Massimo Tartaglia

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Attenzione: il seguente articolo

NON tratta di Politica

Sembra incredibile ma, a differenza di quello che dice Emilio Fede, l'argomento trattato non ha alcun valore politico in quanto duomi scagliati in faccia alla gente non hanno un cazzo a che fare con la politica.

   La stessa cosa ma di più: Attentato a Silvio Berlusconi.
Massimo Tartaglia poco dopo l'aggressione. Osservando questa foto viene spontaneo chiedersi come abbiano fatto quelli della sicurezza a permettere che una cosa del genere potesse accadere. Non hanno notato che l'uomo aveva un cerchio rosso attorno alla testa?
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, ci dispiace ma questo articolo non è presente sulla diabolica.
Vergogna wiki!
« Mio figlio è psicolabile: vota PD. »
(La madre di Tartaglia nel tentativo di giustificare il gesto del figlio)
« Oh mia bela Madunina che te tire da lontan... »
(Massimo Tartaglia su Il Duomo)
« Se questo è un Duomo. »
(Primo Levi su Massimo Tartaglia)
« Chi? »
(Tutti su Massimo Tartaglia dopo un mesetto dall'evento)

Massimo Tartaglia è stato un celebre personaggio italico. Nato a Milano nel 1967, Tartaglia è stato un artista poliedrico nel campo della scultura e dell'intaglio, abile atleta esperto in lancio di manufatti, eroe del popolo di sinistra, sovvertitore dell'ordine e braccio armato di Antonio Di Pietro.

Considerato da molti uno dei principali e più importanti protagonisti della storia della Seconda Repubblica, Tartaglia è tragicamente deceduto il 7 ottobre 2024, sicuramente per un fatale ed imprevedibile incidente o per circostanze naturali o, più probabilmente, per colpa dell'H1N1, durante una gita al porto di Genova in compagnia di Paolo Bonaiuti e Roberto Maroni. Si tramanda che le sue ultime parole siano state: "Ma queste scarpe di cemento armato, precisamente, a cosa dovrebbero servire?".

Biografia

Esempio di applicazione pratica del Triangolo di Tartaglia.

Artista famoso a livello mondiale - e perfino in Lombardia - nel campo della scultura, di Tartaglia è in particolare molto nota ed apprezzata la raffinata espressività nella modellazione dei visi. La carriera artistica del Tartaglia, considerato a torto da molti retrologi uno scultore minore, comincia sotto la guida del notissimo maestro Giovanni Mucciaccia che gli insegna come ottenere cartapesta resistente semplicemente usando colla vinilica e carta igienica. Mucciaccia descriveva l'alunno come:

« ...un bravissimo studente, molto attento e preparato. Gli dicevo sempre che la sua cartapesta era così resistente che avrebbe potuto spaccare il naso a qualcuno semplicemente tirandogliela addosso. »

Massimo Tartaglia è diventato famoso al pubblico il giorno 13 dicembre 2009 per la sua opera più importante, Il Silvio, un lavoro postconcettualista rappresentante il portato concettuale del tirannicidio descrivendone le metafore intrinseche come un sottile gioco geopolitico, molto apprezzato, ma anche contestato da milioni di persone in tutto il mondo. In precedenza il suo tentativo di raggiungere la fama realizzando dipinti in sterco e peli pubici non era inspiegabilmente[citazione necessaria] andato a buon fine.

Il triangolo di Tartaglia

Il Triangolo di Tartaglia è una disposizione geometrica a forma di triangolo dei coefficienti binomiali, ossia dei coefficienti dello sviluppo del binomio (a+b) elevato ad una qualsiasi potenza n.

Le principali applicazioni del triangolo di Tartaglia riguardano le traiettorie delle masse lanciate in aria e la prevalutazione della forza di impatto quando queste ricadono sulla faccia della gente.

L'insano gesto

La first lady Emilio Fede, in evidente stato di shock, si appresta a recarsi in visita all'amato sposo. Intervistato dai giornalisti darà la colpa del gesto di Tartaglia ad Annozero, Ballarò e a La prova del cuoco.

Tartaglia, poco prima della misteriosa scomparsa[citazione necessaria], si rese responsabile di un'innocente burla che attirò l'attenzione dei media costringendo gli stessi a trascurare altre notizie irrilevanti come i continui scandali sessuali che coinvolgevano Berlusconi, le tensioni all'interno dello stesso Governo, il tracollo del tasso di occupazione e il vertiginoso aumento del debito pubblico.

Il 13 dicembre, mentre si stava recando a fare il consueto shopping natalizio alla Rinascente, Tartaglia si imbatté casualmente nel comizio per il tesseramento 2010 del Pdl, proprio durante il discorso di Berlusconi. Affascinato dalla retorica del Presidente, Tartaglia decise di posticipare l'acquisto di un bellissimo perizoma di Emporio Armani che aveva visto esposto al reparto Intimo femminile del grande magazzino, regalo che intendeva fare a sua madre per Natale. Dopo aver ascoltato per intero il monologo di Berlusconi, Tartaglia fece ritorno alla Rinascente e scoprì che il perizoma da lui ricercato era terminato, e la cosa più simile che poteva comprare alla sua amata madre erano dei mutandoni in flanella. Estremamente alterato per questo, oltre che per aver perso due ore ad ascoltare Berlusconi blaterare di quanto era bravo e quanto era bello il suo Governo, Tartaglia prese il primo oggetto che gli capitò tra le mani e lo scagliò con violenza contro il premier. Gli andò male, perché afferrò un palloncino pieno d'elio a forma di Hamtaro. Così afferrò il secondo oggetto che gli capitò tra le mani - la statuina del Duomo incriminata - e lo tirò ancora una volta a Berlusconi, questa volta centrando il bersaglio.

Dopo il gesto di Tartaglia, Berlusconi è stato prontamente portato al Policlinico San Raffaele, dove è stato sottoposto a svariati interventi di chirurgia estetica, tra cui una rinoplastica, la ricostruzione dell'arcata dentale superiore e l'ingrandimento del seno, quest'ultimo probabilmente per errore. Le operazioni sono andate bene, ma Berlusconi è stato comunque dichiarato cerebralmente morto. I medici, infine, si sono riservati di ricoverarlo sotto osservazione per due giorni, in cui Berlusconi sarà assistito da un tim di infermiere, molte infermiere, le più sexy competenti dell'ospedale. Al termine del ricovero, a Berlusconi è stato fortemente raccomandato dal suo team di medici personali, ossia il cast femminile di Grey's Anatomy, di seguire dieci o venti giorni di assoluto riposo. Comunicando la cosa alla stampa, il portavoce del premier Paolo Bonaiuti ha dichiarato: "Peccato, proprio ora che Berlusconi era pronto ad andare a Milano e farsi processare. Vabbè, pazienza, sarà per un'altra volta...".

Le reazioni del mondo politico

Attenzione, votare per Antonio Di Pietro può avere effetti collaterali anche gravi, lo dice il Giornale.
Massimo Tartaglia con in mano due delle sue opere d'arte, mentre sceglie quale lanciare a Berlusconi.

Il gesto di Tartaglia è stato subito stigmatizzato da tutto il mondo politico italiano, sinistra inclusa. Del resto quale miglior occasione per un membro del Partito Democratico per essere finalmente intervistato da un telegiornale nazionale?

Unanime condanna è arrivata dai membri del Governo, in particolare il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ha detto: "Non è solo il gesto di un folle, c'è dietro un mandante politico". E se lo dice un uomo di provata lungimiranza e competenza come Alfano c'è senz'altro da crederci. Il Ministro dell'Interno Roberto Maroni ha rincarato la dose dichiarando in conferenza stampa: "La statuetta lanciata da Tartaglia poteva uccidere Berlusconi". Maroni ha poi fatto arrestare un fotografo, perché le foto che gli stava facendo potevano rubargli l'anima. Anche il Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna ha voluto dire la sua: "Sono stata tutto il pomeriggio con le tette nel congelatore, per dare un po' di sollievo a Silvio". Il gruppo parlamentare della Lega Nord, infine, ha voluto esprimere a modo suo la vicinanza al Presidente. Con gesti e versi gutturali.

Molte altre voci del mondo politico si sono levate in sostegno a Berlusconi, dopo l'aggressione, tra queste meritano di essere ricordate le seguenti:

« Intendo esprimere profondo rammarico e preoccupazione per questi gesti estremi che costituiscono un violento attacco contro le fondamentali istituzioni dello Stato Italiano. Ora però scusatemi, che domani mattina mi devo svegliare presto. »
« Sono sconvolto per quanto capitato all'amico Silvio, così sconvolto che per meglio partecipare al suo dolore ho chiesto a mia moglie di suonarmi il suo nuovo album. »
« Affieremo presto processo ti kanonizaziòne »
« Berlusconi è vivo, potrebbe ancora avere dei figli. »
(Beppino Englaro)
« Solidarietà e vicinanza al Presidente Berlusconi, che è vittima di una campagna d'odio messa in atto da QUEGLI STRONZI FIGLI DI PUTTANA COMUNISTI CHE SE POTESSI LI AMMAZZEREI TUTTI E STUPREREI I LORO CADAVERI! »
« Cara, cosa c'è stasera per cena? »

Di Pietro e le polemiche

"Vai! Duomopoké!"
« Sono molto dispiaciuto per quello che è successo a Berlusconi. »
(Antonio Di Pietro stappando una magnum di Dom Perignon e inondando di champagne i compagni di partito)

Anche Antonio Di Pietro, leader spirituale dell'Italia dei Valori ha voluto esprimere la solidarietà al Presidente Berlusconi, ma si è subito sollevato un vespaio di polemiche. In particolare, non ha aiutato a smorzare i toni il fatto che, subito dopo l'attacco, Di Pietro abbia indetto dieci giorni di baccanali, banchetti e orge nella sede molisana dell'Italia dei Valori. Subito si sono fatte sentire le accorate proteste del centrodestra. Paolo Bonaiuti e qualche altro membro a caso del PdL di cui nessuno ricorda mai il nome si sono lasciati andare a una dura critica delle azioni del leader dell'Italia dei Valori. Praticamente la stessa cosa che fanno ogni volta che Di Pietro organizza una manifestazione, raccoglie firme per un referendum, scrive un post sul suo blog o respira.

Rosi Bindi

Tartaglia è chiaramente una persona orribile.

A buttare altra benzina sul fuoco ci ha pensato Rosi Bindi, presidente del Partito Democratico, e quindi una che sa quello che fa. La Bindi avrebbe dichiarato:

« Berlusconi non faccia la fighetta, ricevere una statua in faccia non fa poi così male, lo sta facendo solo per essere al centro dell'attenzione. E, tra parentesi, ora che hai il naso sfasciato, Silvio, chi è più bello che intelligente? Eh? Prrrrrr! »

Tartaglia nella cultura popolare

Subito dopo l'aggressione a Berlusconi, il mondo intellettuale italiano, che per tre quarti si trova su Facebook, notoriamente, si è diviso in due schieramenti contrapposti. C'era chi considera Massimo Tartaglia un eroe nazionale e un modello di valore politico, e chi lo ritiene un coglione. Ovviamente sono fin da subito proliferati molteplici gruppi in favore o contro Tartaglia, tra cui:

  • Massimo Tartaglia sposami
  • Massimo Tartaglia voglio essere la madre dei tuoi figli
  • Massimo Tartaglia sodomizzami
  • Massimo Tartaglia ti stimo perché hai fatto una cosa che io dico sempre di voler fare ma non ho le palle per fare perché sono solo un quindicenne pieno di boria e Cuba libre
  • Massimo Tartaglia sei un povero pirla
  • Difendiamo Silvio ke e tanto buono da ki lo vuole male 4ever!
  • Chi è quel mona che batte la statuina?
  • No alla violenza, no all'odio, Massimo Tartaglia devi morire ammazzato pezzo di merda
  • Contro la violenza mediatica di Berlusconi, a favore della violenza fisica di Tartaglia
  • Regaliamo due denti nuovi a Berlusconi
  • rIcOmPrIaMo La StAtUiNa DeL dUoMo A tArTaGlIA
  • Lasciamo agonizzare il Berlusca e trombiamoci la Carfagna
  • Pena di morte per Tartaglia, servono quindici miliardi di iscritti
  • No alla nuova chat di Facebook, perché permetterà di parlare solo con Tartaglia

Curiosità

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Massimo Tartaglia ripreso durante l'accaduto. Notate lo sguardo da folle.

Voci a cui Tartaglia ha tirato una statuina del Duomo