Lucio Fontana

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Autoritratto in un mattino di sole
buco su tela, 46 x 38 cm, 1963, Guggenheim Museum, Pizzighettone
« Spazialismo: ultima frontiera »
(James T. Kirk su Lucio Fontana)
« Ma chi è quel mona che buca i quadri?!? »
(Germano Mosconi su Lucio Fontana)
« Il buco... con il quadro intorno! »
(Lucio Fontana su una sua opera)

Lucio Fontana, maggiormente noto come quel coglione che taglia le tele, è stato un pittore (?), scultore (?) e incisore (questo sì) italiano, e uno dei maggiori fancazzisti di tutta la Storia dell'Arte.

Biografia

Nacque a Predappio nel 1899, in un ambiente favorevole al suo sviluppo artistico. Il padre era infatti minatore, e la madre pornoattrice: era quindi inevitabile che Lucio iniziasse fin da bambino a interessarsi ai buchi.

Coltivò la sua passione per tutta l'infanzia: mentre gli altri ragazzi andavano al parco giochi, lui era contento solo quando andava in metropolitana; passava ore e ore a osservare lo scolapasta o a fissarsi l'ombelico. L'unico buco che non riuscì mai a esplorare a dovere fu quello femminile, e ciò gli procurò non poche frustrazioni, soprattutto dalla fine dell'adolescenza in poi.

A 15 anni venne espulso dal liceo allorché entrò in classe con una sega circolare B&D e fece in due il proprio banco, il proprio compagno di banco, il pavimento della classe e continuò a segare fino a trapassare il cervello del supplente di matematica che faceva lezione tre piani più sotto. Decise allora di darsi pienamente alla pittura e presentò domanda di ammissione all'Accademia delle Belle Arti con un foglio bianco tagliato in quattordici pezzi.

Inspiegabilmente respinto, riuscì a trovare lavoro in un caseificio svizzero dove si produceva l'Emmenthal: qui lavorò felice per venticinque anni fabbricando buchi in santa pace.

Morì nel 1968, cadendo in un pozzo: una fine gloriosa. I suoi quadri sono oggi esposti nei più importanti musei, come le toilette dell'autogrill di Val Pusteria sull'Autostrada del Brennero o il Palazzo delle Esposizioni di Vergate sul Membro. Hanno meno fortuna presso i privati, poiché, a differenza di quelli di altri artisti, i quadri di Fontana non vanno bene per nascondere le casseforti a muro.

Opere

  • Rappresentazione gnoselogica dello spazio fatta da uno che ne aveva poca voglia (1945)
  • Stimmati: un omaggio a Padre Pio (1947)
  • Guernica (1952)
  • Cento colpi di taglierino prima di andare a dormire (1966, in collaborazione con Melissa P.)
  • Autopsia di una tela innocente affetta da lupus (1971, in collaborazione con il Gregory House)

Costruitevi da soli il vostro quadro bucato!

Variazioni sul tema
temperino su tela, 46 x 38 cm, 1943, Parco Capello, Instambul

In collaborazione con le Edizioni del Bradipo e Giovanni Muciaccia, vi presentiamo in la preziosa guida per la realizzare facilmente e con poca spesa un Fontana tutto vostro, che vi farà passare per Grandi Intenditori dell'Arte e rimorchiare le pulzelle. Oppure no.

  1. Comprate una tela (prezzo: 14,50 euro da Castorama)
  2. Prendete un coltellaccio da cucina, o un coltellino svizzero, in alternativa va bene anche una lametta da barba (non vi preoccupate, qui gli emo non c'entrano)
  3. Posizionate la tela in verticale davanti a voi, in posizione leggermente inclinata
  4. Assumete un atteggiamento concentrato ed energico (non vi sforzate troppo, potrebbero prodursi effetti collaterali che rovinerebbero l'atmosfera!)
  5. Afferrate saldamente il coltello
  6. Date un taglio netto dall'alto verso il basso, come se al posto della tela ci fosse lo stronzo che vi ha rigato la macchina ieri mattina (questa parte dà una certa soddisfazione, bisogna ammetterlo!)
  7. Allontanatevi di qualche passo e ammirate l'opera con un'espressione estatica da grande artista
  8. Fatto! Avete realizzato il vostro capolavoro spazialista! Qual è la differenza fra voi e Lucio Fontana? Alla fine di questo giochetto, Lucio Fontana può rivendere il quadro bucato per millemila dollari. A voi nessuno vi ridarà i 14,50 euro iniziali.

Curiosità

  • Lucio Fontana è stato un fraterno amico dell'indimenticato portiere del Napoli Giuseppe Taglialatela
  • Nel 1989, tre vandali riuscirono a penetrare nel Metropolitan Art Museum di New York, imbrattando e deturpando decine di opere. Ma non toccarono i quadri di Fontana: dettero loro un'occhiata, e pensarono che qualcuno li aveva preceduti.
  • Si attribuisce a Fontana la frase idiomatica "Chi ama la figa metta una riga!".
  • Nella Russia sovietica, le tele bucano te.

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