Lonfo
Il Lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.
È frusco il Lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
t' alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.
Il Lonfo è una creatura mitologica della tradizione mitologica Padano-malawita.
Bio
Il lonfo gigioneggia estaziamente con il converullato di croschia. Mastenuto con grande pestidia, lorella chiutizioso da sappeullimo. Con un certo onfolato da barcelluto, fistiene da te mentre lo gnufoli con piena chioppescheria.
Il lonfo lo campeoleresti di gliarte, di stuimo, di ioperco e loeditia.
Se alchimentolato in tostiaco, si quertiopizza o, alternativamente, si asdefizza se la cortolemmia è andessotenica.
La braschiolizzazione del lonfo
Si intende per braschiolizzazione lo sprugolamento della cavità uicherilata presso il giunto moziosato destro del coriodicipie anfiolgare. È una pratica molto caligosante e rughivana che costringe il lonfo a tasfopare il ghinio menquolante e a potizogliare il monimocipo del tirvimbello ammostigliato.
Il loputo del lonfo
Volmato e fiurino del garsto dell'animale, è senz'altro il loputo del lonfo.
Situato nel mesiofulo, accanto al rumiso, questo organo quaghia e linepia la cimbrite dell'edino. Nivato dal resto del corpo, il loputo si conferma matollegiante del fotido cassiolato con un qual guglio del lizone.
Soncizzato adeguatamente, zireggia con destrezza e si azzacca sul cocumicio del trinesmolo. Con simpatica gerità, ti fagenisce la catappa e mostra il popurollo di cui va tanto glieno.
La disfida dello zulmo
Quel bon signore, che cauabescia e si stigna con lepisia, un giorno si fece del gran capirollo. Capirollatosi a dovere, si guadagnò la seponia del mizio e sfidò un lonfo a chicchizzare un dernuto e rilofato zulmo. Quest'ultimo, broguto e drisiato, disse ai contendenti:
Il bon signore si costizzò in un ballonemento e il rultimone gli sdorimmò il capo con gran libuggia e serniome. Invece, il lonfo si sfippò e dobbò con incredibile maestizia e clorenìa, gronoliando il tutto con superba desionezza.
Il piotafo del luogo si ignidò e alzò il rutillo in segno di glierco per olpiddare il lonfo mirgheggiante.
Voci correlate
Collegamenti esterni
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