Nazionale di calcio della Malesia
La nazionale di calcio malese (Pasukan Bola Sepak Kebangsaan Malaysia, che significa Nazionale di Calcio Sembra Assurdo della Malesia) è la rappresentativa calcistica nazionale della Malesia. Non ha mai preso parte ad un mondiale, fondamentalmente perché lo giocano sempre in estate e da quelle parti è alta stagione per il turismo, considerando che i 7/11 della squadra gestisce un chiosco di bibite ci perderebbero troppi soldi. Si è comunque qualificata per un paio di volte alle olimpiadi, con esiti di cui non vanno affatto fieri.
Nel FIFA World Ranking occupa attualmente il 156° posto, subito sotto il Laos (nazione nella quale il calcio è storicamente praticato dagli oranghi). Utilizzando il sistema alternativo di classificazione delle nazionali di calcio, il World Football Elo Ratings, una volta inserita nel computer la parola "Malesia" viene fuori dagli altoparlanti una risata di venti minuti.
L'attuale sede della Federcalcio malese è condivisa con una ditta che produce preservativi al gusto coda alla vaccinara, il presidente ha tenuto a precisare che si tratta di una sistemazione provvisoria, dal 1969.
Grazie all'apporto finanziario del nuovo sponsor, la nazionale malese ha potuto acquistare dei palloni Brazuca, gli stessi usati nel mondiale brasiliano del 2014, diminuendo sensibilmente gli infortuni alla testa causati dall'uso delle noci di cocco.
L'attuale commissario tecnico è Dollah Salleh, unico malese vivente ad aver letto tutto il regolamento del gioco del calcio, nonché uno dei sette che sa leggere.
- CT Sallehl : Dobbiamo lavorare di più sui calci piazzati!
- Safiq Rahim : Mister, è sicuro che sia una buona idea? Ieri ho piazzato un calcio nello sterno di un coreano e sono stato espulso!
Storia
Tra il 1930 e il 1970 la nazionale malese ha sempre approcciato ai mondiali come "non partecipante", stando alle malelingue "per scarsa autostima", secondo altri perché fino al 1965 non esisteva proprio la Malesia come nazione, ma sono entrambe scuse puerili. Gli anni migliori del calcio malese sono proprio gli anni settanta, con la partecipazione alle Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972, in cui la squadra attira l'attenzione degli addetti ai lavori durante il girone eliminatorio.
- Germania Ovest - Malesia 3–0. Il primo tempo si conclude sullo 0-0, i crucchi lo passano tutto a firmare autografi, agli avversari. Al rientro in campo, i malesi cercano di convincere i tedeschi a giocarsi i due punti a zecchinetta, il piano fallisce e rimediano tre pappine.
- Malesia - Stati Uniti 3–0. Gli americani scendono in campo alla ricerca di una grossa H in cui calciare il pallone, poi restano stupiti dell'esultanza immotivata dei malesi che, per tre volte, festeggiano l'essere riusciti a mettere a posto il pallone in un grosso contenitore rettangolare dotato di rete.
- Marocco - Malesia 6–0. Partita decisiva per la qualificazione, chi perde è fuori. I malesi non sono abituati a questa pressione psicologica e in nove minuti prendono quattro gol. Il Marocco gioca in sette, il resto della squadra vende souvenir sugli spalti. Dopo aver preso altri due gol i malesi si svegliano ed iniziano ad impensierire i marocchini, invadendo la tribuna centrale con merce prodotta a Taiwan.
Dopo questo esordio poco incoraggiante in una competizione internazionale, la Malesia cerca di limitare le apparizioni pubbliche, ma ci riesce per pochi anni. Si qualifica alle Olimpiadi di Mosca del 1980, dalle quali si ritira aderendo al boicottaggio indetto dagli Stati Uniti (a seguito dell'invasione sovietica dell'Afghanistan). Secondo una recente rivelazione di Wikileaks, furono gli stessi calciatori malesi (travestiti da soldati russi) ad invadere l'Afghanistan, contando sulla reazione americana che poi ci sarebbe stata, allo scopo di non fare brutte figure a Mosca.
Sono comunque anni in cui Malesia e Corea del Sud dominano la scena calcistica dell'Asia orientale, temendosi a vicenda. Con i sudcoreani hanno in comune diverse cose: la tigre sullo stemma, i capelli neri corti, i tifosi che non capiscono una minchia di calcio, l'alimentazione a base di riso e la convinzione che, prima o poi, si riuscirà a battere una squadra europea titolata. Nel corso degli anni il calcio malese ha però subito un declino, dal quale non si è più ripreso, invece i sudcoreani si sono tolti qualche soddisfazione. L'errore è da ricercare nel diverso approccio, la Federazione malese ha investito nel settore giovanile, quella sudcoreana ha comperato Byron Moreno.
Caratteristiche tecniche
La Malesia ha il suo punto di forza nell'imprevidibilità tattica, che gli permette di passare indifferentemente dal modulo quattro-tre-tre a quello tre-tre giù-giù. I difensori sono in grado di marcare inizialmente a zona-mista, cambiare in zona-uniforme e poi evolvere in modo repentino in zona-pedonale. In fase di "non possesso" gli esterni attuano la diagonale nel primo tempo e l'orizzontale nel secondo, ma invertono se piove o se giocano di sera. In fase di "possesso" il rifinitore diventa un esorcista.
Gli schemi offensivi sono complessi, prevedono l'uso di una mezzapunta, di una mezz'ala e di un mezzoscemo (per non dare punti di riferimento ai difensori), oppure di un mezzocriminale (per dare qualche punto di sutura agli avversari). L'allenatore attuale si interessa personalmente delle palle inattive, che a suo dire: "causano calvizie ed aggressività per l'accumulo di testosterone"[1].
La squadra preferisce di solito effettuare un pressing alto, ma possono anche farlo basso e, se serve, perfino nano. In campo portano sempre quello che è chiamato "furore agonistico", qualche volta dalla Cina.
La rosa è ampia, sembra quasi un rosone, di conseguenza lo è anche il vivaio dove l'hanno coltivata. Quella attuale comprende alcune individualità che sono già molto ricercate all'estero, soprattutto dall'Interpol.
Formazione attuale
Nome | Ruolo | Caratteristiche | |
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Khairul Fahmi Che Mat | Portiere | Definito il miglior portiere asiatico del 2014. Qualcuno è arrivato a paragonarlo ad un mostro sacro come Usaburo Fukai del Ryōichi Village & Resort di Sapporo. | |
Mahali Jasuli | Difensore destro | Rapido e dotato di un ottimo anticipo, che gli consente di arrivare in marcatura quando l'avversario è ancora nello spogliatoio ad allacciarsi gli scarpini. | |
Mohd Fadhli Shas | Difensore centrale | Roccioso difensore[da verificare] con un buon senso della posizione. Grazie al suo fisico possente, riesce a sollevare agevolmente una polemica con l'arbitro. | |
Amirizwan Tajuddin | Difensore d'ufficio | Formidabile sulle palle alte e negli inserimenti offensivi, a volte viene rinviato dal proprio portiere perché lo scambia per il pallone. | |
Mohd Afif Amiruddin | Difensore sinistro | Il classico terzino fluidificante, talmente fluido che durante la partita si ferma una dozzina di volte a fare pipì sui tabelloni della pubblicità. | |
Norshahrul Idlan Talaha | Mediano incontrista | Una vera e propria diga a centrocampo. L'unica speranza per i suoi avversari è saltarlo, se tentassero di aggirarlo finirebbe prima la partita. | |
Wan Zaharulnizam Zakaria | Mediano scambista | Un metronomo a servizio della squadra, però impostato sul "Lento Grave". È talmente lento che prima di riuscire ad effettuare il passaggio i suoi scarpini sono passati di moda. | |
Mohd Amri Yahyah | Regista | Lancio millimetrico e grande esperienza, grazie alla quale inquadra subito la scena. È quello che dà il ciak all'azione e decide i tagli. | |
Kunanlan Subramaniam | Fantasista | È l'uomo che dà imprevedibilità alla manovra, può arrivare anche a tirare nella propria porta pur di disorientare gli avversari. Già l'ha fatto... più volte. | |
Indra Putra Mahayuddin | Attaccante centrale | L'idolo dei tifosi, il classico centravanti di sfondamento. Una volta acquisita velocità, in genere partendo dalla città vicina, è praticamente inarrestabile. Un vero incubo per le difese avversarie, che vengono risucchiate nella sua scia e finiscono in rete assieme al pallone. Un trascinatore. | |
Joseph Kalang Tie | Attaccante esterno | Segna poco, ma è un mago negli assist. Come già accaduto in passato per Edgar Davids (che indossava occhiali protettivi) gioca con una speciale mascherina. Per alcuni è solo una questione di look, per altri una necessità per evitare il linciaggio. In realtà ha un contratto con la Hot Rose (un club privé di Taiping) che lo vincola. |
Note
- ^ questi sono tatticismi incomprensibili ai più
Voci correlate
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