Luigi Delneri
Luigi Delneri (al secolo Jacques Clouseau, ispettore di polizia) è stato l'ennesimo allenatore juventino dell'era post-Moggi, ingaggiato con l'obiettivo di far raggiungere alla Vecchia Signora dei traguardi importanti, che non siano la qualificazione ai preliminari di Europa League o i quarti di finale di Coppa Italia.
Attualmente tiene un corso di insegnamento di dizione per aspiranti fenomeni in interviste sulla tattica del giuoco delle ali del calcio.
Biografia
Studi e formazione
Dotato fin da giovane di una spiccata eloquenza e di un'invidiabile proprietà di linguaggio, apprende i segreti dell'arte oratoria dai migliori mentori in circolazione, quali Antonio Di Pietro, Emilio Fede e Aldo Biscardi. Quest'ultimo in particolare sarà determinante nella formazione filosofica e calcistica di Delneri, che grazie a Biscardi comincerà a muovere i primi passi nel mondo del pallone e dell'arte forense.
Gavetta da allenatore
Nonostante le esperienze positive a Verona, sulla panchina del Chievo, e a Bergamo, sponda Atalanta, Delneri sarà costretto a cambiare città poiché vittima di razzismo da parte dei leghisti per via del suo cognome.
Viene nominato così allenatore della Sampdoria. A Genova Gigi Delneri entra subito in sintonia con l'ambiente, soprattutto con la stella Antonio Cassano: Delneri è infatti tutt'ora l'unico in grado di comprendere il linguaggio di Cassano e di comunicare col barese senza dover ricorrere ai gesti o al dialetto pugliese.
L'approdo alla Juventus
Dopo la stagione positiva con la Samp, Delneri diviene il tecnico della Juventus. Dopo una campagna acquisti superlativa, coronata dai prestiti di Marco Motta e Davide Lanzafame, il neo-allenatore definirà la sua squadra una "Juve operaia". Non è chiaro se con tale affermazione Delneri si riferisse alla grinta mostrata dai suoi giocatori in campo o al fatto che molti di essi siano degli ex operai della FIAT che il presidente Andrea Agnelli ha fatto entrare in prima squadra.
I dieci comandamenti di Delneri
- Non avrai altro modulo all'infuori del 4-4-2.
- Non pronunciare la parola "Turnover" invano.
- Parla in modo incomprensibile per occultare le tue tattiche.
- I numeri 10 stanno meglio in panchina.
- Meglio un Quagliarella oggi che un Dzeko domani.
- Meglio un Pepe domani che un Diego oggi.
- I trequartisti sono buoni solo a far cassa.
- In Europa League gioca per pareggiare.
- Non uccidere. (Rivolto soprattutto a Felipe Melo).
- Non simulare. (Rivolto soprattutto a Krasic).
Curiosità
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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici? |
- Sarebbe in grado di far giocare Zidane esterno nel suo 4-4-2, come riserva di Martinez.
- Ha una vaga somiglianza con Woody Allen, ma è solo esterna.
- Quando dà istruzioni ai suoi giocatori questi annuiscono, ma in verità non hanno capito un cazzo di ciò che il loro mister ha appena detto.