Maurizio Gasparri
Homo gasparrensis | |
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Esemplare di Homo gasparrensis | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Hominum dis-habilis |
Phylum | Parlamentare |
Famiglia | PdL |
Genere | Asessuato |
Secondo un'indagine condotta da autorevoli testate come Forbes, Donna Moderna, Giardinaggio Oggi e Topolino, Maurizio Gasparri sarebbe l'erede naturale di statisti del calibro di De Gasperi, John Kennedy e Caligola. La sua nomina a ministro riempie di speranza il cuore di ogni italiano: questo paese dà un'opportunità veramente a tutti.
Negli ultimi tempi il nostro eroe è divenuto oggetto di un'odiosa campagna di disinformazione che vorrebbe farlo passare per un povero decerebrato. La solita propaganda comunista non gli perdona la sua naturale difficoltà a compiere azioni impegnative come capire le leggi, allacciarsi le scarpe o contare fino a 28 senza l'aiuto di un pallottoliere.
Secondo eminenti scienziologi Maurizio Gasparri è l'unico esemplare conosciuto di Homo gasparrensis, un primitivo ominide appartenete al regno degli Homines dis-habilis, nonché anello di congiunzione tra l'Homo erectus e il tacchino.
Biografia
Nascita
Maurizio Gasparri venne creato nel 1956 da un gruppetto di gaudiosi ricercatori post-fascisti aderenti all'MSI guidati da Giorgio Almirante. Il loro esperimento, a seguito di decenni di studi teorici condotti sui ceppi di DNA delle popolazioni italico-latine, si prefiggeva l'obiettivo di creare l'italiano puro avente le seguenti caratteristiche: alto, bello, intelligente, perspicace, di successo con le donne, abile oratore e politico. L'esperimento si risolse in un completo fallimento (o almeno si spera, altrimenti c'è da preoccuparsi!) in quanto il risultato fu appunto Gasparri.
I primi anni e l'entrata in politica
Dopo essere stato abbandonato in un orfanotrofio dai ricercatori dell'MSI, fu adottato da un'esponente di spicco del PCI di allora, che per pudore preferisce rimanere nell'anonimato. Maurizio Gasparri ebbe una gioventù colma di difficoltà: imparò a gattonare a 4 anni e a 7 a camminare, pronunciò la sua prima parola a 9 anni, anche se Mumuh viene considerato più un verso che una parola; a 12 anni risultò pronto per effettuare gli studi che terminò dignitosamente, bocciato una sola volta, dopo 6 anni, presso la scuola materna statale di Roma.
Terminati gli studi, Gasparri aveva di fronte a se due possibilità conformi alle sue capacità mentali: fare l'imbianchino o intraprendere la carriera politica (ricordiamoci che siamo in Italia). Nonostante avesse una spiccata predilezione per la prima, dovette rinunciare poiché - così funzionano le cose nel nostro Paese - era sprovvisto di qualcuno che lo raccomandasse. Al contrario la via politica era completamente spianata in quanto conosceva ed era amico di diversi politici.
Fu così che, dopo aver fatto la conta con la filastrocca Ambarabaciccicoccò, si ritrovò schierato tra gli esponenti dell'MSI.
L'ascesa nell'MSI
Ominide dall'intelligenza non particolarmente sviluppata, ma dal potentissimo fiuto che caratterizza ogni essere primitivo, Gasparri capì che per fare carriera doveva essere amico e sostenitore del vincente di turno. Fu così che strinse amicizia con Gianfranco Fini, che successivamente ottenne la carica di segretario del partito. Da quel momento la carriera di Gasparri fu una continua ascesa: all'interno dell'MSI ricoprì ruoli di spicco, come la punta dell'albero di natale. Tra il 1991 e il 1994 Gasparri, nonostante non sapesse né leggere né scrivere né tenere la penna dal lato giusto, fu nominato anche direttore del Secolo d'Italia. Per tre anni questa fu la prima pagina ricorrente del giornale:
Nel 1992, durante lo sconvolgimento di Tangentopoli, Maurizio Gasparri prese una posizione (dietro suggerimento di Fini, ovviamente) totalmente favorevole a Di Pietro. Famose sono le sue dichiarazioni sul magistrato: "Per noi è un mito, Di Pietro è meglio di Mussolini." Che, anche se non si direbbe, doveva essere un complimento; nessuno lo capì e lo stesso PM replicò: "E che c'azzecco io con Mussolini? Se lo vedrei gli dessi un pugno in faccia a 'sto scemo!"
Da AN al PdL
Negli stati normali, quando le cose vanno male, sono i leader a cambiare mentre i partiti restano. Ma non in Italia, dove accade il contrario: da noi Un politico è per sempre, come i diamanti De Beers. È seguendo questa logica[citazione necessaria] che, in carenza di voti, Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri e le altre camicie nere decisero di fondare, dalle ceneri dell'MSI, Alleanza Nazionale: un po' meno fascisti e con un po' più di figa, riuscirono a stabilizzarsi in parlamento con una manciata di voti e una gran dose di culo.
Tutto sembrava andare per il meglio, quando, nel 1994, scese in campo Silvio Berlusconi (presumibilmente con il ruolo di cannoniere vista la sua capacità di sparare palle). Fu allora che il fiuto primordiale di Gasparri si riattivò come successe per la prima volta con Fini. Il richiamo della foresta, ma soprattutto quello della poltrona lo spinsero ad avvicinarsi sempre di più al cavaliere fino a quando, nel 2008, non ci fu l'inscindibile unione nel Popolo della Libertà Vigilata.
Nel dicembre del 2010 Gasparri, esattamente pochi giorni prima del voto sulla legge Gelmini, disse che per evitare manifestazioni violente era necessario fare arresti preventivi, ossia arrestare persone prima che commettessero un reato. Queste dichiarazioni hanno destato molte polemiche. In realtà è tutto frutto di una incomprensione: il giorno prima Gasparri aveva visto Minority Report di Steven Spielberg, e in senato gli è semplicemente[citazione necessaria] capitato di confondere la realtà con la fantasia.
Legge Gasparri
Tra i provvedimenti politici da lui proposti e approvati si ricorda la celeberrima "Legge Gasparri", che ha modificato l'assetto italiano nel campo delle telecomunicazioni. La legge prevede:
- Tutti i programmi TV rivolti agli adulti saranno adattati alle capacità mentali dei bambini di 10 anni. Tutti i programmi rivolti ai bambini saranno adattati alle capacità di Gasparri.
- La nomina a Presidente e Vicepresidente della RAI di Tonio Cartonio e Luca Giurato.
- Borghezio membro onorario del consiglio di amministrazione RAI. Così finalmente il QI del CdA raggiunge addirittura le 2 cifre.
- La divisione di tutti programmi TV in due categorie: quelli che osannano il mitico Silvio e quelli che non andranno mai in onda.
- La satira non dovrà occuparsi di temi più controversi della nuova cravatta di Schifani.
- Il Presidente del Consiglio può possedere solo una rete televisiva per ogni capello, anche finto, sul suo capo.
- Rete 4 occupa abusivamente una frequenza analogica. La legge Gasparri pone rimedio a questo conflitto di interessi: eliminando il conflitto e mantenendo gli interessi.
In un'intervista fattagli da una giornalista di El Pais, l'ex-ministro Gasparri spiega nel dettaglio agli italiani i complessi e astrusi articoli della sua legge:
Carriera da attore
È da ricordare la partecipazione di Gasparri al film Frankenstein Junior di cui fu uno degli interpreti più acclamati. Ancor oggi, a distanza di decenni, la sua interpretazione del servo Igor, e la mitica scena del trapianto, conosciuta anche come "cervello ab.norme", oltre che sintomo di preveggenza politica sul destino del proprietario del PdL, è studiata all'Actor Studio di New York con l'intento di capire le modalità di movimento globo-oculare in presenza di emozioni intrauterine.
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Lo storico personaggio da lui magistralmente interpretato.
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Un tributo di Matt Groening a Gasparri.
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Gasparri ha fatto da testimonial a una linea di lampade stroboscopiche.
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Gasparri ha a cuore la vita, per questo ha partecipato a una campagna contro il suicidio.
Curiosità
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- Come si può notare dalla TAC nell'immagine a destra, Maurizio Gasparri ospita all'interno del suo cranio un bellissimo esemplare di aracnoide.
- Nel cervello di Gasparri vige la legge della giungla: i neuroni lottano per la sopravvivenza; infine l'ultimo è morto per la solitudine.
- È stato il primo firmatario della legge bavaglio nonostante avesse alcune perplessità sul funzionamento delle intercettazioni emerse in questa sua dichiarazione: "Ma chi è 'sto dottor Omissis che compare in tutte le telefonate?"
- La famosa pubblicità dell'acqua Lete, quella con la particella di sodio che chiedeva "C'è nessuno?", è stata girata nel cervello di Gasparri.
- Attraverso alcune ricerche di grande valore scientifico è stato confermato che se uno guarda Gasparri per più di 30 secondi gli viene la labirintite.
- È cintura nera V dan di analfabetismo funzionale.
Voci correlate
Note
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