Mark Webber
Mark (Cody) Webber nasce nella terra dei canguri durante le riprese del film dedicato a Bianca e Bernie due ranger protagonisti di poco successo di un film Disney (dove compare una donna nuda in una delle finestre del palazzo) per tentare di convicere i bambini ad andare al cinema.
L'infanzia e l'inizio della sua carriera
Dopo le riprese del film, la Disney decide di liberarsi del bambino per non pagare il suo ricompenso e l'abbandonano nella zona più sperduta di tutta l'Australia assicurandosi di non lasciare nessuna traccia, che aiuti il bambino a tornare alla civiltà.
Cody inizia a vagare cercando acqua e cibo, fino a quando non riesce a intrufolarsi dentro al sacco di un canguro. Il canguro scambiandolo per il figlio, dedice di prendersene cura e gli insegna come saltare velocemente per sfuggire dalla polizia dopo una rapina in banca e altri trucchi che posssono servire tutti i giorni per soppravvivere alle tasse e alla futura crisi.
Durante una delle fughe viene notato per caso da un vecchio pilota di formula uno che decidi di provare a fargli cambiare strada facendolo correre su una vettura. L'esperimento funziona e Webber può sfogare la sua rabbia mettendo sotto a ogni gran premio un personaggio Disney scelto dal caso.
Il pilota si fa notare e riesce ad arrivare fino alla lattina.
Nella Lattina
Durante la lattina, grazie a manovre scorette appresso da mamma canguro Webber riesce a portare qualche successo, visto che non fa correre solo la macchina, ma gli fa fare anche grandi salti con cui mette fuori gioco i suoi avversari più pericolosi pur di arrivare fino al traguardo in una posizione che sia abbastanza decente per lui e per distruggere un personaggio della disney.
Fino a ora si sono contante 43 vittime nel mondo della Disney e i piloti sono disperati per la cattiva reputazione che questo sta comportando per la loro immagine e fama di bravi ragazzi e il Moige minaccia censure.
Naturalmente anche alla Redu Bull non sanno cosa fare visto che Webber beve 500 lattine al giorno per rinfrescarsi dopo la fatica della gara.