Nazionale Cantanti

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(Rimpallato da Nazionale cantanti)
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« Grazie a Dio non ho l'uso delle gambe! »
(Pierangelo Bertoli su valida scusa per rifiutare la convocazione nella Nazionale cantanti)

La Nazionale italiana cantanti è una diabolica macchinazione ordita da Mogol, Umberto Tozzi e Gianni Morandi per liberarsi del loro arcinemico Paolo Belli.

Storia

Nella Nazionale cantanti vengono talvolta convocati anche personaggi che con la musica non hanno niente a che fare, come Raul Bova, Diego Armando Maradona e Marco Carta.

Tutti noi conosciamo Paolo Belli, il gelatinoso frontman del gruppo Ladri di Biciclette, anche se ne faremmo volentieri a meno.
Paolo Belli è obeso e, di conseguenza, ciò fa di lui una persona malvagia.

Non siete ancora convinti? Provate allora a farvi una semplice domanda: Paolo Belli ha mai vinto il Premio Nobel per la pace?
No.
Come vedete, Paolo Belli è proprio malvagio.

Molte persone, perlopiù dietologi, hanno tentato di eliminare Paolo Belli per assicurare al mondo un futuro migliore. Purtroppo Paolo Belli, da schifoso ciccione qual è, ha trasformato i suoi nemici in cioccolato e se li è mangiati.
"Non è possibile!" direte voi, "è Majinbu quello che trasforma la gente in cioccolato!"
Ma questo è soltanto ciò che Paolo Belli vuole farvi credere. Paolo Belli, ricordatevelo, è malvagio. E bugiardo.

Finalmente, nel 1981, Mogol, Umberto Tozzi e Gianni Morandi ebbero la prima e ultima idea della loro vita: visto che sconfiggere Paolo Belli era impossibile, l'unico modo per liberarsi di lui era convincerlo a giocare una partita di calcio. Con quelle vene zeppe di trigliceridi, l'infarto era assicurato!
Anche questo piano, però, è miseramente fallito. Nonostante una stazza da tricheco, nonostante abbia bisogno della bombola d'ossigeno anche solo per alzarsi dalla panchina, Paolo Belli è ancora vivo e vegeto e ha totalizzato oltre 180 presenze nella Nazionale cantanti.
Questo evento è da attribuire a due fattori:

  • Paolo Belli ha una fibra incredibilmente robusta.
  • I cervelli di Mogol, Tozzi e Morandi messi assieme non arrivano a riempire una lattina di fagioli borlotti da 250 g.

Pur fallendo nel suo obiettivo primario, la Nazionale cantanti ha ottenuto un altro grande risultato: tenere impegnato Luca Barbarossa impedendogli così di incidere nuovi dischi.

La partita del cuore

La partita del cuore è un incontro che si tiene ogni anno e che vede protagonista la Nazionale cantanti contro una squadra di barboni, saltimbanchi e disadattati sociali raccattati per l'occasione.
Scopo dell'incontro è raccogliere abbastanza fondi per permettere a Pupo di estinguere i suoi debiti con la mafia russa.
La prima partita del cuore si tenne nel 1992 e vide la vittoria per 6-3 della Nazionale cantanti sulla Nazionale Ergastolani di San Vittore. Protagonista della serata fu Iva Zanicchi, autrice di tutte le nove reti del match.

Piazzamenti

La Nazionale cantanti è una delle squadre più titolate della storia, essendosi aggiudicata quindici Festival di San Remo, dodici Festivalbar e otto Festival di Castrocaro. Non è mai riuscita però a qualificarsi ad un mondiale o a un europeo, forse perché Andrea Bocelli si ostina a voler giocare in porta.

Statistiche

Lucio Dalla venne allontanato dalla Nazionale cantanti per il suo vizietto di palpeggiare i compagni sotto la doccia.

Presenze

Orietta Berti 985
Mauro Repetto 883
Enrico Ruggeri 125
Riccardo Fogli 262
Cannibal Corpse 75
Den Harrow 1, da spettatore pagante

Reti

Peppino di Capri 221
Toto Cutugno 220
Gianni Bella 29
Marcella Bella 7
Cugini di Campagna 2 (in quattro)
Dik Dik ½

Rivalità

Mogol a fine partita.

La Nazionale cantanti contende alla Nazionale degli ex mariti di Ivana Trump la palma di squadra più inutile del palinsesto televisivo RAI. Altre importanti rivalità sono con:

Nel 2011, durante il match (poco) amichevole Nazionale cantanti - Nazionale delle Fær Øer, il carpentiere faroese Rógvi Bastardsen entrò a piedi uniti sulla trachea di Gianni Togni dopo appena ventitre secondi di gioco, giustificandosi poi con un:

« Quando mi ricapita di poter far male a Gianni Togni? »

L'arbitro, colpito dall'irrefutabile logica del ragionamento, si disse d'accordo con Bastardsen e colpì a sua volta Gianni Togni con una ginocchiata nelle palle.