Massimo Donadi

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ATTENSCION PLÌS

Le informazioni qui riportate hanno solo un fine satirico: non sono riferibili nè a prescizioni nè a consigli medici. Nonciclopedia non dà consigli medici, per cui se il sintomo persiste curatelo fumandovi una canna.

Massimo Donadi ha appena scoperto che Berlusconi ha causato il surriscaldamento globale!
« Salve, sono Massimo Donadi, forse vi ricorderete di me per quella volta che ho criticato Berlusconi a "Porta a Porta" o quando ho fatto quella bellissima battuta su Sandro Bondi... ehi, ma dove andate tutti? »
(Massimo Donadi alla fermata dell'autobus)
« Ma Capezzone è ritornato comunista? »
(Elettore berlusconiano alla vista di Massimo Donadi)

Massimo Donadi (Venezia, 11 febbraio 1963) è un fastidioso prurito intimo. Portatore sano di lamenti, è l'amplificatore delle lagnanze di Antonio Di Pietro, ma coi congiuntivi al posto giusto.

Storia

Massimo Donadi fu sintetizzato per la prima volta nel 2001 dall'equipe di medici dell'Italia dei Valori, che si avvaleva degli stessi collaboratori di Josef Mengele. In realtà la sintesi di Donadi fu un caso fortuito, in quanto il team di scienziati al soldo di Di Pietro stava cercando di creare in laboratorio un esercito di zombie mutanti da scatenare democraticamente contro Silvio Berlusconi. Avvenne che uno sprovveduto scienziato avvicinò troppo una coltura batterica a uno zombie e puff, eccolo qua, spuntò Massimo Donadi.

Inizialmente la sintesi del Donadi diede qualche grattacapo logistico ai suoi creatori, ma ben presto le sue potenzialità di espressero al loro massimo.

- Antonio Di Pietro: “E allora che cosa dovressimo farci con questo qua?”
- Scienziato: “Beh dottor Di Pietro, pensavamo di poterlo candidare in qualche collegio elettorale di secondo piano, o anche...”
- Massimo Donadi (interrompendo): “Ma cosa pensavate? Questa è una truffa, caro il mio dottorino. Lei è un criminale, dovrebbe farsi processare e lasciare tutti gli incarichi direttivi di cui si è illecitamente appropriato grazie anche alle sue amicizie nazigiudocattoplutopedopornofasciomassomafiose.”
- Scienziato: “Ma io...”
- Massimo donadi (interrompendo): “Cosa crede? Che noi dell'Italia dei Valori siamo stupidi? Non ci incanta, a noi dell'Italia dei Valori, con le sue storielle, l'Italia intera sa che razza di criminale è, e se ne renderebbero contro anche i poveri deficienti che ancora le stanno dietro, se lei non controllasse tutti i mezzi di informazione, guardi che lo sappiamo che possiede il 95% delle azioni del giornalino della sua parrocchia. Un uomo con le mani in pasta come lei non dovrebbe nemmeno farlo il lavoro che svolge. Deve dimettersi subito, perché l'errore di crearmi è l'ennesima dimostrazione della sua incapacità a dirigere l'equipe medica. Lei deve dimettersi per il bene dell'Universo intero.”
- Antonio Di Pietro: “Mmmh, penso che a questo ci potressi trovare un'utilizzazione molto utile...”

Da quel giorno, Donadi viene usato nella cura del Berlusconismo, nonostante a Di Pietro siano stati fatti notare più e più volte i molteplici effetti collaterali.

Avvertenze

Massimo Donadi non è un medicinale, anche se potrebbe essere scambiato per una purga, ma ha comunque una vasta gamma di effetti collaterali. Può causare, al pari dei suoi simili, nausea, vomito, dissenteria, gravidanze isteriche, tumori all'unghia dell'alluce destro, scroto molle, problemi di identità sessuale e visioni erotiche aventi come protagonista Antonio Di Pietro.

Massimo Donadi mentre sipega ad Antonio Di Pietro la barzelletta dell'uomo che entra in un caffé... splash.

Alcuni soggetti dopo aver ascoltato per troppo tempo Donadi hanno cominciato a votare l'UDC. Va quindi assunto con la massima cautela.

Per i motivi sopracitati, Massimo Donadi è autorizzato ad apparire in video solo per pochi secondi (ma d'altronde con Minzolini al Tg1 quanto cazzo volete che parli un politico di opposizione?) e a spostarsi solo all'interno di un'autobotte su cui sia stampato a chiare lettere "Attenzione - Rischio Biologico Elevato".

Sintomatologia e trattamenti

Massimo Donadi è considerato da molti il Paolo Bonaiuti della sinistra. A torto, però. Donadi non è così bravo nel rimpiazzare la carta igienica. È tuttavia abilissimo nel minimizzare le stronzate che di tanto in tanto scappano a Di Pietro e a scaricare la colpa di qualsiasi cosa su Berlusconi. Se l'argomento del contendere non riguarda Berlusconi - come quando lo invitano a Porta a Porta per parlare dell'Isola dei Famosi o delle scenette più divertenti tratte dai vecchi varietà con Cochi e Reanto - Massimo Donadi riuscirà comunque a infilarci una frecciatina, per sottintendere che l'ultimo litigio catodico tra Aldo Busi e Platinette è in realtà dovuto allo scellerato piano casa voluto dal governo Berlusconi per avvantaggiare la mafia.

Massimo Donadi è un politico apprezzato da molti, ma soprattutto da sé stesso, visto che è dotato di un ego grande quanto il Liechtenstein. È convinto di aver ragione. Sempre. Gliel'ha detto Di Pietro, chi non si fiderebbe? Questa sicurezza gli deriva dal fatto di essere l'unico politico dell'Italia dei Valori famoso al di fuori di Di Pietro. All'interno di Di Pietro invece non si sa, perché nessuno ha avuto il coraggio di guardare, ma corre voce che Tonino una volta abbia mangiato Leoluca Orlando.

Da sempre uno dei più convinti sostenitori di Di Pietro, il rapporto discepolo-maestro che si è instaurato nel corso degli anni tra i due è molto particolare. Avete presente quei ragazzini che girano sempre col bulletto della scuola fingendo che sia il ragazzo più simpatico del mondo solo per terrore di essere picchiati? Ecco, è qualcosa del genere. In realtà, infatti, Donadi odia Di Pietro, non sopporta come parla, l'odore delle sue ascelle e il fatto che sbaglia la consecutio temporum anche quando pronuncia frasi senza verbi.

L'italiano medio ha il terrore ogni volta che Berlusconi dice una delle sue stronzate, perché sa che, entro mezz'ora, tutti i tg trasmetteranno la replica di Donadi, che inevitabilmente causerà tristezza a palate, dolori mestruali acutissimi e morte.

Casi clinici osservati

Massimo Donadi in confessionale

- Massimo Donadi: “Padre perdonami perché ho peccato”
- Prete: “Dimmi, figliolo. Raccontami i tuoi peccati e per mezzo della grazia di Dio li redimeremo.”
- Massimo Donadi: “A-ah! L'ho beccata in castagna. E questo "Dio" che è in grado di redimere i peccati altrui, chi sarebbe?”
- Prete: “Dio è colui che tutto può, che tutto sa e che è ovunque in ogni tempo e in ogni luogo...”
- Massimo Donadi: “Ecco, l'ennesima prova delle infiltrazioni mafiose qui in parrocchia. Ma lei veramente crede che noi dell'Italia dei Valori ci beviamo questa storiella dell'onnipotente? Guardi che lo sanno tutti che questo "Dio" non è altro che il nome in codice per il suo capomafia di riferimento. È chiaro come il sole che lei è un mafioso, che ha ottenuto questa posizione grazie ai suoi contatti con il padrino che chiama "Dio". Ecco, vede, scommetto che quelli sono i pizzini che le passa il padrino.”
- Prete: “Ma veramente questa è la Bibbia.”
- Massimo Donadi: “Certo, certo, ora può negare, ma il popolo italiano lo sa. L'amministrazione di questa chiesa è corrotta dalle infiltrazioni mafiose. Quei chierichetti, dov'erano loro durante le stragi di mafia del 1992-1993? Perché il nome della vecchietta che suona l'organo compare più e più volte all'interno delle intercettazioni ambientali? Come si difende da queste accuse pesantissime? Eh? Ovviamente con il velo di omertà che contraddistingue lei e tutti i suoi tirapiedi. No, noi dell'Italia dei Valori sosteniamo che per il bene del popolo tutto lei deve dimettersi dalla sua posizione di... Qual è la sua posizione?”
- Prete: “Sono parroco.”
- Massimo Donadi: “Ecco, lei deve dimettersi da parroco, perché un Parroco del Consiglio dei Ministri mafioso è un'anomalia tutta italiana.”
- Prete (sospirando): “Ego te absolvo in nomina Patris, Filiis et Spiritus Sancti. Fanno tre Avemaria e due Pater. Il Signore sia con te.”
- Massimo Donadi: “E con il tuo spirito.”

Massimo Donadi al ristorante

- Cameriere: “Buonasera, signore, che cosa posso portarle?”
- Massimo Donadi: “Ma certo, è ovvio che quando si trova in difficoltà per via delle sue politiche scellerate viene a chiedere agli altri che cosa può portarmi. Noi dell'Italia dei Valori, però, abbiamo fatto una scelta di re-spon-sa-bi-li-tà nei confronti di tutti gli italiani onesti e non tratteremo con questo ristorante criminale che fa solo i propri interessi e quelli delle mafie che lo sostengono. Lei, mio caro, dovrebbe dimettersi. Nella zuppa di totano c'è il peperoncino?”
- Cameriere: “Un po'.”
- Massimo Donadi: “Prendo quella. E non lesini sui crostini.”

Voci correlate