Marcelo Zalayeta
Marcelo Zalayeta, detto Il panteron e soprattutto "Walleron"(per la sua estrema lentezza) dai tifosi del Napoli e Il saltator da tutti gli altri, è un famoso giocatore del Bologna. Presenta ottime doti nel simulare falli inesistenti e fare il tuffatore libero.
La vita
Zalayeta nasce in Tibet diciasedici anni fa. Viene adottato dai monaci del luogo che gli insegnano le loro abilità zen. Il piccolo Marcelo imparerà qui la sua arte principale, la Simulazione di fallo. Grazie ai poteri dei monaci tibetani riesce a saltare più alto possibile senza esser toccato da niente. Inizia poi a drogarsi e per questo sarà cacciato dai monaci. Rifugiatosi in Italia, comincerà una carriera da attore, girando il famoso Marcellino Coca e Vino. Il film avrà un grande successo fra i giovani, che apprezzano Zalayeta per la sua marcia in più.
Il Calcio
Marcelo decide però di abbandonare la carriera da attore, ma sa già come sfruttare le sue abilità recitative e i suoi salti astronomici ed entra quindi nel mondo del calcio. Viene subito messo sotto contratto dalla Juventus dove Don Moggi vede in lui un futuro Lupin. Marcelo non gioca quasi mai, perché pensa che le righe bianconere siano quelle dell'Udinese e non della Juventus. Il problema risolve quando passa nella stagione 2007/08 al Napoli.
Nella famosa città del Congo Zalayeta sarà completamente a suo agio e può applicare a pieno la sua simulazione di fallo. Il culmine avviene quando riesce a truffare la Juventus con un salto di 3 metri sopra il cielo di Buffon, approffittando del fatto che Gigi era distratto perché scommetteva sulla partita. Grazie al suo contributo e a quello di Pino la Lavatrice il Napoli vince la Ladrons League strappando il titolo ai Rubentini, per questo motivo i cari amici Rubentini accuseranno per la perdita del trofeo fino alla partita del ritorno, quando la Juve vincera con un goal di Iaquinta trovato grazie all'apporto del Lato oscuro della Forza.
Ultimamente pare che il suo campionato sia finito, a causa di un infortunio ai legamenti crociati della scarpa destra durante i suoi tipici allenamenti al tuffo con l'asta. Attualmente arranca alla meno peggio con gli altri azzurri, non riuscendo ad inquadrare mai la porta, continuando però beatamente a tuffarsi, manco fosse Tania Cagnotto alle Olimpiadi di Pechino.