Nichi Vendola
Nichi Vendola è un politico italiano, leader di Sinistra friendly. È gay, comunista e c'ha pure la zeppola in bocca.
Biografia
NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Nichi Vendola.
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Nichi Vendola nasce a Londra il 24 marzo del 1989 e manifesta fin dall'infanzia due terribili malattie che lo perseguiteranno tutta la vita: una precoce canizie e una fine retorica ricca di ossimori, figure allegoriche e allitterazioni, che lo rendeva incomprensibile ai più e in particolare ai suoi genitori londinesi che lo abbandonarono dunque sul Tamigi.
Raccolto da un gruppo di immigrati clandestini italiani in procinto di essere espulsi dal regno di sua maestà, crebbe in Puglia dove si innamorò della letteratura di Pier Paolo Pasolini, tanto da imitarne lo stile di vita da intellettuale critico, la passione politica per la sinistra e le capacità da oratore (complicando il suo già acuto problema di incomprensibilità).
Iscrittosi al Partito Comunista Italiano giusto in tempo per criticare la "Svolta della Bolognina" voluta dallo sveglio[risata necessaria] Achille Occhetto, Vendola fu tra i fondatori del Partito della Rifondazione Comunista (PRC), che grazie al suo voto decisivo non prese invece il nome di "Comunisti Cattivi Cucinatori di Poppanti" (CCCP), sostenuto invece dal compagno-rivale Paolo Ferrero. Da quel momento fu odio aperto tra i due.
Nel 2005 fu inaspettatamente scelto, tramite le elezioni primarie, come candidato della coalizione di centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, sconfiggendo Francesco Boccia con 40.358 voti (50,8%) contro le 38.676 (49,2%) preferenze ottenute dal suo avversario. Confesserà poi che qualche settimana prima, mentre si recava all'anagrafe per un cambio di residenza, entrò per sbaglio all'ufficio elettorale del Comune lasciando lì i suoi dati agli impiegati, ritrovandosi poi inaspettatamente eletto.
Nello stesso anno vinse le elezioni regionali ottenendo il 49,8% dei consensi, sovvertendo i pronostici che lo davano in svantaggio rispetto al candidato del centrodestra e padrino presidente uscente Raffaele Fitto.
Dopo la disfatta della sinistra nelle elezioni politiche del 2008, con un gruppo di amici, cercò di convincere gli alieni comunisti a diventare alieni pacifisti, femministi, ecologisti, alternativi e solidali, ma la sua nemesi, il suo Salieri, colui che aveva convinto i suoi genitori ad abbandonarlo sul Tamigi (ebbene sì, era stato proprio lui) Paolo Ferrero, forse perché invidioso della canizie alla Richard Gere di Vendola, forse perché non aveva capito una parola del discorso del suo rivale (in questo scusato dall'incomprensibile linguaggio di Vendola stesso), si fece portatore dell'ortodossia assoluta del socialismo reale.
Nel 2009 la linea di Ferrero, sostenuta dalla potente lobby del cioccolato, vinse dentro il partito e Vendola decise dunque di candidarsi alle elezioni europee con un nuovo partito chiamato "Sinistra e Libertà", sperando tra l'altro di poter rubare il voto di qualche distratto elettore del Popolo delle Libertà.
Ma il progetto è un completo, totale, colossale e spettacolare fallimento e per evitare di dover pagare i danni si è costretti a cambiare nome al partito in "Sinistra Ecologia Libertà".
Allo scadere del primo mandato da presidente della regione Puglia, nel 2010 il centro-sinistra organizza le nuove primarie per decidere chi candidare. Il PD ricandida Francesco Boccia, con la ormai classica e fallimentare strategia politica del PD del ricandidare sempre chi ha già perso una o, meglio ancora, più volte. Come tutti si aspettavano è un plebiscito per Vendola che vince con la strabiliante percentuale del 167,24% delle preferenze.
Viene poi rieletto presidente della Puglia alle elezioni del 29 e 28 marzo 2010.
Il 28 febbraio 2016 lui e il suo compagno dànno il lieto annuncio: diventeranno padri. Si scatena la polemica in Parlamento e sui social network: lo sfruttamento di una povera donna canadese da parte di due malvagi comunisti che vogliono il piacere di provare un piatto esotico è inaccettabile!