Killer
Dicasi killer colui o colei che svolge l'importante funzione di mantenere stabile il numero di esseri umani sul pianeta eliminandone dalle 4 alle 200 unità a volta, contribuendo inoltre a migliorare il pool genetico, facendo sopravvivere in genere soltanto l'unico protagonista maschio e l'unica femmina furbi abbastanza da sfuggirgli.
Caratteristiche morfo-comportamentali
Il killer ha un aspetto che varia largamente in forma e dimensioni:esso tuttavia ha sempre un indissolubile legame con il suo comportamento.Possiamo quindi dividere i killer per categoria di peso:
- Killer nano: un mostricino alla Mr. Hyde, di certo il meno pauroso a prima vista, ha tendenze psicopatiche e voce da eunuco.Uccide le persone con armi che non implicano un confronto corpo-a-corpo né causano eccessivo rumore, come balestre, coltelli, veleno o pistola con silenziatore, in modo da dare al cadavere il tempo di assumere la tipica tonalità bluastra del pre-imputridimento e infondere terrore negli scopritori.
- Killer comune: un persona normale che a volte fa uso di costumi o effetti speciali per impaurire le vittime prima di finirle una alla volta. Di solito sguscia alle spalle con coltelli, spade o quello che gli capita a tiro, raramente può fare uso di armi da fuoco. Killer del genere se ne trovano anche in Scooby-Doo o Detective Conan.
- Killer genio del crimine: un nerd allampanato, secco come un abitante del Biafra, rigorosamente di razza bianca purissima e con cinque diottrie per occhio. Grazie agli immensi poteri derivatigli dal Dio Denaro, ha costruito la gigantesca trappola in cui la sfigata compagnia si andrà ingenuamente a infilare. Da quel momento in poi essi saranno completamente in balia delle millemila trappole disseminate per il luogo: tra le sue preferite gli spuntoni a scatto, la stanza-pressa, l'abisso senza fondo e la vasca degli alligatori.
- Killer marcantonio: questo tipo di killer è talmente spaventoso da fare cagare mattoni a chiunque sia abbastanza sfigato (o stupido) da andargli vicino. La sua stazza non scende mai sotto il metro e 95 per 150 chili, sfoggia bicipiti pompati e pacco bene in vista, spesso va in giro mezzo nudo mostrando evidenti menomazioni o cicatrici, che tuttavia non lo ostacolano affatto nella sua furia omicida. Assale le sue prede con armi da taglio quali mannaie o motoseghe o, a volte, armi da fuoco che normalmente richiederebbero due soldati per venire maneggiate: la più gettonata è la mitragliatrice pesante con bandoliera.
- Killer mostro: se vedete un assassino del genere potete essere sicuri al 99% che si tratti di uno Splatter, e all'1% di un porno hardcore per necrofili. Alto e pesante il doppio del precedente, somiglia solo vagamente a un essere umano, in quanto presenta orrende modifiche al suo aspetto, spesso consistenti nella sostituzione di uno o più arti con lame, mazze o vibratori. Anche se un solo pugno o calcio di questa creatura è più che sufficiente a togliere di mezzo un essere umano medio, impugna talvolta armi contundenti proporzionate alla sua mole, come cartelli stradali, tubature o macigni. Talvolta la sua furia cieca lo porta a demolire il locale in cui si trova, seppellendosi vivo: questo costringerà i protagonisti alla classica lotta contro il tempo per fuggire, spesso dilatando gli ultimi secondi prima del crollo con il sacrificio dell'ultimo membro della squadra e la conseguente scena del "Non possiamo lasciarlo lì!"
Metodo di lavoro
Il compito di un killer vero e proprio si suddivide in tre fasi: l'individuazione del bersaglio, l'eliminazione e, facoltativamente, l'occultamento di cadavere e prove.
Individuazione
Alcuni dei killer meno schizzati lavorano su commissione, per cui ricevono ogni dato umanamente possibile sulla vittima: generalità, indirizzo, luogo di lavoro, spostamenti, frequenza di evacuazione, nonché abitudini alimentari e sessuali, spianando loro la strada per millanta metodologie di eliminazione. Se al contrario il killer uccide non per lavoro ma per mero piacere di farlo, farà in modo che tutte le sue uccisioni abbiano qualcosa in comune (luogo, ora del delitto, o il fatto di uccidere solo donne dal pelo pubico maculato) cosicché si avviino delle indagini sul suo conto, di modo da poter puntare a vittime più impegnative e divertenti quali i classici poliziotti che in preda all'isteria svuotano il caricatore prima ancora del delitto.
Eliminazione
Questa è la parte principale del mestiere da killer, la fase nella quale l'estro artistico-omicida può raggiungere l'apice: l'uccisione della vittima designata.
È qui che si libera completamente la fantasia del killer: anche se varie tipologie utilizzano diverse metodologie, le più utilizzate sono:
Veleno
Una scelta con alta probabilità di successo, nessuno spargimento di sangue né rumore. In genere i killer che lo usano cambiano lavoro per noia dopo poche uccisioni.
Arma bianca
Machete, spadoni, mannaie, ma anche bisturi, vetri rotti, artigli possono non solo annientare la vittima in pochi colpi mortali dando origine a vivaci spruzzi sanguigni, ma anche, nel caso l'eccitazione della morte non si sia spenta con il decesso, di improvvisare chirurgia o macelleria sul cadavere.
Arma da fuoco
A seconda del potenziale distruttivo dell'arma, il killer si prodiga nell'esecuzione sommessa di una pistola con silenziatore, in quella fragorosa del canne mozze, fino ai colpi di bazooka o lanciagranate, che tra l'altro ritinteggiano la zona circostante di un'apprezzabilmente tonalità di rosso bruno.
Tortura
Benché sia il metodo più lento, è il più largamente usato oltre che il più gratificante.Come il nome stesso suggerisce, l'omicida sfodera tutta la sua malvagità sottoponendo la disgraziata vittima ai più svariati supplizi, quali:
- Frustare la vittima a sangue con un gatto a nove code
- Cucirgli l'ano per poi somministrargli diverse dosi di Dulcolax
- Iniettargli dosi di Prozac nella gamba destra e di Bromuro nella sinistra e vedere quale arriva prima al cervello
- Decuplo avvitamento dei maroni con conseguente rilascio e volo a elicottero
Nonostante l'assassino si sforzi di far durare la tortura il più possibile, il malcapitato rende l'anima in genere entro le prime 1-2 ore.
Occultamento
L'ultima operazione del killer consiste nel recuperare il cadavere (operazione alquanto complicata nel caso esso sia stato eccessivamente smembrato e/o mutilato) e sbarazzarsene insieme a eventuali prove quali schizzi di sangue e altri fluidi corporei, brandelli di vestiti e, ovviamente l'eventuale arma.
Seppellimento
Rigorosamente eseguita in una zona abbandonata o in un cimitero, a seconda dei gusti l'assassino può scavare fino in profondità, lasciare la tomba scoperta o fare in modo che una parte del corpo del malcapitato emerga dal terreno.
Cremazione
Nel caso urga una distruzione veloce del corpo, il killer cosparge tutto di benzina o acido e appicca il fuoco. Quel che gli investigatori avranno tra le mani saranno poche ossa carbonizzate e delle ceneri, ottime come decorazione sul gelato.
Macellazione
La preferita dai killer più cruenti, consiste nel tagliare attentamente la vittima di modo da riciclarne completamente le spoglie: alle volte il killer lavora in coppia con un chirurgo, macellaio o scienziato pazzo per ottenere l'effetto migliore.
Dissoluzione
Questa è la preferita della tipologia genio del crimine in quanto permette di risparmiare parecchio spazio: il corpo viene sciolto nell'acido. Domande?
Conservazione
I killer alle prime armi o megalomani amano conservare, congelati, sotto sale, sotto spirito o imbalsamati, i cadaveri delle proprie vittime. Inutile dire che se non conservato nel modo corretto, la puzza renderà fin troppo facile ritrovarlo. Ma questa potrebbe sempre essere l'intenzione del killer.
Curiosità
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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci? |
- I killer non vengono mai perseguiti penalmente, l'unico modo di sbarazzarsene è far fare loro una morte atroce.
- Nove medici su dieci affermano che tra le vittime dei killer è frequente il decesso.