La ruota della fortuna

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Una tipica puntata del programma.
« Gira la ruota! Ye! Ye! Gira la ruota! Ye! Ye! La fortuna puoi sfidare anche tuuu! »
(Le malefiche parole che precedono l'inizio della tortura)
« Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare »
(Un concorrente sopravvissuto al programma)
« Copmro un vocale »
« Una z...4...una q...un'altra q...una terza q...e il simbolo di Batman »
(Peter Griffin cercando di indovinare la parola "cane".)


La Ruota della (S)Fortuna è una tristemente famosa pratica di tortura in uso nel Medioevo. Alcune nazioni poco civilizzate continuano però a farne largo uso per torturare i dissidenti politici.

Storia

Le origini

Mike Bongiorno L'inquisitore Torquemada presenta la prima puntata della ruota indossando il tipico abito da inquisitore.

La Ruota della Fortuna nasce come simpatico metodo di tortura nel 1600. Fu la Società di Intrattenimento e Sivertimento Spagnola, meglio nota come Inquisizione, ad inventarla. Un giorno infatti l'inquisitore Torquemada, che gli uomini del futuro avrebbero conosciuto come Mike Bongiorno, stava tranquillamente passeggiando in cerca di eretici da bruciare. All'improvviso attraversò la strada un carretto trainato da muli il quale, durante la sua corsa, investì e maciullò sotto le ruote cigolanti un povero cane di passaggio: le osse venivano triturate brutalmente ad ogni giro di ruota, con il cane che guaiva di dolore e bestemmiava come un veneto impazzito. E fu lì che l'Inquisitore ebbe la sua brillante idea: quella sera avrebbe mangiato stufato di cane. Mangiando lo stufato però si rese conto che avrebbe potuto sfruttare l'idea in altro modo: nacque così la famigerata pratica di tortura.
L'unione dell'utile al dilettevole fu la caratteristica vincente di questa pratica: il sadico clero poteva infatti dilettarsi nel veder soffrire terribilmente un pover uomo a cui venivano poste domande impossibili sulla Bibbia. Se costui sapeva rispondere, si passava alla domanda successiva, altrimenti un altro giro di ruota. Allegria! Risate assicurate per tutta la famiglia.

Questo giochino purtroppo non ha avuto successo. Peccato.

I secoli successivi

Con il passare del tempo l'uso della ruota si diffuse ed entrò nelle case di un po' tutti i contadini d'Europa. Ognuno possedeva la sua piccola ruotina personale con la quale sbizzarrirsi sul gatto domestico. Con l'arrivo dell'elettricità la ruota perse però importanza come metodo di tortura: vennero infatti inventati nuovi interessantissimi metodi come La Fantasmagorica Pila Umana (con la collaborazione di Alessandro Volta) o la celebre Sedia elettrica (metodo di cui poi si perse l'uso). Solo pochi fedeli si ostinavano ad usare la buona vecchia ruota, confidando nella sua legnosa affidabilità ed imprecando contro i giovinastri che si lasciavano abbindolare da ogni novità.

« Non ci sono più le torture di una volta! »
(Anziano del 1853 che si abbandona ai ricordi.)

Al giorno d'oggi

Papi indica la prossima vittima per il suo programma. Notare il sorriso malefico.

Il caso volle che circa negli anni Settanta qualche annoiato conduttore di quiz si stesse chiedendo come rinnovare le trasmissioni con nuovi giochi. Costui fece diverse ricerche storiche nei giganteschi archivi storiografici di Campobasso e rinvenne gli antichi e polverosi copioni del programma di Torquemada. Senza indugiare oltre, preparò il programma, fiducioso che gli spettatori fossero sadici a sufficienza da voler vedere ossa spezzate e articolazioni devastate. Ma nel Ventesimo secolo la gente era ben più che disposta a vedere il sangue scorrere a fiumi e così il programma ebbe notevole successo. Tanto successo che persino Sua Inquisitorietà Stramaledetto XVI arrivò a conoscere il programma. Ricordandosi del buon vecchio amico Torquemada e delle allegre scorribande che facevano nelle campagne del cuneese un tempo, allestì in fretta un programma squisitamente italiano e cattolico, capeggiato da Torquemada stesso. Così la Chiesa riuscì ad unire l'utile al dilettevole: punì gli eretici, divertì i fedeli e li avvicinò alla religione.

« Ja, gira la ruota, ja! »
(Il Capo degli Inquisitori assiste come pubblico ad una delle puntate.)

Sfortunatamente Torquemada era leggermente appesantito dai suoi 3776 annetti, e per questo venne sostituito nel 2007 da un giovane e sadico conduttore il cui nome stava tanto a cuore al clero: Enrico Papi. Ora è lui che presiede la sala delle tortura, accompagnato da una castissima[citazione necessaria] e arianissima ragazza svedese.

Modalità di esecuzione

La selezione

Il primo passo nella creazione del programma consiste nello scegliere gli sventurati concorrenti. Solitamente questi vengono scelti fra coloro che si oppongono al potere del Quarto Reich oppure ai sani principi democratici[citazione necessaria] della Repubblica delle banane; talvolta però è capitato che, in assenza di elementi adatti, la scelta sia ricaduta su ignari passanti. Grazie a delle avvenenti donzelle, le persone vengono adescate con domande futili quali: Vuole comprare un deodorante per le unghie? o Lo sa che secondo studi statistici recenti la statistica è inutile?; una volta che il pollo abbocca, due energumeni di almeno un 1,65 metri lo afferrano e lo narcotizzano con piccole dosi di blumele.
Il fatto che l'adescamento sia talvolta avvenuto nei centri affollati delle grandi città ha creato un po' di problemi, ma nulla che si possa risolvere con i mezzi adatti.

La preparazione e l'esecuzione

Una domanda facile facile di riscaldamento.

Il secondo passo consiste nella preparazione della tortura e nell'esecuzione. Preparazione che può risultare più o meno meticolosa a secondo delle vittime: si dice che durante la puntata VIP, a cui parteciparono diversi personaggi noti dello spettacolo, lo staff abbia riservato una tortura da non dimenticare.

Solitamente viene presa la ruota di uno di quei SUV di proporzioni titaniche che si vedono circolare spensieratamente per le nostre strade. Alla ruota viene strettamente legato con robuste corde di peli di figa il malcapitato. Il passo successivo consiste nel porre alcuni semplici quesiti al concorrente riguardo delle parole da indovinare: se le indovina, sopravvive per qualche minuto in più; altrimenti la ruota viene fatta girare e le ossa e le articolazioni del concorrente si rompono come i testicoli di un uomo alla vista di Mr. Lui. Solitamente le parole (o frasi) sono piccoli estratti della Bibbia in aramaico oppure di trattati di epistemologia in Klingon; ciò rende ovviamente più interessante il programma. Il concorrente può decidere di "comprare" delle lettere ripagando con gli organi che non gli servono (tipo il rene o il cervello). Una volta però che ha finito la sua "moneta" viene fatto fuori con la girata finale: il SUV parte per una strada sterrata col concorrente attaccato, il quale viene letteralmente maciullato (d'altronde sappiamo tutti che i SUV non sono particolarmente adatti al fuoristrada, ergo le sospensioni fanno il loro sporco lavoro); il 78,65 % degli spettatori conferma che questa sia la parte più divertente del programma. Il restante 21,35 % fa parte dei concorrenti.

Un ultimo appunto: ovviamente i concorrenti sono drogati con la colla vinilica prima dell'inizio della tortura. In parte per donar loro quel sorrisetto da ebeti, in parte perché sono arrivate lamentele da parte di alcune associazioni dei genitori riguardo le urla strazianti emesse dai concorrenti non drogati. Questi genitori ci vengono sempre a togliere il divertimento!

Voci correlate