MadWorld
MadWorld è un gioco dei ricciosi membri della SEGA, nonché primo realizzato da dei nascituri Platinum Games dopo il loro divorzio consenziente[citazione necessaria] dalla Capcom. Rispondendo a una chiamata dell'ormai ex-rivale Nintendo, i dirigenti SEGA ricevettero dal sommo re Nintendo la confessione di voler dimostrare al mondo che la il Wii non supportava solo giochetti per bambini ritardati come Mario Party; quindi ai prodi guerrieri di Shinji Mikami venne chiesto di creare qualcosa di più splatter possibile ma senza scadere nell'ennesimo plagio di God of War, e fu per questo motivo che Sin City venne scelto come modello di lancio.
Il successo fu istantaneo al punto che dal party aziendale conseguente alle vendite, Mikami prese l'idea per creare il progetto successivo basandosi sulle forme della sua segretaria e su ciò che avvenne quella notte con lei. O almeno, quello che l'alcool ha fatto vedere.
Trama
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza. |
Nonostante il gioco dovrebbe essere incentrato su un torneo di arti marziali in puro stile shonen giapponese, la trama pensa bene di parlare di tutt'altro, cominciando con un incipit degno dei film d'azione di serie C degli anni '80-'90 con protagonista Steven Seagal. Tutto ha inizio quando un'isola anonima riceve gioiosamente un attacchio bio-terroristico da ignoti, e mentre il giocatore sta ancora grattandosi la testa, ecco che entra in scena il protagonista, un ex-sbirro dal carattere della Cosa dei Fantastici Quattro e dalla particolare e tenera motosega nel braccio di nome Jack.
Non si sa bene con quali mezzi e in che lasso di tempo, ma apparentemente ora l'isola ospita un intero labirinto che funge da campo di battaglia per il torneo di arti marziali, e Jack è intenzionato ad arrivare primo anche per capire che cazzo è successo ai civili spariti per ora per esigenze di trama. Dopo aver trovato un agente cugino di Filottéte, il protagonista entra quindi in questo plagio di Battle Royale che offre alieni, collari esplosivi, accattivanti minigiochi su come triturare mutanti e pure simpatiche sezioni di mappa relative ai film horror di Romero. Lungo la strada, inoltre, Jack trova un dottore alle prime armi fresco di diploma CEPU e quindi incapace anche a prescrivere un'aspirina, quindi il protagonista si limita a buttarlo da una parte prendendo nota di tagliuzzarlo se insiste.
Infine, colpo dopo colpo, affettamento dopo affettamento, Jack giunge sulla cima dell'ultima torre, dove partono i colpi di scena a raffica: primo, si scopre che il suo agente è in realtà anche lui uno sbirro, secondo anche Jack sta lavorando per un'altra agenzia segreta e terzo, apparentemente gli organizzatori del torneo hanno scambiato questo videogioco per un nuovo Resident Evil in quanto volevano testare un virus capace di decimare le persone o trasformarle in zombie. Capendo al volo l'incombente pericolo di doversi ritrovare a fare le stesse cose come protagonista in migliaia di possibili sequel e spin-off multipiattaforma, il motosegato eroe esegue un taglio netto (letteralmente) e risolve il problema alla radice facendo saltare in aria tutto e scappandosene con il trofeo del torneo ancora caldo in mano.
Niente paura comunque, i signori dei Platinum Games sono stati così gentili da conservare lui e metà del cast per un titolo successivo, sfortunatamente non in bianco e nero.
Personaggi
- Jack Cayman
Il rude e audace protagonista, incrocio fra Marcus Fenix e Bruce Willis; perennemente incazzato nero ma dalla voce comunque calda e sensuale che tanto fa impazzire le poche donne nerd che utilizzano una console, Jack dovrebbe essere un agente sotto copertura inviato a investigare, scoprire cose e bla bla bla, ma tutti compreso lui sanno bene che finché si può cazzeggiare pestando a sangue a volontà se ne può approfittare.
Oltre alla sigaretta infinita seconda solo a quella di Jigen, la sua arma principale è la tenera motosega installata nel braccio destro. Una delle mosse migliori consiste nell'afferrare l'avversario per la testa e poi attivarla, eseguendo una morte per fellatio estrema.
- Howard "Buckshot" Holmes e Kreese Kreeley
Coppia di cronisti direttamente addestrati dalla Gialappa's, entrambi si professano ex-campioni provetti di tutte le varianti del torneo simil-Battle Royale, ma sempre da quel che dicono, entrambi le hanno sempre prese di santa ragione a ogni boss incontrato. Il loro intento comunque è utilizzare humor nero a più non posso per allietare la vista del giocatore da tutto il sangue versato, riuscendo efficacemente nell'intento.
- Leo Fallmont
Il dottore semi-laureato spaccapalle; anche lui dovrebbe avere un qualche tipo di collegamento con le sfere alte del torneo, ma la cosa più importante che gli riesce è farsi tagliare in due da Jack dopo aver sprizzatamente detto di voler diventare il nuovo Wesker. Cosa peggiore, non aveva finito di pagare le rate del corso CEPU.
- Rank 13: Little Eddie
Uno scarto della famiglia di Majin Bu che in quanto primo boss in assoluto è anche il più prevedibile e facilotto. Da notare comunque la classe e le abilità rigenerative, visto che potenzialmente Jack può eseguire innumerevoli tagli belli profondi sulla sua faccia lasciandola miracolosamente integra.
- Rank 12: Jude the Dude
Cowboy smilzo scartato da I segreti di Brokeback Mountain a causa della scarsità di peso, ha deciso di partecipare al torneo giusto per provare dei pattini a razzo di marca Acme con cui sfrecciare verso i suoi muscolosi e virili avversari. Per rispondere, Jack gli frega le pistole e lo fracassa di colpi, trasformandolo così nel tristo mietitore della situazione.
- Rank 11: Frederick von Twirlenkiller
Tedescone nazista dal livello di figaggine estremamente elevato, utilizza tranquillamente un paio di turbine per creare tornadi a caso; purtroppo per Jack sono un semplice venticello, quindi il protagonista procede all'amputazione selvaggia dei due arti per concludere con una triturazione finale del crucco mediante una delle sue stesse trivelle.
Voto per la creatività: 10/10
- Rank 10: RinRin
Cinesina discendente dallo stesso ramo di Chun-Li e Kitana, utilizza come pericolosissime armi dei ventagli che lei crede siano appuntiti. Per non deludere le sue aspettative, Jack si limita a tirarla addosso a un televisore al plasma gigante messo opportunamente, rischiando di far incontrare nuovamente RinRin con Kreese dopo il loro primo romantico incontro da cui lui ne era uscito con metà dentatura, un rene in meno e la milza collegata alla vescica.
- Rank 9: Shogun
Cosa c'è di più figo della motosega retrattile di Jack? Un bastone con doppia lama a motosega, che domande! Nonostante non si addica molto ad un samurai, la battaglia risultante è uno spettacolo diretto da Akira Kurosawa in persona con tanto di cliché tipici, come il combattere sul tetto di un edificio per nessuna ragione; il protagonista comunque non perde troppo tempo e conclude il match creando con Shogun e un palo di legno uno spiedino gigante di carne umana.
- Rank 8: Yokozuna
Direttamente da Asura's Wrath, un bel lottatore di sumo mascherato nonché praticamente immortale; infatti, nonostante lo si infilzi su spunzoni come Shogun, lo si elettrifichi come RinRin o lo si costringa a vedere ininterrottamente tutti i cinepanettoni usciti, Yokozuna torna sempre in piedi bello vispo e scattante. Per concludere la cosa, Jack con nonchalance lo prende di peso e lo butta in un vulcano attivo; per non fare brutta figura, l'avversario è rimasto lì a godersi un bagno termale nella lava.
- Rank 7: The Shamans
Una bella confezione di lupi mannari in esclusiva offerta "prendi 8, paghi 1", con tanto di esercizio da circo consistente nel fare la ruota. Letteralmente. Per soprassedere in fretta, Jack scuoia vivo il loro capo e lascia i resti in pasto agli altri battendosela nel frattempo.
- Rank 6: Frank
Un bel mostro di Frankenstein che non manca mai in casi come questi: a differenza delle sue controparti già presenti in tonnellate di serie di videogiochi, Frank ha l'asso nella manica di predersi ogni tanto una buona voglia di stoppare il combattimento e di sedersi in poltrona a guardare la televisione per ricaricare le batterie.
Purtroppo Jack approfitta di uno di questi momenti di relax per infilare uno spinotto ad alta tensione tra le gambe del mostro: che burlone.
- Rank 5: Elise
Vampira sexy riciclata da un Castlevania a caso, le sue armi principali sono le sue "luci abbaglianti frontali" e il fatto che possa camuffarsi malamente come statua. Per tutta risposta, Jack le mostra del sano maschilismo e la sconfigge a suon di sculacciate fino a farla volare via, sotto le urla di gioia degli spettatori.
- Rank 4: Kojack
Presunto clone di Jack, di fatto questa specie di afro/americano/jamaicano/alieno dalla parlata improponibile si diletta solo a fare gare illegali con una bella moto truccata da Vin Diesel in persona. Tuttavia ciò non è un ostacolo per Jack, che con la sua solita nonchalance sforacchia le gomme dell'avversario e lo trancia senza scomporsi.
- Rank 3: The Masters
Un duo di jedi che utilizza i mistici poteri della Forza del magnetismo per scaraventare addosso agli avversari cartelloni, lamiere e camion a caso; essendo inoltre in due potrebbero essere ancora più pericolosi, ma prontamente Jack infila la motosega nella schiena di uno e usandola come joystick fa schiantare l'altro tra l'ilarità generale.
- Rank 2: Martin
Uno degli alieni di Signs finito per caso in un robottone gigantesco; tuttavia Jack lo considera così inferiore da non sprecare neanche la sua motosega e limitandosi a bucherellarlo con un bazooka fino a fargli cadere in testa un avviso pubblicitario.
- Rank 1: Black Baron
Un pappone di colore rappettaro e completamente fumato, è anche il personaggio con più culo e sfiga allo stesso tempo: il suo primo compito infatti sarebbe quello di illustrare dei minigiochi utili solo a passare il tempo, finendo tuttavia ogni volta ucciso dalla sua assistente Mathilda, giovane e provocante fanciulla armata di una fallica mazza chiodata.
Nonostante tutto però il Barone riesce sempre a risorgere in qualche modo, fino ad arrivare come boss finale con tanto di attacchi distruggi-pianeta e musica con cori, anche se alla fine è stato spiaccicato su un bersaglio gigante da Jack con la mazza di Mathilda. Niente paura però, è sopravvissuto anche a questo. Forse.
Un fatto interessante è che il Barone, viste le parole di come la Gialappa's di questo gioco commentano, non è né un barone né tanto meno nero. I sospetti ricadrebbero su una sindrome inversa di Michael Jackson, ma altri ancora puntano su un cattivo fallito di James Bond. Fino ad allora nessuno saprà la verità, anche se la cosa non sembra importare molto.
Curiosità
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- Per l'occasione, la trama è stata scritta da un redivivo Yasumi Matsuno, guarito miracolosamente dopo aver contratto il letale vairus che gli ha permesso di andarsene dal progetto di Final Fantasy XII, rovinandolo totalmente.
- Nel tempo libero, Jack lavora come taglialegna canadese assieme a un suo amico di bevute: Wolverine.
- Il perché del bianco e nero del gioco dovrebbe in teoria essere un riferimento a un altro gioco SEGA vecchio di secoli, ma di fatto si tratta di pigrizia dei programmatori nell'usare i colori.
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