Super Mario
Super Mario, pseudonimo di Mario Mario — Brooklyn (NI), 1981 — è un idraulico, muratore, medico, pilota estremo, sportivo, politico, imprenditore, giornalaio e, nel tempo libero, eroe contemporaneo.
È il protagonista, assieme al fratello gemello minore Luigi, di una serie di videogiochi aventi l'obiettivo di trasformare l'umanità in uno stuolo di idraulici panciuti e di principesse costipate, e nel frattempo di guadagnarci, perché no, qualche spicciolo.
Cenni storici
Preistoria: scimmioni, barili e muratori
Nel 1981 Mario si trovava in quel di Brooklyn assieme al fratello Luigi. In quel tempo Mario lavorava come carpentiere e si faceva chiamare Jumpman (uomo-salto), essendo già occupati altri nomignoli più fighi come Spiderman, Superman o Superpippo; inoltre nei siti web di poker online e nelle chat erotiche si faceva chiamare Mr. Videogame, Insomma, tutto sommato il nome Mario Mario non è poi così male.
Sta di fatto che il nostro rude muratore italiano era riuscito a procacciarsi da vivere nell'avvenente Pauline, sulla quale non sono pervenute informazioni più precise in quanto la Nintendo, in seguito all'avvento della più costipata Peach, decise di imporre sulla prima fiamma di Mario una damnatio memoriae: ciò per evitare che il nostro eroe baffuto fosse accusato di bigamia, nonché per fare in modo che i bambini non fossero traviati dalla vista delle enormi grazie dell'emancipata Pauline.
Comunque la donna fu subito sottratta a Mario da un enorme gorillone, brutto, cattivo, incazzato e, cosa ben più pericolosa, arrapato. Stiamo parlando di Donkey Kong.
L'allupato gibbone non si limitò ad usufruire dei servigi da Pauline, ma si prodigò a tirare una tonnellata di barili di petrolio (da lui sottratti nei floridi giorni del 1973) in direzione di Mario, il quale fu tuttavia in grado di sconfiggere l'armadio. Ma Pauline dichiarò di voler restare con lo scimmione, del quale ora già portava un figlio in grembo. La donna fu quindi cacciata con malumore dal futuro idraulico, e fu abbandonata in una landa deserta. Qui concepì Leonida.
E fu così che Mario poté sfogarsi: diventò idraulico e sturò le tubature dei più importanti cessi di Brooklin assieme al fratellino Luigi, avendo l'occasione di sterminare ogni sorta di tartarughe. Ciò piacque tanto a mamma Nintendo che ne fece un gioco: Mario Bros., e Mario poté consolarsi con un assegno plurimilionario. In realtà Luigi aveva proposto il nome Luigi Bros., prima di scatenare un'ondata di ridarella nell'intera Kyoto.
Età antica: principesse, tartarughe ninja e funghi allucinogeni
Erano trascorsi ormai quattro anni dall'ultima volta che Mario aveva provato le delizie della compagnia femminile, e ne soffriva. (Luigi, per qualche motivo, no). Fu quindi l'astinenza il motivo principale per cui, nel 1985, l'idraulico italico ebbe l'ardore di affrontare trentadue lande stracolme di ogni sorta di creatura pericolosa per salvare l'unica umana di un reame abitato esclusivamente da funghi parlanti: la principessa Peach, tenuta in ostaggio da una sorta di lucertolone gusciuto sputafuoco, tal Bowser. E fu così che, con l'aiuto di sostanze stupefacenti che ne aiutavano la resistenza fisica e di altre sostanze che lo facevano sentire temporaneamente invincibile, nonché radioattivo, un idraulico basso, rude e peloso si guadagnò il ringraziamento dell'avvenente principessa, la quale pur non essendo fisicamente pari a Pauline possedeva un bel mucchio di quattrini.
Il tutto avvenne solo con lo sterminio di migliaia di esemplari delle suddette creature, grazie al quale Mario fu considerato un eroe.
Ah, c'era anche Luigi. Lo dico nel caso in cui ve lo foste dimenticato. Accade spesso, eh.
Tutto ciò fu trasformato in un videogioco, Super Mario Bros., da Nintendo, e nel giro di qualche petosecondo il buon Shigeru Miyamoto divenne più ricco di quanto fosse possibile sperare per un giapponese mingherlino e zuzzurellone. Fiutando l'odore dei soldi, fu anzi creato un seguito (Super Mario Bros. 2) che altro non era che il riciclaggio di un gioco nipponico dal nome impronunciabile che prima di quel momento aveva venduto una dozzina di copie (i parenti più stretti di Miyamoto), ma che grazie al nome dello stagnino baffuto vendette come acqua effervescente minerale nel Sahara. Qui lo dico e qui lo nego: la prossima volta che nasco, voglio nascere giapponese. Nel suddetto gioco era possibile giocare anche nei panni della principessa oppure di un fungo antropomorfo detto Toad, oltre che come Mario e Luigi; ma, chissà per quale motivo, tutti volevano entrare solo nei panni di Peach.
Tarda antichità: alieni, costumini e figli rompiballe
Nel 1989 nacque il Gameboy, al quale ogni bambino poteva giocare, alla condizione di porre lo schermo sotto una lampada abbronzante. Accadde che Peach decise di non rinnovare il contratto, in quanto riteneva lesivo della propria immagine comparire in uno schermo composto da meno pixel di quante non fossero le sue dita, peraltro in bianco e nero. Peach pretese un ritocco dell'ingaggio, ma fu licenziata e al suo posto, nell'annuale sessione di calciomercato, Nintendo prelevò dal suo vivaio la principessa Daisy, la quale accettò solo a una condizione: avrebbe partecipato a ogni stupido futuro spin-off della serie. La compagnia videoludica accettò di buon grado, commentando ironicamente:
Fu così che Mario, in Super Mario Land, compì ancora una volta il suo sporco lavoro e, catapultato in un mondo in cui Egitto e Cina si trovavano a pochi chilometri di distanza, sottrasse la giovane karateka dalle grinfie di un piccolo alieno basso, ambizioso e con manie di dominio del mondo, tanto che aveva soggiogato l'intera popolazione del regno con mezzi mediatici pur di farsi eleggere al trono del reame sbaragliando gli avversari politici. Nel caso ve lo stiate chiedendo, questa frase non contiene alcun riferimento a cose e persone. (Non questa frase, almeno).
Ma Mario non ebbe neanche il tempo di disfare le valigie che dovette tornare nel regno dei Funghi, poiché Peach (toh, che sorpresa) era stata rapita da Bowser. Stavolta, però, il lucertolone impotente era aiutato da sette figli comparsi misteriosamente dopo la convivenza forzata tra il Koopa e la principessa. Mario, dal canto suo, ricevette in dono una serie di costumi tanto ridicoli e assurdi che, sì, Mario salvò ancora il mondo, ma dovette poi difendersi da svariate accuse di omosessualità. Tutto ciò costituì Super Mario Bros. 3. Incredibile, vero?
Medioevo: dinosauri, ciccioni e pedofili
Concessosi una vacanza con Peach, in Super Mario World la principessa fu rapita, tanto per cambiare, da Bowser. Con l'aiuto dei sette figli. No, non sto facendo un riassunto del precedente capitolo. Accadde che i due idraulici dovettero recuperare ancora una volta la biondina figlia di Toad dal drago: ma stavolta Peach riuscì nell'impresa di farsi rapire in trasferta, nella Terra dei Dinosauri, popolata (indovina un po') da dinosauri, e i due poterono contare sull'aiuto di Yoshi, che è (guarda un po') un dinosauro. Per la verità esistono migliaia di yoshi, ma solo uno di questi si chiama Yoshi, ed è proprio quello di Mario. Contando sulla sua lunga, viscida e molliccia lingua estensibile i due stagnini italoamericani stavolta recuperarono Peach comodamente sdraiati sul dorso del dinosauro bonsai, sorseggiando una birretta e concedendosi qualche mano di canasta.
Dopo tre salvataggi di fila, ci si aspetterebbe che Mario possa riposarsi e magari riuscire finalmente a rendere felice la principessa. Ma, tornato al suo castello (e veniamo così a sapere che Mario ha un castello), si scopre che l'edificio è stato occupato da una sorta di bozza di Mario: più grasso, più baffuto, più peloso, più brutto, egli è Wario. Mario dovrà recuperare sei monete per convincere il mendicante ciccione a sloggiare. Riuscendoci. Tutto ciò in Super Mario Land 2.
E finalmente, dopo aver raccattato nell'arco di tre anni tre personaggi da stipendiare e sfamare (Yoshi in primis) Mario può finalmente riposarsi con Peach e lasciare il lavoro al dinosauro, che è costretto assieme ai propri scherani a raccattare una versione in miniatura di Luigi dalle mani del supremo leccapiedi di Bowser: Kamek, che per qualche strano motivo desidera ad ogni costo avere per sé il pargolo frignante. Kamek era inoltre reduce da una gloriosa carriera musicale ora in discesa e desiderava a tutti i costi un compagno di giochi.
Età moderna: non aprite quella torta!
Nel 1996 si scoprì che era possibile osservare le qualità di Peach e compagne in tre dimensioni. Fu quindi d'obbligo, per Peach, farsi rapire dopo ben sei anni di attività da casalinga disperata. In Super Mario 64, la principessa riuscì nell'impresa di farsi rapire in casa propria, casualmente tre nanosecondi prima che Mario vi giungesse per poter gustare una torta (Mario sperava che la torta fosse una raffinata allegoria). Dopo aver avuto l'occasione di cazzeggiare amabilmente nel maniero della donna, non senza aver frugato nella sua biancheria intima, Mario dovette recuperare un numero esorbitante di stelline prima di liberare l'amata: tali astri erano sparsi dentro i dipinti del castello. Sì, dentro i dipinti. In tale avventura Mario scoprì inoltre di avere la voce:
ma, osservando il risultato, avrebbe preferito restare muto. Terminata l'avventura, Mario fu nuovamente respinto da Peach: l'idraulico deluso commentò:
L'età medievale fu l'era degli spin-off della serie: tra festini, corse clandestine e bische d'ogni tipo, Mario fece soldi giocando. Voglio correggere la mia affermazione precedente: la prossima volta che nasco, voglio nascere idraulico. Trascorsero altri sei anni prima che Peach ricordò di essere una damigella in pericolo e, svestiti i panni della pucciosa tennista/pilota/festaiola, si fece rapire dall'innominabile Bowser. Ma ebbe la cura di farsi rapire in una sorta di isola caraibica, in modo che Mario potesse sollazzarsi tra una missione e l'altra. In Super Mario Sunshine, tuttavia, comparve il personaggio forse più rompiballe mai esistito: il buon Bowser Jr., anch'egli concepito misteriosamente proprio dopo l'ultimo rapimento della principessa.
Età contemporanea: conquista della galassia
L'avvento del Nintendo DS e del Wii, e con essi l'odore di tutti quei soldini rimasti nelle tasche dei consumatori durante l'era del Gamecube, fece sì che, in un ritorno alle vecchie tradizioni, Peach riuscisse a farsi rapire quattro volte in quattro anni. Fu inanzitutto Bowser Jr. che, cresciuto, tentò di mettere in pratica ciò che considerava un incesto: rapire Peach. Ripercorrendo le orme del padre, ormai vecchio e pieno di reumatismi, il piccolo scopiazzò Super Mario Bros. e ne fece ben quattro giuochi: New Super Mario Bros., New Super Mario Bros. Wii, New Super Mario Bros. 2 e New Super Mario Bros. U. Nel secondo gioco, per la prima volta in ventiquattro anni Mario e Luigi si resero conto che nessuno li obbligava ad andare uno alla volta, e per enfatizzare il messaggio portarono con sé anche due funghetti privi di identità. Se ne scordarono nel terzo gioco tuttavia, accecati dalla cupidigia dovuta ad una recente inflazione monetaria che aveva coinvolto il Regno dei Funghi, per poi ricordarsene nel quarto. Nel mezzo di tutto questo saltarono fuori dopo anni i Bowserotti, che nel frattempo in seguito ad un test del DNA avevano scoperto che Bowser non era loro padre, ritrovandosi a dover cambiare nome in Gli Scagnozzi di Bowser.
Dal canto suo Bowser, entrato in competizione con il figlio, decise di fare il figo conquistando l'universo. E poiché dietro a un grande uomo c'è sempre una gran donna, dietro a Bowser c'era Peach (o forse era il contrario?). Contento di poter finalmente infrangere le leggi dell'astrofisica, della relatività e della quantistica tutte assieme, per ben due volte Mario partì a zonzo nelle galassie in Super Mario Galaxy e Super Mario Galaxy 2, incontrando pianeti a forma di ogni oggetto esistente sulla Terra. Non contento, pretese anche di avere con sé un'orchestra e di incontrare Dio, scoprendo con sgomento che non solo Egli è una donna (Rosalinda), ma anche che ha un ciuffo asimmetrico che le copre un occhio. Sì: Dio è emo.
Non tanto tempo dopo, Mario, Luigi, Peach ed un Toad blu, trovarono per caso un tubo trasparente nel bel mezzo del cortile del castello, rovinato come se fosse lì da quasi trent'anni e da cui sbucò una Pianta Piranha piccola fata che puntualmente si fece rapire dall'obeso Koopa. Egli la portò nel suo regno dove poi rapì anche altre fate, seguito dai due idraulici, dal fungo bipede e dalla stranamente non rapita Peach. Inutile dire che, nonostante Bowser si fece il culo guscio in quattro (letteralmente) per vincere, fu abbattuto e rinchiuso in detenzione a termine indeterminato nello stesso barattolo gigante dove aveva rinchiuso le fate per ripicca da parte di Peach per il non essere stata rapita.
Qualche tempo dopo Bowser decise di puntare dritto al sodo e annunciò in pompa magna che lui e Peach si sarebbero sposati una volta per tutte. Così, dopo averla rapita per l'ennesima volta e aver mandato Mario via dai coglioni, lui e un manipolo di conigli che vivono sul lato oscuro della luna[citazione necessaria] girarono in lungo e in largo per il mondo per rubare ottenere senza alcun problema l'abito per lei, la torta, lo spumante, gli anelli e tutto il resto, facendo volantinaggio selvaggio del lieto evento su ogni angolo del pianeta. Quello che non sapeva era che quando aveva sistemato Mario questo era caduto nel paese dei cappelli viventi, entrando in simbiosi con uno degli abitanti del paese ottenendo così l'abilità di possedere cose, persone e animali come fosse il Diavolo in persona. Il resto degli eventi è presentato in Super Mario Odyssey.
Spin-off
N.B.: il termine "spin-off" non ha nulla a che vedere con la droga. Anche se a vedere Mario Kart non si direbbe.
- Mario Kart: una serie di corse clandestine capaci di infrangere ogni legge della fisica e del codice della strada. Ai partecipanti è permesso, anzi consigliato, l'ausilio di ogni tipo di strumento atto a far sbalzare o uccidere l'avversario: gusci, banane, bombe, razzi, fulmini e terremoti non sono sintomi dell'Apocalisse, ma solo un segno della presenza di una corsa di kart. Tali autoveicoli si suppongono essere decisamente leggeri, dato che il solo peso del pilota può determinare la sua appartenenza alla categoria dei rudi grassoni, capaci di far finire l'avversario a trenta metri semplicemente sfiorandolo, o dei nani eterei, che spariscono assieme al kart al primo soffio di vento.
- Mario Party: festini privati in occasione dei molti compleanni di Mario, che però non invecchia mai. Altro che i soliti, tediosi party dei politici, con escort, coca e trans: qui ci si ammazza su dei tabelloni giganti a suon di minigiochi, il tutto su un'area grande all'incirca quanto una nazione di medie dimensioni. Non c'è che dire, avere una principessa come concubina ha i suoi vantaggi.
- Paper Mario: l'unico modo che Mario ha per diventare magro è appiattirsi fino a ridursi in un foglio di carta. È una serie di giochi di ruolo, nei quali è condensata tutta la trama che viene evitata nei platform. Nelle sue avventure, il nostro eroe cartaceo si porterà appresso un numero innumerevole di alleati e discepoli ai quali racconterà parabole e insegnerà i fondamenti della sua religione.
- Mario & Luigi: altri giochi di ruolo in cui dovrebbe essere dato un po' di risalto a quel poveraccio di Luigi, senonché lo stesso Luigi viene messo in ridicolo alla prima occasione da qualsiasi personaggio ivi presente. Il duo di pizzaioli sarà capace di viaggiare nel tempo o persino di esplorare le interiora di Bowser, il tutto senza alcun accenno di nausea.
- Dr. Mario: chi l'ha detto che occorrono anni di studi, di preparazioni e di raccomandazioni per diventare medico? Al nostro eroe basta un diploma del CEPU e il sostegno morale dell'infermiera Peach per diventare nel giro di due minuti un medico-chimico impegnato a bastonare dei virus colorati. Nulla a che vedere con il Tetris, ovviamente.
Personaggi
Personaggi ricorrenti
- Mario: carpentiere, idraulico, medico, imprenditore e spacciatore sono solo alcuni dei lavori che il baffuto ometto di Brooklin finge di eseguire tra una corsa clandestina e un festino privato. Andrebbe in capo all'universo per una donna che viene costantemente rapita e che alla fine lo ringrazia sempre con un unico bacio sul suo grosso, turgido ed enorme naso. Per consolarsi, si fa di funghi.
- Luigi: fratello gemello minore di Mario, si distingue dal più celebre parente per l'abbigliamento verde e la vocetta metallica. È solito infilarsi nella valigia di Mario pur di partecipare alle avventure dello stagnino, salvo poi uscirne due minuti dopo per claustrofobia. Pur essendo capace di spiccare salti che sfidano (come di consueto) le leggi della fisica classica e non, sembra che le piante delle sue scarpe siano perennemente cosparse di sapone e perciò è capacissimo di scivolare sull'erba. Ha un alter ego malvagio, Weegee, che adora terrorizzare l'idraulico in verde apparendogli in sogno.
- Peach: unica umana in un regno di funghetti parlanti, è lecito chiedersi come sia stata concepita. Sarebbe capace di farsi rapire anche da Winnie The Pooh, se solo l'orsetto fosse eterosessuale, ed è perennemente nei desideri di Bowser, il quale inspiegabilmente ha un figlio nato dal nulla. Tuttavia, quando il piccolo Bowser Jr. la chiama mamma, la principessa è solamente sorpresa e non nega la possibilità di essersi divertita con il re dei Koopa.
- Yoshi: dinosauro in versione mignon, è capace di ingoiare oggetti più grandi di lui per poi farne delle uova di Pasqua, sempre delle stesse dimensioni. Mario dovrà adoperarlo spesso e non farsi scrupoli nel sacrificarlo qualora mancassero provviste. Nel Regno dei Funghi questi esseri asessuati vengono utilizzati per farne delle corride.
- Bowser: re dei Koopa. Le sue dimensioni, variano a seconda del gioco, da quelle di un umano un po' obeso a quelle di un piccolo asteroide. Ha il brutto vizio di lasciare in bella vista interruttori che se premuti lo fanno quotidianamente cadere nella lava. Avrebbe la possibilità di fare man bassa di potere e denaro solo facendo l'occhiolino, ma preferisce prendere mazzate da un idraulico in sovrappeso nel tentativo di entrare nelle grazie e nelle lenzuola di Peach.
- Bowser Jr.: figlio generato e non concepito del sopracitato lucertolone, è il principe dei Koopa. Anche le sue dimensioni variano da quelle di un orsacchiotto di peluche a quelle di un piccolo elefante. Convinto che Peach sia sua madre (e come biasimarlo?), la rapisce spesso e volentieri, tentando di replicare le azioni di cui legge in quei giornaletti nipponici di cui è un accanito consumatore.
Personaggi che fanno numero
- Daisy: è la principessa di Sarasaland, un po' come essere la regina del Molise. Si ritiene essere parente di Xena e partecipa ad ogni singola competizione sportiva organizzata dall'idraulico liquido: in tali occasioni la dolce principessa si trasforma e si diverte a deridere ed umiliare i partecipanti. È amica di Peach ma, a differenza di costei, non accetta facilmente di farsi rapire da tartarughe panzone venendo così snobbata da mamma Nintendo, che per ripicca talvolta la relega come ultimo personaggio sbloccabile (dopo i più celebri Funky Kong e Toadette) oppure diffonde false voci su una sua tresca con il gaio Luigi.
- Wario: versione esagerata di Mario, a differenza dell'originale Wario preferisce profondarsi nella ricerca di soldi invece che di donne, sapendo che i soldi procurano donne ma le donne spendono soldi. E ci riesce anche. Ha la mania del trasformismo e, per qualche strana ragione, pur essendo grasso come pochi possiede due bicipiti da paura. La spiegazione è semplice: Wario, che come detto non possiede donne, è ambidestro.
- Waluigi: ci sono personaggi moderatamente inutili, quelli del tutto inutili, e poi ancora c'è Waluigi. Comparso misteriosamente in uno dei millemila giochi sportivi dell'idraulico, si pensa che Waluigi sia il rivale di Luigi. Già voler emulare in tutto e per tutto una persona è triste, se poi si tratta di Luigi allora è grave. Waluigi è alto 2.00 m ma pesa 50 kg, ed è quasi perfettamente snodabile, finché non si spezza: dopodiché occorre acquistare i ricambi.
- Donkey Kong: l'attuale DK dovrebbe essere il figlio o il nipote del gibbone che affrontò Mario nel debutto del baffetto: il che non spiega perché, nel corso degli anni, il vecchio Donkey sia diventato un vecchio decrepito mentre Mario sia ringiovanito. Lo scimmione dei giorni nostri, pur avendo da tempo una serie di videogiochi dedicati, si autoinvita ad ogni singolo evento organizzato da Mario e, in nome della rivalità parentale, si vendica cospargendogli il tappeto di peli. Spesso e volentieri DK si porta appresso alcuni dei suoi innumerevoli parenti pelosi, primo tra tutti Diddy Kong, una bertuccia convinta di essere un gorilla.
- Toad: esistono dozzine di toad, tra i quali c'è Toad, un fungo gigante che parla e cammina. Mario, per via della sua morbosa attrazione per i funghetti, deve trattenersi dal saltargli addosso e morderlo ogni volta che lo incontra, ma ciò non è sempre possibile. Il suo compito principale è apparirgli dopo che Mario ha sconfitto un boss e gelargli il sorriso in volto pronunciando la formula "Thank you Mario, but our princess is in another castle". Un altro motivo buono per cui Mario vorrebbe papparselo.
Esiste anche Toadette, una femmina di toad che potrebbe essere la sorella o la concubina di Toad: non che una cosa escluda l'altra.
Nemici, vari ed eventuali
- Koopa Troopa: tartarughe sorridenti e pucciose che camminano qua e là discutendo del più e del meno. Per qualche strano motivo, però, Mario ha la tendenza a sanguinare, rimpicciolirsi e morire ogniqualvolta ne tocca una e allora il Nostro è costretto a ucciderle tutte, poi, non contento, a giocare con i gusci. Per il bene superiore. Talvolta volano, scatenando bestemmie a profusione da parte dei poveri nintendari frustrati.
- Tartossi: dei Koopa defunti e privi di carne, sono facilmente smontabili e rallegrano le giornate dei bimbi che si prodigano a costruirli e assemblarli in tante forme e colori. Lo ripeto: l'eroismo è questione di punti di vista.
- Goomba: funghetti minacciosi, anch'essi capaci di ferire Mario solo sfiorandolo, spariscono in uno sbuffo di fumo una volta pestati, per poi ricomparire non appena l'idraulico non guarda altrove.
- Tipi timidi: la versione sfigata dei Koopa e dei Goomba, si trovano dovunque queste due razze più celebri non si trovino a loro agio, come sull'isola di Yoshi, che se ne ciba come fossero funghi 1up.
- Strutzi: vorrei poter scrivere di queste orrende creature senza citare la loro evidente transessualità, ma ciò è impossibile. Simili agli Yoshi, gli/le strutzi se ne differenziano per una sorta di trombone sul naso dal quale essi/esse succhiano la linfa vitale dell'avversario. Un/una strutzi viola è solitamente usato/a come riempitivo in quei giochi dove i sopracitati "personaggi che fanno numero" non bastano, e talvolta viene ipotizzata una relazione tra lo yoshi chiamato Yoshi e lo/la strutzi chiamato/a Strutzi, ma in tal caso sarebbe difficile chiarire chi sarebbe il maschio e chi, eventualmente, la femmina.
Galleria immagini
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Il nostro eroe, allo svanire dell'effetto dei funghi.
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Il destino del pianeta Terra è segnato.
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il dilemma mattutino.
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È uno sporco lavoro, ma qualcuno...
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La candida Peach è solita respingere le profferte di Mario con un'energica culata.
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No exceptions. (clicca per ingrandire).
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Genocida sì, ma con classe.
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Capitano strane cose quando Mario mangia il fungo fantasma...
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Anche Michelangelo Buonarroti lo ha omaggiato.
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Mario prende molto sul serio la ricerca di Peach.
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Una conseguenza del soggiorno di Mario a Sarasaland.
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Mario Cart.
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Mario mentre balla la Lap dance.
Sport
Morte
Voci correlate
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- Nonbooks:Creare un gioco di Super Mario
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Altri progetti
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Collegamenti esterni
Documentazione video
- Tipica giornata dei Mario brothers
- Il mitico Mario Kart 64
- L'ultima sfida con Bowser
- L'ultima avventura di Mario
- La morte di Mario e Luigi
Giochi
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