Santa messa
La Santa Messa è un noto telefilm di grande successo, arrivato ormai quasi alla stagione duemilaventi. Il grande numero di abbonati (altresì noti come "Fedeli") ha convinto la C.H.I.E.S.A. productions a trasmetterla in diretta all'interno di multisale riconoscibili per la caratteristica omonimia. La Santa messa risulta quindi essere la prima fusione tra telefilm e reality show e per questo il protagonista, Gesù ha ricevuto nella prima edizione del 34 d.C. il Telegatto da un già maturo Mike Bongiorno.
Trama
La trama vede un giovane Gesù cercare di cambiare l'Italia tramite un'organizzazione chiamata PdL, presieduta dall'assemblea dei 12 assenti. Posto poi in un processo contro P. Pelato, il nostro eroe riesce (?) a sfangarsela invocando il legittimo sospetto (sembra che il giudice fosse cugino del panettiere di cotal Giuda, comparsa della stagione 32. Purtroppo il protagonista dopo 33 stagioni decide di abbandonare le scene, in quanto si rivela troppo pesante l'impegno richiesto (l'invidia è nei confronti di Dio, costretto solo a lavorare sei giorni per creare il mondo). I tentativi di rimpiazzarlo con altri personaggi come Silvio Berlusconi, Berlusconi Silvio e il misterioso S.B. non riescono come dovrebbero, tant'è che la 2020esima stagione si rivela essere per lo più un'insime di cut-scene delle prime 33. Da un'attenta analisi delle sceneggiature è possibile riscontrare che le storie si ripetono sempre uguali ogni tre stagioni. Le uniche variazioni si riscontrano nelle considerazioni strampalate e nelle stanche battute da avanspettacolo che compongono l'interludio solitamente chiamato "omelia". Ai più attenti non sfugge, inoltre, che lo special di Natale, particolarmente apprezzato dai fan, in realtà è sempre uguale anno dopo anno.
Canti sacri
Durante la santa messa sono presenti molti canti. Questi sono i più quotati:
- Ollellè ollallà
- Il vitello dai piedi di balsa
- Shpalmen
- Osteria numero venti
- Osteria numero mille
- La canzone del buzzicone
- Ollellè ollallà (reprise)
- Fantasia di rutti
- Orgia cartoon
- M'hanno scomunicato
- Peti come se piovessero
- D'ora in poi si chiaverà
Innovazioni
Precedendo l'isola dei famosi ha dato il via all'uso del confessionale, mentre nel medioevo si è tentato, grazie alla collaborazione di Bill Gates, di fare concorrenza a eBay grazie alla vendita di indulgenze online.
Sembra abbia avuto poco riscontro la scelta di mettere le risate registrate, utili a coprire le bestemmie del sacrestano mentra rovescia il secchio col sapone.
Altri personaggi
- Maria e Giuseppe: se Maria sembra rimanere sulla cresta dell'onda, polemiche contrattuali riguardano Giuseppe che a un certo punto abbandona la scena. Il tentativo di un flashback il 19 marzo non sembra particolarmente riuscito
- I 12 assenti: sono personaggi di contorno, rappresentano ciò che Potsie e Ralph sono per Fonzie.
Passano per lo più il tempo a fare domande idiote a Gesù o si fanno i cazzi propri per tutto il tempo.
- Parroco: presentatore, subisce spesso le critiche dei giornali a causa di vesti eccessive e troppo abbaglianti e per le frasi ingiuriose dirette verso il pubblico e verso qualsiasi divinità a caso.
- Veline: prendono i soldi della questua, chiamate affettuosamente dal prete le "perizomate", sebbene non si capisca la motivazione.
- Ponzio Pelato, interpretato ottimamente da Pierluigi Collina e avente come controfigura un alieno di X-Files, rappresenta una versione migliorata della magistratura italiana in quanto i procedimenti durano 20 anni anziché 25.
Pregi
I critici riconoscono ad un format con così forte propensione nazional-popolare il merito di aver evitato la facile scelta di infarcire lo show con stacchetti musicali con ballerine seminude. Questa impopolare scelta, tuttavia, ha portato negli ultimi anni ad un sensibile calo dell'audience.
Altre critiche
La stampa è stata spesso critica nei confronti della santa messa, a causa dell'eccessiva truculenza di alcune scene, dei personaggi troppo inverosimili e della presenza di donnine di facili costumi. Alcuni critici hanno sottolineato l'uso esagerato di tormentoni proposti dal presentatore e ripetuti con eccessiva ed immotivata enfasi dal pubblico.