Kriegsmarine
La Kriegsmarine fu un famoso club navale tedesco, nato allo scopo di alleggerire il lavoro di Babbo Natale (e se avanza tempo, di conquistare il mondo). Operò principalmente durante la seconda guerra mondiale.
Storia
La Kriegsmarine (in tedesco: spreco di soldi e vite umane) ereditò i propri mezzi dalla defunta Kaiserliche Marine, la quale era stata decimata durante la prima guerra mondiale in seguito alle brillanti strategie dell'alto comando di Marina tedesco. Al termine della Grande Guerra le forze navali potevano vantare: 4 zattere belliche, 1 cacciatorpediniere e mezzo, 2 battelli a vapore e un relitto inabissato al largo dello Jutland. Inoltre, in seguito al trattato di Versailles le potenze europee avevano obbligato la Germania a rinunciare a: sommergibili, idrovolanti, artiglieria costiera e pizzerie (perché sì).
La fortuna tornò a sorridere alle navi germaniche nel 1935, quando venne firmato il trattato navale Anglo-Tedesco (soprannominato dagli storici britannici "zappa sui piedi") che consentiva il riarmo della flotta navale germanica, a patto che quest'ultima si mantenesse inferiore nei numeri a quella inglese. Hitler approfittò dell'occasione per lanciare il temutissimo Piano Z che prevedeva, oltre ad incastrare Mr. Krab per il furto della corona di re Nettuno, un ingrandimento della flotta nazista che nel 1939 arrivò a contare: 2 corazzate standard, 3 corazzate Mondadori edizione tascabile, 6 incrociatori, 37 cacciatorpediniere, 20 torpediniere e 59 sottomarini U-Boot. Il Primo Ministro Neville Chamberlain poco dopo dichiarò:
Nel 1939, intanto, Hitler varò due nuove unità da battaglia: Bismarck e Tirpitz. Le due corazzate classe Bismarck erano le navi da guerra più grandi e cattive mai realizzate dall'uomo e probabilmente avevano il secondo fine di compensare qualche aspetto della personalità di Hitler. Con premesse del genere viene da immaginarsi le corazzate tedesche che stuprano le controparti britanniche con violenza, tuttavia il fato decide chi stupra e chi viene stuprato; la Germania avrebbe fatto meglio a guardarsi le spalle.
Caccia alla Bismarck
Finalmente nel 1941 la corazzata Bismarck prese il largo assetata di sangue, alla ricerca del nemico. La nave da battaglia era stata costruita con innovative tecniche cantieristiche prese in prestito dalla Fiat: una vecchia corazzata in pensione venne nutrita per oltre un anno a pane e viagra finché, giunta al limite della sopportazione, si ingrandì improvvisamente di quindici volte, diventando la nave più grande, e dura, mai costruita. La corazzata scorrazzò nelle acque britanniche fino all'incontro con il famoso incrociatore britannico Hood, che la Bismarck distrusse con la sola imposizione dello sguardo. La nave decise a questo punto, senza consultarsi con l'equipaggio, di dirigersi verso il Regno Unito con lo scopo di penetrarlo duramente. Hitler, che aveva dimenticato la sua copia del settimanale "La settimana nazistica" a bordo, ordinò alla Bismarck di rientrare; da qui una lunga serie di dibattiti fra l'equipaggio e la nave sulla scelta della destinazione. Nel frattempo a Londra, nel quartier generale della marina, la tensione stava salendo. L'ammiraglio John Muciaccerson, già inventore della piadineria volante e dell'autostrada su ruote, propose alla marina britannica di costruire un aeroporto galleggiante. Fu così che una pista d'atterraggio dell'aereoporto di Gatwick venne sollevata da terra, ed incollata su di una vecchia nave commerciale con enormi quantità di carta igenica e colla vinilica. La Bismarck, intanto, era ancora immobilizzata a causa dei dissidi fra la nave e l'equipaggio e venne colta di sorpresa dall'arrivo dei caccia decollati dalla HMS Neil. I due aerei britannici spararono due siluri, di cui uno si andò ad infilare nel "Condotto Unico Liquami Organici" della nave, che deflagrò in una spettacolare esplosione. Secondo alcuni testimoni la Bismarck emise un lungo e soddisfatto gemito esplodendo, mentre le lamiere della corazzata chiesero ai sopravvissuti una sigaretta. Hitler, a partire da questo momento, decise di appoggiare l'idea di una flotta di soli sottomarini pensata dall'Ammiraglio Dönitz, convinto che un sottomarino non potesse essere affondato, essendo già sott'acqua; la storia gli avrebbe dimostrato il contrario.
Battaglia dell'Atlantico
Vista la delusione di Hitler riguardo alla prematura scomparsa della Bismarck, sempre più importanza venne data alla cosiddetta "Battaglia dell'Atlantico", combattuta dalla flotta di sottomarini U-Boot sotto il comando dell'Ammiraglio Dönitz.
Dönitz aveva già più volte dichiarato di essere il più grande fan del Führer: aveva partecipato con entusiasmo ad ogni suo concerto e visto ogni suo film almeno una ventina di volte, aveva anche organizzato un complesso e macchinoso piano per eliminare Goebbels in modo da poterne prendere il posto, tutto per stare vicino al suo Adolf. Secondo alcuni marinai della sua unità, Dönitz aveva ordinato di stampare un grosso manifesto propagandistico, rappresentante Hitler in scala 1:1, su di un cuscino ad altezza uomo, al quale si avvinghiava tutte le notti per dormire. Seguendo la testimonianza della sua donna delle pulizie, si venne a conoscenza dell'esistenza di una sorta di "altarino" dedicato al Führer all'interno dell'armadio di Dönitz; in questo altare l'ammiraglio conservava preziose reliquie, come alcuni spazzolini che Hitler aveva gettato via, alcuni peli di baffi ed un torsolo di mela morsicato. La passione dell'Ammiraglio per Hitler compromise il suo giudizio sulle improponibili idee proposte dal Führer; di fatto non si hanno testimonianze di rifiuti alle fantasiose direttive provenienti da Berlino.
Ecco alcune delle proposte che Dönitz non ebbe il cuore di rifiutare:
Mentre la guerra procedeva gli Alleati svilupparono metodi contraccettivi sempre più efficaci. Con il tempo, i radar nemici passarono dalla parziale inutilità al poter localizzare il numero di pulci marine sul dorso di un gamberetto. Di fronte a questo sviluppo, il tasso di mortalità a bordo di un U-Boot salì da "Mary Poppins" a "Games of Thrones". In breve tempo gli americani iniziarono a fare quello che sapevano fare meglio: bombardare in lungo e in largo. Per contrastate le tattiche a "branco di lupo" tedesche gli alleati sparsero in mare delle tagliole esplosive e dei bocconi avvelenati, anch'essi esplosivi.
Al termine della guerra l'ammiraglio Dönitz venne condannato a undicimila anni di reclusione dall'imparziale corte militare di norimberga, per aver condotto una guerra sottomarina indiscriminata. Anche le controparti Alleate condussero lo stesso tipo di guerra sottomarina e vennero condannate a tre ore senza televisione e ad andare a letto senza cena.
Note
Voci correlate
- Portale Guerra: accedi alle voci che trattano di guerra