Narain Karthikeyan
Narain (o Naruto, gli appassionati non sono ancora sicuri del nome di questo pilota) Kartikea è un mandriano mancato e pilota di Formula 1 nato durante una alluvione del Gange nel 1997 da un padre che secondo antiche credenze popolari era campione di rally[citazione necessaria], senza che qualcuno mostrasse le prove e trasportato da delle tartarughe fino al portone della Tata Motors. Dalle amiche e nutrici testuggini Narain ha preso il suo grande stile di guida che lo avrebbe portato fino alla Formula 1 e nei libri di storia, nel senso che mentre guidava ha sfondato la vetrina di una libreria e si è schiantato nella sezione Storia.
Passaggio nelle corse: l'inzio della leggenda
Dopo 15 anni di estrazioni del Lotto mai vinte, Narain trova nelle corse di Kart un rapido conforto e pensa di diventare un pilota da corsa dopo aver vinto tutte le gare a cui aveva preso parte nel suo paese d'origine, gare dove però lui era l'unico abbastanza ricco da potersi procurarsi un'auto mentre tutti gli altri gareggiavano su muli o a piedi. Da notare che nonostante ciò diverse volte è arrivato secondo. Successivamente si trasferisce in Inghilterra, dove corre contro bambini e pensionati riuscendo a vincere tutte le gare. Dopo questa incredibile dimostrazione di potere e grazie all'aiuto della sua Tata riesce ad arrivare in Formula 1 con la Jordan, arrivo che segna il definitivo declino della scuderia irlandese.
Con la Jordan riesce a lottare come un leone nelle ultime posizioni per evitare di essere l'ultimo ed essere costretto, come da regolamento della Formula 1, a pagare da bere a tutti e a chiudere le saracinesche dei box.
Gran Premio degli Stati Uniti 2005
Narain stufo di non essere tra i primi, nel Gran Premio degli Stati Uniti 2005, tra la notte di venerdì e sabato, decide di mettere su un tratto della pista dei chiodi che attaccono solamente le gomme Michelin (montate dall'80% delle vetture in pista) riuscendo a far ritirare dalla gara di domenica tutte le scuderie tranne tre che montavano le Bridgestone (Ferrari, Jordan e Minardi), gomme oggi estinte nelle competizioni su ruote.
Alla partenza si schierano sei vetture e Karthikeyan parte subito all'attacco per prendersi il podio ai danni del suo compagno di squadra e evitare i lanci di bottiglie di whisky e di birra lanciati dagli americani arrabbiati per lo schifo di spettacolo offerto. Solo dopo la fine della gara e la conquista dei primi punti iridati, Narain offrirà un risarcimento per un biglietto al cinema o vedere una gara di Nascar, ma in forma completamente anomina.
La Tata, non avendo più soldi, decide di spedirlo come test driver nella Williams prima di dargli un periodo di riposo nelle gare americane. Qui, grazie al più grande doppio incidente della storia dove riesce ad essere l'unico superstite, vince una gara e dopo, con la stessa procedura, un'altra ancora, diventando leggenda vivente in America.
Ritorno in Formula 1 con la fortissima HRT
Dopo 4 anni di risultati ottenuti con la sua bravura, Kartikea decide di tornare nuovamente in Formula 1 con la Sangria Racing Team che già aveva ingaggiato un talento promettente: Vitantonio Liuzzi. Nella prima gara, a causa della grande competitività del mezzo, entrambi i piloti vengono esclusi. Dalla seconda gara Kartikea diventerà l'incubo di ogni pilota che sta nelle prime posizioni quando un giudice di gara sventola una bandiera blu. Kartikea, ogni volta che vede la bandiera blu, non fa passare il primo ma gli va addosso per cercare l'incidente e cambiare le sorti della gara: infatti Kartikea ha stipulato un contratto segreto con la FIA per far uscire di scena chiunque sia in testa alla gara per rendere il campionato più divertente.
Dopo tante gare con questa pena sulle spalle e le minaccie di morte da parte di tutti i piloti del paddock, Kartikea viene sfidato a un duello all'ultimo pit-stop contro un giovane cavaliere che stava crescendo nella Vacca Rossa: Daniel Ricciardo. La sfida si conclude con la vittoria di quest'ultimo e Kartikea viene mandato in esilio nel suo paese natale.
Curiosità
- È stato il primo pilota indiano a correre in Formula 1, anche se i suoi compatrioti cercano di smentire la notizia in tutti i modi
- Viene sponsorizzato dalla Tata. Francesca, chiaro.
- Peggio di lui ha fatto solo Karun Chandhok!