Muʿammar Gheddafi
Muammar Saddam Osama Alì Agca Hecham Abduh Gheddafi è stato un politico e stilista libico. Salito al potere nel 1969 grazie all'appoggio della sua milizia di scimmie lancia merda, Gheddafi è stato per quarantadue anni la massima autorità della Libia, trasformandola nel paese progredito e tollerante che conosciamo oggi.
Esistono 37 modi diversi di scrivere e pronunciare in arabo il nome Muammar Gheddafi: tutti però significano "stronzo di cammello del deserto".
Biografia
L'ascesa al potere
Muammar Gheddafi nacque da una famiglia di beduini. Fin dall'infanzia maturò un odio viscerale nei confronti dell'Italia. Questo odio affonda le sue radici in un dramma personale: il suo cammello morì investito da una Panda 4x4 di chiare origini italiane. Stessa sorte toccò poi alle sette sue mogli, ma per esse Gheddafi accettò il risarcimento di 12 accendini, a riprova della parità islamica tra uomo e donna.
Raggiunta la maggiore età si arruolò finalmente nell'esercito, con un ardente desiderio di rompere le palle alla numerosa popolazione italiana stanziata in Libia [1]. Dopo un breve ma soddisfacente addestramento, consistito principalmente nell'infilzare con la baionetta dei fantocci colorati col tricolore italiano e nell'imparare a minacciare di bombardare chicchessia, Muammar Gheddafi venne riconosciuto come migliore del suo corso ed eletto quindi colonnello.
Successivamente, stanco del modo di governare del rammollito re Idris, insorse con le sue truppe e il 26 agosto del 1969 portò a compimento un colpo di stato. Gheddafi, dopo essersi autonominato Colonnello dello Scatolone di Sabbia, si mise a capo della Libia giurando di governarla in modo democratico e tollerante: la sua prima mossa fu infatti quella di rimandare a casa a calci in culo tutti gli italiani, che avevano infestato le città libiche di pizzerie Bella Napule.
Anche l'ex-sovrano Idris venne esiliato, e da allora si riciclò come giornalista sportivo e concorrente dell'Isola dei famosi.
Il governo
La linea politica adottata da Gheddafi si poteva definire una sorta di fusione fra comunismo e capitalismo, in quanto dal primo copiò il modo di trattare gli oppositori e dal secondo come sfruttare fino all'osso i lavoratori.
Appena dopo l'elezione, Muammar Gheddafi instaurò una nuova Costituzione, basata sul rispetto di alcuni pilastri fondamentali della cultura islamica come la legge del taglione, il burqa e la lapidazione per le donne adultere. Si inimicò ulteriormente l'Occidente negli anni '80, quando per una curiosa coincidenza di eventi alcune bombe, casualmente posizionate da attentatori libici, scoppiarono in modo del tutto involontario in Scozia e Sicilia.
Questi eventi, uniti al goliardico passatempo di Gheddafi di puntare dei missili sui paesi confinanti dicendo poi di volerli lanciare, portarono ben presto la Libia a venir odiata dall'intera comunità internazionale e a venir ribattezzata "Stato canaglia" [2].
Nel corso degli anni Gheddafi si divertì a sostenere i peggiori terroristi e tiranni di tutto il globo terracqueo per il semplice gusto di far incazzare la NATO, la quale non poteva neppure toccarlo perché la Libia fornisce petrolio a mezza Europa.
A partire dagli anni '90, forse a causa di una botta in testa[3] o dopo essersi reso conto che continuando così rischiava seriamente di venir bombardato dagli Usa, Gheddafi ammorbidì la propria condotta in fatto di politica estera e si avvicinò agli Stati Uniti, tanto che le due nazioni vennero viste più volte prendere il thè insieme e scrivere sui muri con le bombolette: "Abbasso l'Iraq!"
Il patto con l'Italia
Gheddafi prestava tantissima attenzione al bene del suo popolo ed in particolare era ossessionato dal desiderio di fornire alla Libia nuovi mezzi di trasporto e ottime strade, in modo da riuscire a unire il niente con il nulla. Per potenziare queste strutture Gheddafi adottò una scaltra strategia che prendeva il nome di "Accusiamo l'Italia di qualcosa alla cazzo e verremo risarciti". Grazie infatti alla brillante richiesta di risarcimento per i danni coloniali e al fatto che ci fossero simpatici personaggi sotto il metro e dieci che gli davano retta, il colonnello riuscì a gettare le basi per il suo megalomane piano: trasformare entro la Libia in un unico immenso parcheggio dell'Esselunga.
Nel settembre del 2008 Gheddafi stipulò con Sua Altezza Silvio Berlusconi un accordo che permetteva all'Italia un accesso più libero alle risorse petrolifere libiche: in cambio il sagace governo italiano dovette semplicemente pagare un indennizzo di 50 miliardi di dollari del Monopoli, scusarsi ufficialmente per la colonizzazione degli anni '30, le Crociate, l'Olocausto e il buco dell'ozono, togliere i crocifissi dalle scuole italiane, convertire tutte le chiese in moschee, cedere il titolo di Campioni del Mondo alla Libia e infine dedicare la piazza di Ustica a Gheddafi.
Il governo libico a sua volta si impegnò a rispedire in Italia all'istante ogni clandestino che veniva rimpatriato, a fornire a chiunque volesse raggiungere i sacri lidi italici un comodo mezzo di trasporto e a spedire ad Arcore tutte le nipoti minorenni del presidente.
La caduta
NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Muʿammar Gheddafi.
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Sull'onda della cosidetta primavera araba (un inaspettato aumento delle temperature che causò agli abitanti del Medio Oriente irritazione, aggressività e la voglia di deporre i propri leader), anche il consenso popolare di Gheddafi iniziò a vacillare. Il 16 febbraio 2011 si verificarono violenti scontri fra i manifestanti, scontenti per l'arresto di un attivista dei diritti umani, e l'esercito libico formato da dobermann tenuti a digiuno per una settimana.
Per questo, il Tribunale Penale Internazionale condannò Gheddafi, il figlio Sayf al-Islam e il capo dell'esecito Hammazz Hammazz per crimini contro l'umanità.
Nonostante l'eroica resistenza delle truppe lealiste, composte da cinque pensionati,Tripoli venne messa a ferro e fuoco dai ribelli. Gheddafi cercò di scappare fingendosi uno studente Erasmus, ma il suo astuto stratagemma venne scoperto dai ribelli. Il leader libico tentò allora di salvarsi la vita con un ultimo disperato trucco:
I ribelli non ci cascarono e, dopo averlo pestato, brutalizzato e avergli disegnato un pene sulla fronte, lo uccisero con un colpo di pistola.
Il corpo di Gheddafi riposa oggi in un cassonetto dell'umido a Bengasi.
Curiosità
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- Il figlio terzogenito di Gheddafi, Al-Sa'adi Gheddafi, è un calciatore di indubbia classe e qualità cristallina. Ha militato anche nel Perugia, nell'Udinese e nella Sampdoria nel ruolo di pusher.
- Gheddafi intraprese con successo un piano di parificazione ed emancipazione delle donne libiche, che principalmente consisteva nel sostituire le sue guardie del corpo con gnocche da lui accuratamente selezionate.
- Secondo le ultime ipotesi sulla sua fine, pare che Gheddafi sia morto durante l’uccisione.
- In realtà non è morto, si nasconde sotto il falso nome di Carlos Santana.