La storia infinita
- Moccioso protagonista ad Atreyu: “Atreyu!”
- Atreyu alla madre del protagonista: “A' troiu!”
- Atreyu: “Perché Fantasìa muore?”
- Gmork: “Perché la gente scarica musica da internet”
La storia infinita è di un romanzo fantasy fantascientifico e leggermente fantascemo, pubblicato dal noto[citazione necessaria] scrittore[citazione necessaria] Michael Endemol (ogni riferimento a persone, cose o animali realmente vissute è puramente casuale).
Sintesi
In principio, il libro è una velata satira al comunismo , qui rappresentato dal nulla, e del desiderio capitalistico nel cuore di ogni uomo di diventare il signore incontrastato del mondo. Purtroppo il revisionismo Giappocinese portò a una seconda versione del libro dove compaiono robot giganti, uomini montagna, Memole il folletto, un cane mascherato male da dragone, simbolo della Giappocina, e un esplicito riferimento a sottomettersi al volere dell'imperatore Giappocinese o morire nel vano tentativo di arginare il nulla.
Impatto culturale
Il successo del libro fu circoscritto al solo regno di Fantasìa e al Nulla, dove molti dei lettori si sentirono protagonisti indiretti e reclamarono anche loro il diritto cavalcare (o montare) il mitico cane-drago(animale in precedenza sconosciuto nella regione), questo aumentò le importazioni di cani-drago geneticamente modificati, cosa che ha portato numerosi introiti alla vicina Cina.
Dopo avere scritto questo libro difatti, Michael E. viene travolto da un motociclista che credeva di cavalcare un cane-drago.
Struttura del libro
La prima edizione del libro è scritta in due colori, che distinguono le parti ambientate nel mondo degli elfi comunisti (rosso) da quelle ambientate nel regno di Padània (verde), dove Bastiano vive. Edizioni successive non hanno conservato questa particolarità per via della diffusione crescente presso gli intellettuali decerebrati della rara sindrome oculistica del daltonismo interattivo, per questa ragione nelle versioni tutt'ora in commercio il testo è stampato in colore monocromatico. Il romanzo di Ende nella sua seconda incarnazione è un manga, vale a dire un libro che non ti fa tenere ferme le mani, sotto un diverso punto di vista, un libro che ti mantiene sveglio. Le storie di Bastiano nel Regno di Padània e di Atreiu nel mondo dei folletti comunisti s'intrecciano, incastrandosi a vicenda come le lamiere contorte di una Smart sotto un TIR. Per questo stretto ermetismo, risulta impresa ardua comprendere il significato della storia. Di gran pregio e fattura sono le immagini che risultano l'unica cosa apprezzabile del libro.
La storia infinita è in realtà il titolo di ben 3 volumi: quello che probabilmente state tentando invano di leggere, scritto dall'autore Michael Ende, in cui si raccontano le vicende di Bastiano ed Atreiu, quello rubato da Bastiano nella tavernetta di Giacobbo dove si raccontano solo le vicende concernenti il Regno dell'In-fanta imperatrice e dei suoi soci a delinquere, quello contenuto nella Montagna (di merda) Vagante e poi riscritto dal Vecchio rimbambito daltonico, simile a quello di Ende ma senza le didascalie perché costavano troppo. Quest'ultima è la revisione Giappocinese ed è l'unica che troverete sul mercato, a meno che voi non viviate nel XVI secolo, in tal caso è disponibile anche la versione di Michael Ende
Capitoli
Da notare come i capitoli siano scritti a caso; ad esempio il capitolo XXII va letto prima del capitolo X, non fate confusione.
(Introduzione) | otairauqitnA ilodnairoC odarroC olraC eralotiT | ||||
I | Padània in pericolo | A | XIV | Geo&Geo, il Deserto Colorato | N |
II | La chiamata di re Artù | B | XV | Graogramàn, la Morte in Multicolor | O |
III | La vecchissima (è) Morta | C | XVI | Smardata la Città d'Argento e stronzio | P |
IV | Ygramul, Le Molte sul provinciale | D | XVII | Un drago nelle mutande per l'Eroe InTiro | Q |
V | I Bisolitari e i Trisolitari | E | XVIII | Gli Acharai e lo sporco impossibile | R |
VI | Le tre Pompe Magiche | F | XIX | I compagni e le compagne in strada | S |
VII | La Voce del Silenzio, e l'ascolto del sordo | G | XX | La Mano che vede, e l'occhio che tocca | T |
VIII | Il Paese della Mala Genìa (Palermo) | H | XXI | Non l'ho letto | U |
IX | Non l'ho letto | I | XXII | La masturbazione con la Torre d'Avorio (parte 1) | V |
X | la masturbazione con la Torre d'Avorio (parte 2) | J | XXIII | La Città degli Imprecatori | W |
XI | L'in-Fanta Imperatrice e il nonno ginger | K | XXIV | Donna Aiuola-potata | X |
XII | Il Vecchio della Montagna (di merda) Vagante | L | XXV | La Miniera delle Immagini Full HD | Y |
XIII | Perelun, il Bosco Notturno quotidiano | M | XXVI | Le Acque della Vita, Uliveto Rocchetta | Z |
Trama
Dopo la morte della madre, Bastiano Baldassarre Bucci si ritrova con il cellulare senza soldi e senza la possibilità di ricaricarlo. Poiché è la sua giornata fortunata viene pestato a sangue da tre allegri ragazzi che quel giorno marinavano la scuola. Per sfuggire agli aggressori tenta ogni via legale, con tanto di avvocato. Resosi conto della corruzione dei giudici, decide di abbandonare questa via e di rifugiarsi nel primo negozio aperto che trova. Purtroppo per lui si ritrova nella biblioteca sperduta di Alessandria d'Egitto, o almeno questo è quanto gli racconta Giacobbo, il proprietario dell'immobile. Poiché aveva un bisogno impellente ed era senza carta igienica, ruba un volume intitolato "La storia infinita". Essendo cieco da un occhio, si perde nella sua stessa abitazione e invece di arrivare al gabinetto si rinchiude per sbaglio in soffitta. Qui inizia a leggere per ritrovare il suo stimolo naturale, ritrovandosi stranamente coinvolto nelle avventure del protagonista Atreiu ("A" come atrocità, "T" come tragedia, "R" come rincoglionito, "N" come Nonciclopedia, ecc..) fino a scoprire che il libro parla anche di lui. Emozionato dalla scoperta di essere un personaggio dei cartoni animati, tenta il suicidio provando a "volare" fuori dalla finestra.
Dopo aver salvato da Nulla il Regno di Padània e trombato l'In-fanta Imperatrice dandole un nuovo nome, Coca-cola, rimane imprigionato nel mondo del libro alla ricerca del portafogli perduto. Il libro si chiude con un Bastiano vecchio e particolarmente rincoglionito che, dimenticato poco alla volta sé stesso, il suo passato, il suo scopo, fa un appello al lettore di continuare da dove lui ha finito. Subito dopo questo emozionante finale, c'è il libretto degli assegni da compilare e rispedire presso Michael Ende, Via del Tubero Secco 33, Norrenia.