Cimitero:Aiuto:Manuale/Manuale di umorismo
Se sei giunto su questa pagina significa che scrivi da schifo e gli unici che leggerebbero le tue righe sono tua madre e un analfabeta.
Impara l'arte e ci farai i soldi
Far ridere è un'arte, quindi come tutte le forme d'arte è considerata una perdita di tempo. Qui su Nonciclopedia invece ti è data la possibilità di esprimere tutta la tua deficienza: non rischiare di sprecare quest'occasione facendoti bannare o compatire dagli altri utenti e lettori.
Il concetto di umorismo è molto soggettivo, lo sa anche mia nonna che ride a gengive scoperte ogni volta che le cade la dentiera nel bicchiere. Io vomito, ma lei ride... machettelodicoaffare? Se vuoi approfondire vai qui: Cosa diverte? e posta la tua.
La risata è stata concessa a tutti gli animali dotati di intelligenza: alle iene, ai bambini, alle donne. Avete mai visto Mastella ridere? Ecco...
Capire una battuta sottile infatti presuppone un numero di neuroni superiore a 10, sinaptizzati tra loro, dislocati in un corpo vivente, possibilmente sprovvisto di airbag anteriori e capelli gialli. È noto infatti che il gene biondo è cancerogeno per le cellule nervose.
Passo 1: procurati un cervello
Pensare una battuta è tre volte più difficile che capirla: per farlo hai bisogno di un cervello funzionante, carico e pronto a sparare cazzate, di una coscienza sporca e di un pirla che capisca l'umorismo. Nonciclopedia è il luogo perfetto per trovare lettori accorti, per il cervello invece dovrai arrangiarti... prova a guardare tra le pagine di discussione Emo, spesso alcuni rosikoni smarriscono il proprio prima di commentare.
Se proprio proprio non ne trovi uno in tempo utile sarò lieto di cederti il mio, tanto a me non serve... e comunque non l'avevo mai usato; anzi siccome è nuovo te lo regalo alla modica cifra di 2000€ del Monopoli.
Passo 2: trova un argomento
Ti serve un argomento che tu conosca bene, come la vagina della mamma di Berlusconi per esempio. Poi trova una definizione divertente e alcune battute su cui far ruotare l'articolo, il resto verrà da sé. L'ideale è cominciare con piccole modifiche, gli articoli interi li puoi fare più avanti, quando sarai sniff... ehm ispirato.
Passo 3: think different
Esercitati sempre a scrivere e pensare fuori dal coro. Per far scattare una risata spontanea devi sorprendere chi ti ascolta/legge, puoi trattare di argomenti di tutti i giorni in modo scabroso e dissacrante, oppure argomenti scomodi ai potenti, vicini alla gente, politically scorrect e da censura nelle fasce protette. Parla di ciò di cui nessuno ha mai osato fare, comincia in un modo e termina con l'esatto opposto. Hai mai notato di quante cose stupide e inutili ci circondiamo? Hai mai notato le contraddizioni del nostro vivere e della nostra società? Ti sei mai chiesto perché mia sorella non te la vuole dare?
Non dare punti di riferimento, salta da una parte all'altra del discorso, fai girare la testa a chi ti segue, pulisciti i piedi prima di entrare e non concedere a te stesso di essere scontato: sorprendili e sorprenditi!
Passo 4: rispetta i tempi comici
Sii breve e fulminante, proprio come la diarrea: i discorsi troppo lunghi non sono mai piaciuti, alla maggior parte delle persone non piace leggere molto. Ad alcuni piace scrivere troppo invece. Ricordati le conclusioni: devono essere le parti più divertenti, è un modo di premiare il lettore che ti ha sopportato fino alla fine.
Passo 5: ridi anche tu
Rileggi quello che hai scritto, anche a distanza di giorni. Deve far ridere anche te.
Già che ci sono ti rivelo un piccolo segreto del mestiere; esistono due modi per portarsi a letto una donna: farla ridere e non farla ridere troppo. Detto questo ti assicuro che da quando scrivo su Nonciclopedia mi sono già ripassato due marmottine niente male.
Puntini sulle "u"
Ricorda le sostanziali differenze tra i tipi di umorismo. E non ci importa quali sono i più divertenti, dipende tutto dal pubblico ai quali sono destinati. Chi va su una pagina come "truzzo", ad esempio, troverà divertente lo sfottò, mentre chi visiterà quelle inerenti alla politica prediligerà la satira. O ancora c'è chi ama il nonsense, e così via.
- Non confondere. Sfottò e satira sono due cose ben differenti fra loro. Infatti lo sfottò è semplice come lo vedi, non richiede un pubblico particolarmente esigente e soprattutto rende simpatico il bersaglio prescelto. La satira, invece, è fine, arguta, le persone a cui è indirizzata devono possedere una certa padronanza dell'argomento per poter capire le battute, che non sono banali tormentoni e non sono fini a sé stesse.
- Attento all'umorismo sessuale, è pericoloso ed è difficile da controllare. L'equilibrio tra una battuta divertente e una gratuitamente volgare è precario. Gioca su tabù, doppisensi, ambiguità, argomenti intimi e va' a scovare gli scheletri negli armadi di ognuno di noi. Perversioni, tradimenti, usi e costumi. Tutta la società è in imbarazzo di fronte a certi argomenti, sviscerali con acutezza e faccia tosta, mettendo a nudo ciò che di più beffardo riconosciamo in questa società perbenista solo a parole.
Consigli spassionati
- L'autoironia è sintomo di buona salute, lo sostiene un medico su dieci. Imparare a non prendersi troppo sul serio e autobersagliarsi rende gli altri più propensi a ricevere frecciatine da parte tua.
- Sostituisci le parole con link interni stupidi o ambigui, ma senza esagerare e senza usare sempre i soliti cinque link.
- Non essere volgare gratuitamente. Alcune parole forti stanno bene solo in alcuni contesti, sforzati di capire quali. Non pronunciare MAI le parole "Lapalissiano" ed "Idiopatica", non sta bene in pubblico e poi mia mamma non vuole.
- Non scrivere sotto l'influenza di alcol e droga. Lo so che i più grandi artisti l'hanno sempre fatto, tuttavia adesso ci tocca studiarli sui libri di scuola. E io non voglio rischiare di studiare tra qualche anno anche le tue puttanate da fattone.
- Un'ultima cosa: se sei arrivato a leggere fin qui molto probabilmente non hai bisogno di tutto questo. Anzi tu non hai bisogno nemmeno di Nonciclopedia e dei suoi fottuti consigli... ecco eiochesonoquaaffare?! Mi hai fatto perdere un sacco di tempo per niente: Vaffanculo! :(
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