepopodimeno che l'Invincibile Uomo Cucchiaio, che aveva già precedentemente distribuito legnate a destra e a manca ed era ansioso di fare lo stesso con lui. La forza avversaria si rivela fin da subito: dura tanto a lungo che Zaraki riesce a terminare il riscaldamento pre-scontro per la prima volta dall'inizio della serie. Il povero uomo cucchiaio però non poteva immaginare di avere di fronte un tizio che più lo colpisci più si diverte: credendo di venir preso per il culo, si montò incazzato come una iena, e nella foga commise l'errore di togliere la benda di Ken-chan... BRAVO CRETINO! Segue uno scambio di colpi in cui dopo essersi preso due colpi di grazia e aver fatto incazzare fino allo sfinimento l'uomo cucchiaio, Zaraki si stanca e con un solo colpo a due mani sega altrettante braccia all'avversario. Che però muore contento di essere stato ammazzato da uno tanto forte.
THE ULTIMATE TAG TEAM: KENPACHI + BYAKUYA
Siccome ci si stava mettendo troppo tempo con la scampagnata nell'Hueco Mundo, avendo ormai i coglioni fracassati da Ichigo e dai suoi atteggiamenti da prima donna, Kenpachi decide di prendere in mano la situazione, e non solo lui. Per prima cosa lui e il capitano-senatur Byakuya vanno a malmenare Ichigo che aveva avuto la pretesa, in quanto protagonista di battere da solo l'ultimo nemico rimasto, il più potente di tutti[7]. Dopo aver sistemato la donnina con una buona razione di calci in culo, i due, mettendo da parte le reciproche diffidenze e incomprensioni, uniscono le forze formando sedutastante il più epocale e apocalittico tag team mai visto prima, capace di far rabbridire The Undertaker e Kane dei tempi migliori. Per prima cosa Kenpachi si becca un cazzotto da un pugno alto dodici metri, cosa che stroncherebbe chiunque e che invece lo gasa enormemente. Poi Byakuya inizia a parlare in dialetto nordico stretto[8], indice che sta per scatenarsi. Dopodiché parte l'attacco combinato. A seguito di ciò i bookmaker hanno chiuso istantaneamente le puntate su quei due...
Inaspettatamente, per il fatto che quel poveraccio di Yammy è abituato a ricevere botte da tutti, riesce a resistere e a cavarsela con un paio di arti in meno (tanto gliene sono spuntati altri). Pensando di averli sorpresi, rivela loro che la sua abilità è di potenziarsi sempre più man mano che si arrabbia, e più lo si colpisce, più ovviamente si incavola. In tutto questo Kenpachi e Byakuya non se ne sbattono minimamente perché stanno avendo una discussione su chi di loro sia il più cazzuto e se quindi debba essere Kenpachi&Byakuya o Byakuya&Kenpachi.
Non mettendosi d'accordo, e trovando Yammy troppo banale per i loro gusti, decidono di suonarsele tra di loro. Tuttavia Yammy, che ora che ha acquisito un po' di forza in più pretenderebbe di essere al centro dell'attenzione, cerca di mettersi in mezzo attaccandoli. Il risultato è il più epico vaffanculo all'unisono non programmato della storia dell'universo. Il bello è che dopo lo scemo, che ormai si sospetta masochista, si rialza pure, permettendo così ai due di continuare a dimostrare quanto sono grandiosi. Com'era prevedibile, i due tornano a casa più fighi che mai mentre uno Yammy grande quanto una portaerei sventola una bandiera bianca con su scritto PWNED e si dà alla zoofilia.
Saga dei Preti Nazisti: la guerra dei millemila anni.
Dopo le trollate di Aizen, la Soul Society viene invasa da alcuni preservativi umani che, con il loro abbigliamento all'ultima moda, dichiarano guerra alla Soul Society. Tite Kubo rivela subito ai lettori che il suo titolo di Master Trollatore è rimasto invariato: i preservativi non erano altri che i preti sconosciuti sterminati 200 anni prima, i Quincy.
I Nazisti, considerati da tutti delle seghe assurde capaci soltanto di inculare con arco e freccia, riescono invece ad impalare tutta la Soul Society in meno di un nanosecondo elevato alla meno cinquantesima, cosa che lascia allibiti non solo i lettori ma anche l'autore stesso. In più i nazisti riescono a capire una cosa fondamentale: ovvero che gli Shinigami senza il loro Bankai (usato anche per aprire una bottiglia di spumante per capodanno) non servono a nulla. Cosa fanno allora? Ovviamente inventano un medaglione mistico (chiamato anche "Cristalo de la Luna") per fotterli.
Come possiamo vedere, il grado di trollaggio di questa parte della narrazione è qualcosa di veramente apocalittico, e dunque nemmeno il nostro caro Kenpachi resisterà a tale scenario.
Riassumendo tutto in maniera veloce, il Senatùr Byakuya viene impalato in 2 vignette da un Neo-Nazista sadomaso e necrofilo, Il comunista Abarai viene preso a calci da Capitan America, Ichigo viene imprigionato da Terminator, Kyoraku riceve un cazzo nell'occhio da Watari e Yamamoto insieme a un clown che non la finisce più di sbraitare si fa i 1000 metri per tutta la Soul Society.
La Soul Society sembra aver sfiorato il Default e la crisi dilaga dunque in ogni angolo del quartiere per colpa di questi preti sbucati dopo 1000 o 200 anni (non ci si capisce veramente un cazzo).
I due capoccia Nazisti, i grandi Yhwach De La Vega e Haschwalth "Sua Maestà!!", si ritrovano davanti l'unico che fino a quel momento riuscì ad evitare la grandissima trollata in atto fino a quel momento: Kenpachi Zaraki.
Kenpachi si piazza davanti ai due con 3 cosce di pollo-Quincy già cotte e pronte per essere mangiate, invitando i due ad unirsi al bachetto. Haschwalth non crede ai propri occhi e guarda Kenpachi come se avesse visto Justin Bieber senza veli, ma poi capisce che non può mostrarsi ai lettori con quell'atteggiamento perché lui è il pupillo del Boss, allora cerca di parlare con Kenpachi con una faccia da modello ma quest'ultimo se ne strafrega e attacca il boss senza cagare il povero biondino alto 7 metri.
Purtroppo Kenpachi non capisce che le ondate troll si stanno dirigendo verso di lui e dunque viene mazzuolato così tanto ma così tanto da essere ridotto in coma. In tutta questa storia la trollata più grande sta nel fatto che Kenpachi non ha mai sfidato il Boss Nazista, ma soltanto un clone tarocco sbucato dal Vietnam. Dopo aver ricevuto la grazia divina ed essere uscito dal temporaneo coma, il nostro super-iper-mega violento capitano viene convocato nella camera dei 46 coglioni. Lì viene informato del fatto che in realtà è una sega e che se vuole continuare a tagliare Shinigami come si affettano gli ananas in Fruit Ninja, deve imparare ad usare il Bankai. Ad aiutarlo ci sarà la sua tanto amata Retsu Unohana, con suo grande dispiacere. La dolce capitana della quarta divisione in realtà non è altro che la prima Kenpachi, ovvero la più forte che ci sia ed è anche colei che conosce tutti gli stili di combattimento del mondo. Dopo essersi rinchiusi nello stanzino segreta che hanno sempre usato per le loro sveltine, Unohana si rende conto che la sua treccia è al contrario (!!!) e si scioglie i capelli, rivelando una cicatrice. A quanto pare questa le è stata procurata dal suo amante come pegno per il suo amore, e lei non ci ha messo molto a ricambiargli il favore regalandogli la cicatrice sulla faccia. Dopo un lungo combattimento Zaraki riesce finalmente a battere (e sbattere) Unohana. La spada, dopo aver visto le sue doti innate, decide di rivelargli il nome: Nozarashi. Percependo che un pedofilo sta per stuprare uccidere Yachiru si incazza leggermente: giunto sul posto sfonda un muro senza motivo e inizia a combattere con il sopracitato pedofilo, lo Stern Ritter "V", in grado di trasformare in realtà tutto[9] ciò che immagina. Dopo aver tentato di uccidere Zaraki in modi che manco i "Grattachecca e Fichetto" dei tempi migliori potevano immaginarsi, il Quincy decide di materializzare un meteorite sulla Seireitei e farlo precipitare uccidendo tutti, anche i suoi alleati[10], nel tentativo di terrorizzare il nostro eroe. Invano. Gasato come non mai, Zaraki rilascia finalmente lo Shikai, un mannaiozzo trinciacarne grande quanto un'orca assassina, dando così un senso a tutto Bleach e distruggendo il meteorite. Dopo aver eliminato il nemico, il quale è morto come un grandissimo coglione nel tentativo di emulare la forza di Zaraki, quest'ultimo decide di prendersi un momento di riposo finendo però fulminato quattro o cinque volte da una puttanella Quincy che passava di lì per caso.
Dopo aver rimesso tutti gli organi giusti al posto giusto, si unisce a Mayuri Kurotsuchi nel combattere la sorella cattiva di Federica, finendo però privo dell'utilizzo di braccia e gambe.
Curiosità
- Il suo nome è composto da Zaraki, il quartiere degradato da dove è venuto, e Kenpachi che vuol dire "Il Più Figo del Quartiere", carica che di diritto viene assunta ad ogni generazione dallo shinigami nel Gotei che si dimostri più cazzuto di tutti gli altri messi insieme.
- Se si chiama come un quartiere dell'aldilà, un motivo c'è.
- È l'unico capitano a non conoscere il bankai (e a non dare nomi cretini alla sua spada). Nonostante questo sia contrario allo spirito del manga, le sue capacità combattive non ne vengono sminuite. Anzi.
- È l'unico essere vivente che più lo tagli meno muore e più sei morto tu.
- È l'unico shinigami a considerare la sua spada per quello che è, ossia un terrificante strumento per divertirsi spargendo morte e distruzione, invece di un piccolo amico da conoscere e coccolare.
- È l'unico che ha preso sul serio il suo lavoro: "sono un dio della morte, quindi ammazzo chiunque!".
- La spada di Kenpachi sembra smangiucchiata dalle tarme. Chissà perché però quelle sane al massimo diventano fiorellini per poter tagliare qualcosa, e questa affetta i palazzi con comodità.
- La parte più difficile di uno scontro per Zaraki è trovare l'avversario. Messo davanti a un bersaglio, il resto è scontato.
- Kenpachi odia il Kendo. Già gli avversari durano poco, figurati se gli insegnano come ammazzarli più facilmente.
- Se a Kenpachi fosse mai fregato qualcosa di risolvere i problemi della trama principale, tali problemi sarebbero stati risolti già alla fine del primo capitolo.
- I tentativi di fare picnic sulla schiena di Kenpachi sono tutti falliti. Il posto c'è, ma si muove in continuazione.
- La cicatrice sulla parte sinistra del volto è un regalo di Chuck Norris. Ogni altro colpo non va abbastanza a fondo da lasciargli segni.
- Nonostante faccia parte di una compagnia di praticamente soli uomini e metta campanellini nei capelli, Zaraki Kenpachi NON È GAY. Se non mi credete, siete liberissimi di provarci con lui. Prima però magari fate testamento, non si sa mai.
- L'ultimo che ci abbia provato con lui è stato Yumichika al suo primo giorno nell'undicesima compagnia. Zaraki con molto garbo ed educazione gli spiegò di essere etero convinto e poi eliminò ogni suo residuo di mascolinità con un calcio lì dove non batte il sole.
- Come tutti i grandi uomini, Kenpachi non è certo a corto di donne: esistono foto e voci di camerata secondo cui vi sarebbe un'ardente tresca tra lui e Retsu Unohana, capitana della Quarta Compagnia. Finora, la rispettibilissima primaria di medicina ha sempre smentito...
- Il numero preferito della sopracitata capitana è, numericamente, anche la lunghezza dell'attrezzo di Kenpachi...
- Nonostante abbia una benda sull'occhio, Zaraki ci vede benissimo. La benda è lì per limitare il suo potere e permettervi di sopravvivere il tempo necessario a rendervi conto che vi sta uccidendo. Altrimenti non si diverte.
- Recentemente è diventato sponsor della Nivea, che trova straordinaria la sua pelle: colpita dalla spada di Ichigo (una mannaia taglia Venerdì 13) ne ha ricevuto un danno paragonabile a uno sputo.
- È stato teorizzato da un equipe di fisici nullafacenti Bleach-fanatici che il risultato del Bankai di Kenpachi (che - ci auguriamo - non avverrà MAI) porterebbe a un livello di entropia tale da distruggere l'universo del manga. E quello del lettore. Insomma, cazzi amari per tutti.
- La fine del mondo è imminente in quanto Kenpachi ha appena imparato il Shikai e al suo rilascio i film apocalittici sembreranno solo un divertente ricordo mandando a puttane tutte le preghiere precedentemente espresse.
- I maya sono incazzati con lui e con l'autore in quanto se avesse rispettato i patti il rilascio del Bankai di Kenpachi sarebbe dovuto avvenire il 21-12-12
Note
- ^ Lui sì che si è fatto da solo!
- ^ Non si sa se sia vero
- ^ Che puntualmente terminavano con chili di sfilatini per tutta la truppa
- ^ Lo scelse a forma di benda sull'occhio perché faceva molto figo.
- ^ Forte com'è, ogni volta lo vede gli vien voglia di tagliarlo!
- ^ e viceversa
- ^ Che originariamente era il più schiappa, vedi Yammy Rialgo
- ^ Lingua incomprensibile all'80% dei nordici stessi
- ^ ma proprio tutto
- ^ siccome combattere con Zaraki non era sufficientemente stupido