Laser

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Il laser è decisamente il più eccentrico ed esaltato tra tutti gli elementi.

Il laser (Luce Amplificata Senza Edulcoranti Ramificati) è un elemento chimico riconosciuto dalla IUPAC ma non dal suo papà biologico.
È un non-semimetalloide di consistenza evanescente, leggero, lucente. È talmente denso e concentrato da poter essere consumato solo previa diluizione, pena il rischio di cecità permanente. Purtroppo, essendo di natura estremamente idrofoba, non si può disciogliere in acqua ma solo in composti che non sono compatibili con essa come la trielina, i rumeni e i quadri elettrici.
Tramite opportune precauzioni e dispositivi il laser può essere utilizzato come fonte di radiazione luminosa e di calore: è sufficiente porre un'oncia del nebuloso elemento in un bossolo vuoto di una cartuccia di lupara, farlo ubriacare con infusi di tarassaco, fette d'ananas, Christian de Sica o altri diuretici naturali, dopodiché ci si avvicina e si comincia a sussurrare psssssss... pssssssss... pssssssss... Dopo pochi secondi si noterà un sottilissimo raggio di un bel rosso scarlatto fuoriuscire spontaneamente dal bossolo. Questo fenomeno è definito emissione stimolata.

Cenni storici

I primi ritrovamenti fossili del laser risalgono all'epoca della Roma imperiale, dove pare fosse usato per affettare il pane. Nelle epoche successive, il sapere sempre più evoluto su questa tecnologia non ha dato spiragli di pace tra gli stati dell'Europa, accaniti nel predominio su questa santa risorsa. Le sanguinose crociate in nome del laser hanno provocato più morti di quanti il laser stesso ne poteva procurare se puntato negli occhi.

Dopo secoli di spargimenti di sangue si è ritenuto più consono usare il laser a scopo estetico, ludico, lucido ma anche lavorativo e, perché no, escursionistico. Almeno fino alla prima guerra mondiale, quando il massacro indiscriminato tornò prepotentemente di moda.

Nel 1917 Albert Einstein pose le basi per lo sviluppo dei primi laser bombardando i suoi vicini con delle granate al napalm, poiché tenevano la musica alta fino a notte fonda e lui s'era proprio rotto i coglioni. Effettivamente dei raggi rossi fuoriuscirono dalle finestre della casa, insieme a innumerevoli frammenti organici.

Il passato Il futuro del laser.

Fu proprio tra quelle scintille che una scintilla di genialità stuzzicò l'intuito di Alby, che da quel dì fu rifornito di esplosivi e autorizzato a radere al suolo l'intero suo quartiere per poter continuare i suoi studi.

Nel 1945 Otto Von Tèttete tentò di bombardare un atomo di elio con un fascio di elettroni. L'atomo di elio reagì all'affronto schierando un'efficace controffensiva. Dopo 6 giorni di aspri combattimenti il povero Otto fu costretto a firmare la sua resa incondizionata e a cedere tutti i neutroni della sua collezione all'atomo di elio, che da quel giorno va in giro tirandosela come un carbonio 14.

Nel 1960 un tizio americano con una toppa al culo sintetizzò il primo vero raggio laser della storia e lo puntò verso l'orizzonte da una spiaggia di Malibù. Il raggio era così potente che lo scienziato si ritrovò la chiappa sinistra sforacchiata dal raggio laser stesso, che per attraversare l'intero globo ci aveva messo meno tempo che per farsi una sveltina col tubo dello sparapolvere.

Il laser oggi

Attualmente è comune trovare un po' di buon laser in discoteca o nei supermarket. Il laser ha spopolato anche nella fabbricazione di spade e pistole laser ad uso fantascientifico, questione che ha diviso in due il mondo tra sostenitori di Star Wars e Star Trek. Passi avanti anche nella ricerca, in cui da anni viene studiato il comportamento dei gatti che tentano di catturare il pallino rosso del laser al fine di produrre laser sempre più difficilmente acciuffabili dai nostri amici felini a 4 zampe.

Caratteristiche della radiazione laser

Perdita della dominanza apicale di un laser.
  • Direzionalità: il laser deve avere una sola direzione perché non è infrequente che si metta in testa di farsi la beneamata verga che gli pare e vada per i fatti suoi. Ecco perché i laser moderni hanno il collare elettrificato, il laser non ha mica bisogno di una batteria per funzionare...
  • Dominanza apicale: presente solo nei laser con l'apice ancora intatto, è fondamentale per la caratteristica di direzionalità. Se la gemma apicale viene asportata o danneggiata il laser reagisce producendo gemme laterali e ramificando a tutto spiano. A quel punto è troppo tardi per rimediare con interventi di potatura: è come la rucola fiorita, quando è troppo tardi non c'è niente da fare, tocca buttar via tutto.
  • Impulsi ultra-violenti: è una peculiarità dei laser dei quartieri inferiori, quelli che hanno imparato la legge della strada. È meglio non averci a che fare, sono più instabili della nitroglicerina.
  • Brillanza: caratteristica che permette a qualunque laser di far detonare bombe inesplose a distanza di sicurezza[1]: si punta un fascio molto spesso e di un rosso vivo sulla bomba e si aspetta che un toro o un nazista la carichi a corna spiegate. Il resto lo fa la bomba, un cucchiaino e qualche grosso barattolo vuoto delle olive.
  • Affabilità: non indispensabile, ma un laser affabile è certamente meglio di un laser spocchioso.

Produzione del laser

È difficile che degli ignoranti possano capire come si fa, ma in pratica si tratta di luce pigiata insieme e colorata con coloranti liquidi tipo plastilina sciolta in acqua. Si butta l'aggregato colorato in un grande serbatoio in cui successivamente viene aggiunta acqua pastorizzata. A questo punto si mesce il tutto con l'ausilio di mani, palette o piedi anatomici industriali Nike, e vi si punta una luce da faro o fanale.

Una volta che la luce è stata puntata nell'apposito foro si procede al pressaggio della luce e soluzione colorante tramite attuazione di un pistone, avendo la premura di pigiare con forza inaudita. In questa fase urlare o bestemmiare aiuta, e sta alla professionalità dell'operatore soddisfare i requisiti di incazzatura lavorativa previsti dal regolamento industriale. Scaldando lo stereopazzetto in dotazione, la produzione velocizza e si ottiene un laser più fine ed elegante, adatto a rendere indimenticabili quelle monotone serate in rosticceria. Per ottenere un laser di rotonda qualità si tende a far ruotare l'apparato sul proprio asse a velocità costante. A tal scopo si utilizza prevalentemente un sistema di calci e manate sferrate da operatori selettivamente ricercati con ottimo senso del ritmo.

Uso, buso e abuso del laser

Medicina

È noto che i primi impieghi del laser vanno ricercati in campo medico. Il perché è intuibile: appena il laser venne scoperto prese freddo, si buscò una bronchite coi fiocchi e venne ricoverato per tre settimane in pneumologia. Fu proprio qui che si scoprirono le sue potenzialità. E da quel giorno il laser venne assunto dall'uomo a tempo indeterminato. Beato lui...

Negli studi dell'ottico il laser è omnipresente, a disposizione di chi se ne può permettere l'acquisto e l'installazione direttamente nelle retine, così da poter sparare raggi inceneritori come Clark Kent e Giova secondo.

In fisioterapia, per convincere i pazienti testardi a ricominciare a camminare, non c'è nulla di più incentivante di un percorso di lunghezza arbitraria e senza uscite dove una barra laser ad alto potenziale avanza inesorabile alle spalle dell'impossibilitato.

In oncologia il laser è utile per la rimozione delle metastasi, ma la pratica è eseguibile solo previa scrupolosissima calibratura dei macchinari: una potenza troppo bassa, invece che vaporizzare le cellule impazzite, le fa abbronzare; una potenza troppo alta invece costa troppo in termini di energia e fa saltare il contatore.

Può capitare inoltre, in pazienti dall'intestino pigro, una fastidiosa patologia fisica nota come nodo del plesso emorroidario. Non è un nome che sta a indicare chissà quale oscura disfunzione o sindrome d'Egitto: il nodo del plesso emorroidario altro non è che un aggrovigliamento delle vene del retto. Questo seccante ingarbugliamento ha come unica soluzione un'esposizione prolungata del nodo a un fascio di laser a infrarossi ad alto potere calorifero. Dopotutto, è piuttostosto logico che solo il calore può "sciogliere" un nodo...

Uso NON corretto del laser.

Militare

L'uso del laser in campo militare è assolutamente segreto. Un giorno una giornalista di Paint your life riuscì ad attaccar bottone con un ingegnere della sezione bellica sperimentale dell'esercito Zapatista, ma ebbe una delusione:

- Giornalista: “Ci può fornire un'informazioncina piccola piccola sul vostro laser?”
- Ingegnere: “Mi spiace, è un segreto. Ma giuro che un giorno o l'altro me lo faccio rivelare, dal comandante!”

Elettronica

Sensori, valvole elettroniche, elettroni valvolonici, quei cosi dell'auto che fanno beep beep quando si fa retromarcia e ultimamente vanno di moda le candeline laser per le torte di compleanno: si posizionano a rovescio e, mentre gli invitati cantano il classico TAAAAANTI AUGURI, FIGLIO DI PUTTANA!!!, finiscono di cuocere la torta.

Industria meccanica

In questo campo il laser è inutile per via della sua capacità di taglio e fusione in contemporanea: l'avanguardia del raggio taglia il materiale, la retroguardia lo rifonde immediatamente. È come un idiota che passa lo straccio e, invece che pulire indietreggiando, fa l'opposto.

Comunicazioni

Poco impiegato: anche solo modellare un raggio laser a forma di AUGURI CHICCA +18!!! da sparare in cielo richiederebbe tempo e danaro fuori da qualsiasi portata. Vengono solo impiegati per monosillabi quali SOS, OUCH! e LOL.

Altro

"Altro"? Che diavolo di ambito è?

Curiosità

  • Il laser va usato con cautela. Mai puntarlo agli occhi se non per gioco.
  • Un fascio di luce monocromatica, unidirezionale e coerente è definito laser.
  • Un fascio di microonde con le stesse caratteristiche del fascio laser è definito maser.
    La Pimpa mentre insegue il suo stesso corpo più velocemente che può sperando che la forza di moto possa staccargli in parte la sua malattia venerea per poi ricoprirne Armando come scherzetto per la sua chiave con il puntatore laser!
  • Un fascio che vorrebbe raccogliere il meglio di laser e maser ma che in realtà non è né carne né pesce è definito poser.

Luci correlate

Note

  1. ^ Da qui l'espressione far brillare la bomba.