Mar Mediterraneo
Il Mar Mediterraneo, ufficialmente "Mar Mediterroneo", nacque in principio come piscina imperiale, e fu costruita dai babilonesi su istruzioni della fiorente azienda Ikea. Solo dopo la costruzione i mesopotamici si accorsero che gli scandinavi avevano fornito loro bulloni di panna montata. Il risultato di questo fatidico errore è la nostra meravigliosa fauna, il clima temperato, le meraviglie della Costa Smeralda, le orate a tre teste radioattive e le ore di traffico in autostrada, a Ferragosto, senza aria condizionata, e con Little Tony che si inceppa a raffica in uno stereo del paleolitico.
L'etimologia
I primi a dare un nome specifico a questo mare furono i Latini: infatti i popoli mesopotamici si limitavano a chiamarlo "quel coso grande grande che sta in fondo a via Madruj che sembra una grande bacinella per lavarsi i piedi."
Dunque i Latini optarono per Mare Mare, ma temendo che i Greci potessero rivendicare l'appartenenza dello stesso decisero di chiamarlo Mare Nostrum.
Ancora non soddisfatti decisero di apporre anche un sottotitolo:
Successivamente tutti le regioni europee decisero di dare un proprio nome al Mediterraneo:
Il Mediterraneo nell'antica Grecia
Nell'antica Grecia il Mediterraneo era governato da un tale Poseidone, un dio irascibile e un po' stronzo.
Costui si dilettava a inforcare con il suo mega-tridente le navi di chiunque passasse per poi farne dei deliziosi spiedini da servire in tutto l'Olimpo.
Tutti gli ellenici quindi avevano timore di navigare quelle acque, e progettarono dei ponti che avrebbero dovuto collegare due diversi lembi di Terra, progetti che ancora oggi rimangono incompiuti.
La vicenda di Ulisse
Ulisse, re di Itaca e signore delle sette sfere del drago, fu il primo a cavalcare le onde del Mediterraneo, a bordo di una tavola da surf.
Quel burlone del dio ellenico lo punì con un esilio forzato dalla patria e un calcio sui coglioni.
Il Mar Mediterraneo per i Romani
- Navigatore romano 1 : Siamo persi! Non ce la faremo...la tempesta è troppo violenta!
- Navigatore romano 2 : Non è vero, Nettuno ci salverà!
- Navigatore romano 1 : E che ho detto io?
Dopo l'epoca del pugno di ferro di Poseidone, il Mediterraneo passò nelle mani di Nettuno, il nipote scapestrato.
Sotto il suo comando questo mare ebbe davvero un brutto periodo, perché il dio del mare, frustrato e sottopagato, non era capace di amministrare le acque, ed era inoltre corrotto.
Tanto corrotto da permettere all'imperatore Vespasiano di scaricare i rifiuti tossici provenienti dai suoi bagni chimici nel Tirreno.
Dopo anni e anni di incontrastato potere, Nettuno fu licenziato da Giove, che liquidò il dio romano con queste parole:
Il Mediterraneo nel basso medioevo
Dopo molti anni, le repubbliche marinare ripresero la frequentazione di questo mare e Poseidone, rivoltatosi nella tomba, decise di mettere appunto alcune sue burle che aveva ottimizzato negli ultimi 800 anni.
Ecco le conseguenze delle città che osarono navigare il Mediterraneo senza pagare il pedaggio al dio greco.
Amalfi
I membri dell'equipaggio amalfitano, che miravano a rivalutare l'economia ellenica con "pezzotti" made in Naples, si ritrovarono scaraventati dalla corrente contraria fino in Libia e in Turchia, luoghi in cui spadroneggiava il "pezzotto locale".
Genova
Nel caso della città di Genova, a ogni equipaggio fu impedito di salpare, poiché si temeva potessero sporcare l'acqua con il pesto e con le focacce alla cipolla.
Pisa
Gli abitanti della città toscana, invece, durante il XIII secolo, furono malmenati duramente dagli Ottomani, i quali non sopportavano che una squadra di serie D invadesse i loro territori.
Venezia
La Serenissima Altissima Purissima Levissima Repubblica di Venezissima fu invece sottovalutata da Poseidone, essendo questa costituita soltanto da Marco Polo e dall'illustre Doge XV Carlo il Giusto, sua madre. Nonostante ciò essi tenevano alte le vendite di stupefacenti e baccalà nel Mar Egeo.
Il Mediterraneo nel XVI secolo
Dopo il medioevo il Mediterraneo andò nelle mani dei Saraceni, che allestivano enormi bancarelle sull'acqua per vendere narghilè, tappeti e grattugie a pannelli solari. Punti di riferimento per chi periodicamente si recava a La Mecca per ballare la mazurka con Maometto e per pregare i sassi divini. I loro commerci quindi andavano alla grande, finché gli sbirri non ordinarono loro di sgombrare perché non avevano una licenza.
Il Mediterraneo nell'età contemporanea
A metà dell'Ottocento, il secolo in cui chiunque si montava la testa e per puro passatempo si realizzavano opere faraoniche, venne scavato il canale di Suez, rete televisiva locale che metteva in comunicazione il Mediterraneo con l'Oceano Indiano.
Questo canale trasmetteva lo stesso programma 24 ore su 24 e si decise, a causa della concorrenza del canale di Panama e del suo talk-show con l'Ipnorospo, di chiuderlo.
Tuttavia il Mediterraneo e l'Indiano non persero i contatti e di tanto in tanto tornano a comunicare con emmessenne.
Dal XIX secolo il Mar Mediterraneo è diventato inoltre la sede prediletta per il riposo di tutti. Anche degli scarichi industriali. Per il meritato riposo delle povere scorie, appesantite e aggravate dalla fatica del lavoro in fabbrica, si sono scelte le più belle coste presenti lungo il bacino del Mediterraneo, tra cui (solo per citare quelle italiane) i golfi di Taranto, Mestre, Augusta...
Questo ha suscitato tanta allegria negli ecologisti che hanno voluto festeggiare con lunghi cortei la sensibilità dei governi che hanno pensato al meritato riposo delle poverette.
Oggi tuttavia le cose sembrerebbero destinate a cambiare: dopo la scoperta di pesci tropicali e del fatto che lo stretto di Gibilterra si fa sempre più angusto, gli studiosi concordano che il Mediterraneo sia sempre più simile ad un acquario gigante che ad un mare vero e proprio.
Tuttavia, dato l'elevato tasso di salinità, la temperatura sempre più calda di questo mare, nonché il fatto che i pesci muoiono con maggiore facilità rispetto al passato, riteniamo che il paragone più calzante sia da farsi con un pentolone per il caciucco alla marinara. Per cinque milioni di persone. Servire a temperatura ambiente, consigliamo l'accompagnamento di un bel vino bianco invecchiato 16 mesi.
Il Mediterraneo domani
I pargoli
Mare Adriatico
Il mare Adriatico, come gli altri una sottosezione del Mediterraneo, è stato scoperto da Cristoforo Colombo, che di ritorno dalle Americhe sbagliò ancora strada, ed ebbe la presunzione di dire di avere scoperto i Balcani.
Abbandonò quanto più presto possibile quel posto una volta resosi conto che era un mare terribile.
Oggi l'Adriatico conserva alcune caratteristiche quali:
- Una profondità media di mezzo metro nelle zone balneari, adatta a chi vuole farsi una corsetta prima di bagnarsi.
- Un milione di metri cubi di alghe, le quali attutiscono ogni movimento del bagnante e all'occasione fungono da cerotti.
- Una fauna ittica particolare ed unica nel suo genere in quanto costituita da pesce già fritto e pronto per esser servito.
E ultimo, ma non ultimo problema:
Mar Tirreno
Il Mare Tirreno, tra le filiazioni più consistenti, prende il nome dalla ditta di trasporto navale che collega tutti i paesi da questo lato del Mediterraneo, la Tirrenia, appunto.
In passato su questo mare ci viveva una strana popolazione, originariamente formata dagli equipaggi delle predette imbarcazioni, i Tirreni.
Costoro erano ricercati dalle più grosse compagnie navali del Mediterraneo per la quantità di metallo con cui costruivano le proprie navi e le proprie armi.
Secondo alcuni studiosi furono gli antenati dei Romani, secondo altri semplici parenti di terzo grado, secondo altri ancora erano esseri provenienti da un'altra galassia a cui piaceva l'idea di una vacanza tra la costiera amalfitana e la Sardegna.
Mar Libico
Il mare Libico si caratterizza per il suo colore nerastro, dovuto agli scarichi di petrolio che non sono assolutamente legati alla politica dittatoriale di Gheddafi, che è una brava persona.[citazione necessaria]
Purtroppo la navigazione è molto lenta a causa dell'"oro nero", disteso su tutta la superficie.
Silvio Berlusconi, sotto effetto di stupefacenti, ha assicurato la costruzione di un'autostrada che colleghi Tripoli a Taranto; le comunicazioni tra i paesi mediterranei saranno così più semplici e le navi diventeranno obsolete!
Mar Egeo
Il Mar Egeo è caratterizzato dal suo milionequattrocentomilaseicentocinquantedue di isolette (circa), che farebbero delirare il più esperto dei bucanieri.
Spesso queste non sono più grandi dei faraglioni, e sono abitate in media da una pecora e un pappagallo.
Ognuna di queste isolette ha un nome greco scelto a caso e che varia in base all'umidità e al numero dei dadi. Le isole più importanti, riconoscibili grazie alle cupole bianche che assomigliano vagamente a una tetta, sono:
- Keratikanakokos
- Dodekanepogos
- Ψ
- Kryctos
- Unos
- Dos
- Tres
- Quatros
- Olè!
Mar Ligure
Il mar Ligure è in realtà un'estensione dell'acquario di Genova. Infatti il motivo per cui è tanto affollato è la grande attrattiva dei bagni assieme agli squali bianchi e alle orche assassine. Molto piacevole il caratteristico bagno della foca, che consiste nell'agitarsi in acqua come un pinnipede, ricoperti da uno spesso strato di grasso.
Mar Ionio
Il Mar Ionio, (dal greco γoγo, yo-yo) è uno dei mari più sfigati della Terra, preso in giro anche dal mar Libico a causa della sua unica consonante.
Questo è noto per essere il centro di smistamento dei clandestini di tutta Europa, che si recano qui anche per scambiarsi quattro chiacchiere e giocare a briscola.
È abitato da un unico pesce, chiamato simpaticamente "Sgorbio" dagli Albanesi, cieco e senza pinne, incapace di andarsene o di compiere un harakiri per mettere fine alla sua esistenza.
Uscite di emergenza
Bosforo
Questo stretto collega il Mediterraneo al Mar Nero, che tenta di venderti i fazzoletti sulla barca.
La parola, che deriva dal greco Βοῦς ("bous", bovino) e πόρος ("poros", foro/buco) vuol dire ano della vacca. Fin dall'antichità questo luogo fu sorvegliato e conteso da molte fazioni greche, convinte che secondo la profezia un giorno la mucca avrebbe scoreggiato diamanti. Essi successivamente rinunciarono a causa del grande tanfo.
Ci fu solo un popolo capace di amministrare e governare giustamente lo stretto: i turchi ottomani, gli unici che riuscivano a navigare senza problemi il Bosforo.
Questo grazie alla loro capacità di tapparsi il naso con un paio di mani, di manovrare il timone con altre due braccia, e con gli ultimi quattro arti girarsi i pollici e grattarsi i coglioni nella speranza di non essere assaliti da un toro furioso.
Stretto di Gibilterra
Lo stretto di Gibilterra collega il Mediterraneo al Golfo del Messico, tramite anche una minuzia geografica chiamata Oceano Atlantico.
La parola deriva dall'arabo ب لرق طارق جبل ارقمضيق جبل طارقمجبل طارق ("s") e ق ("tretto di Gibilterra"), e vuol dire "stretto di Gibilterra". Con il corso degli anni la parola si è trasformata radicalmente in "stretto di Gibilterra". In Italia oggi conosciamo lo stretto con il nome di "stretto di Gibilterra".
Questo angusto passaggio è caratterizzato da due colonne, la Nina e la Santa Pinta, posizionate agli estremi.
Eracle, dopo le sue dodici fatiche decise di piantare un paio di colonne per farci un'amaca, ma non terminò il progetto quando seppe che ancora non esistevano le amache di seta.
Successivamente queste presero il nome di "Colonne di Ercole", quindi Eracle ed Ercole combatterono per 10 anni per i diritti d'autore, prima di scoprire che erano la stessa persona.
Oggi Gibilterra chiede di essere annoverata in quanto componente del quadrangolo delle Bermuda, con relativa correzione dei libri di Giacobbo.
Canale di Suez
Il canale di Suez collega il Mare Nostrum con il Mare Lorum, sporcus e colmus de sudicis.
Questo fu costruito in quanto ottimo luogo per ricaricare le munizioni, durante la guerra dei gavettoni tra Egiziani ed Ebrei.
Questa situazione di rozzezza e degrado oggi si è totalmente risolta, da quei tempi di guerre primitive e insensate. Da oggi mai più bombe d'acqua, solo granate made in USA, per una guerra più sicura e tutelata!
Nel XIX secolo l'Inghilterra ha colonizzato l'Egitto e così facendo, con il ricavo del passaggio dei pedalò nel canale, poterono permettersi cappelli a cilindro sempre più vistosi.
Ma quando gli Inglesi dipartirono, con i loro ombrelli nel deretano, gli Egiziani ripresero il controllo di Suez, e con il ricavo sul transito delle navi comprarono un pizzetto d'oro massiccio ciascuno.
Il Mediterraneo nell'arte
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