Nicola Amoruso
Nicola Amoruso nasce a Sampdoria nel 1912 avanti Moggi ma già nel 1913 aveva 34 anni portati male tra l’altro. Figlio di suo padre e di sua madre, fin da bambino giocava a calcio con le teste dei gatti morti investiti poiché non poteva permettersi un pallone decente.
Carriera
Fino all’età di 30 anni, nessuno cagò minimamente Amoruso, rimasto a giocare nella squadra della parrocchia. Un giorno, però, dopo un gol sbagliato a porta vuota da 20 centimetri, tirò inavvertitamente una bestemmia che gli costò la rescissione della comunione, della cresima e la cessione a titolo definitivo alla squadra aziendale della Giuventus. Il primo anno giocò tre partite di campionato segnando 15 reti tutte nella propria porta. L’anno seguente, dopo avergli spiegato meglio le regole del giuoco durante il ritiro estivo, andò in gol 17 volte di cui 15 nella propria porta (è un po’ recidivo il ragazzo…).
Rottasi i coglioni di prendere gol dal proprio attaccante, la Giuve decise di svenderlo a chiunque avesse il coraggio di prenderlo. Si fece avanti il temutissimo Venezia, che se lo aggiudicò pagandolo 3000 buoni pasto della mensa. A quell’epoca il Venezia era desideroso di scendere definitivamente nei bassifondi dei campionati che nessuno caga. In un solo anno, infatti, egli decise le sorti di questa squadra: mise a segno la bellezza di 32 gol di cui 30 nella porta sbagliata; ebbe anche un flirt con il proprio portiere, tale Manny DeMerd e provocò un buco nel bilancio della società di ben 4mila lire, abbastanza per farla quasi fallire.
Fece una breve parentesi nel campionato norvegese (nella squadra del Pïppæ) e in Andokazzostan (nella squadra del Badfienek): in totale fece 25 gol in diciotto partite, tutti stranamente realizzati nella porta avversaria (incredibile!). Ben presto tornò a fare danni in terra italica precisamente nel Gallipoli; la sua avventura lì durò un quarto d’ora, per via dei dirigenti che si accorsero della cagata che stavano facendo nel comprarlo.
Nel 1977 Ciccio Graziani lo volle al Cervia (merda più, merda meno…) dove fece coppia in attacco (e nella vita privata) con Sossio Aruta.
Nel marzo del 1989 muore e risorge tre giorni dopo. Due mesi dopo fece un trapianto multiplo alle gambe: si mise le ginocchia di Montella, le caviglie di Carlo Conti, gli stinchi di Hitler, le cosce dell’Omino Michelin e i piedi di Gerry Scotti.
Il suo fiuto del gol (per la porta sbagliata, ma sono dettagli) fu ciò che fece perdere la testa a quel volpone di Lillo Foti, boss della ‘Ndrangheta Futtboll Clebb, squadra di spicco del campionato delle Due Sicilie, che lo volle fortemente nel suo organico. Infatti, dopo aver dominato tutti i campionati minori e dopo aver raggiunto finalmente la Serie A, da quell’anno la ‘Ndrangheta Futtboll Clebb si salva di culo all’ultima giornata.
Palmares
- Con il Como vinse 2 Coppe dell’Olio;
- Con il Pïppæ vinse un buono per un’operazione di chirurgia plastica al seno dal dr. Freddy Kruger;
- Con la Giuventus vinse un scimmia gigante in peluche alle giostre di Vinovo, un viaggio-premio sulle coste bianche e assolate di Perugia e una fornitura a vita di calci nelle palle;
- Con la ‘Ndrangheta Futtboll Clebb vinse un posto d’onore nella cosca Corleone, in qualità di aguzzino.
Riconoscimenti
- Nicola Amoruso è stato premiato “Miglior Giocatore non-protagonista” per 25 anni consecutivi agli GEA Music Awards. Nell’ultima edizione ha battuto la concorrenza di Quaresma, Simone Inzaghi e Hubner.
- Nell’estate del 1971 è stato eletto “Mister Faccia da schiaffi” nel lido di Bolzano.
- Nel 1999 è stato premiato “Peggior Giocatore Protagonista” ai KGB Music Awards per il ruolo di attaccante di sfondamento.
Curiosità
- Forse non tutti sanno che Nicola Amoruso è detto anche Piede Caldo o Dinamite. Questi soprannomi risalgono ai tempi delle elementari, quando per guadagnare qualche soldo si dava fuoco ai piedi o faceva esplodere i petardi fra le dita.
- Nicola Amoruso detiene il record di "Gol più inutili mai segnati". Il numero di reti in questione sono tuttora in fase di conteggio da parte dei ricercatori Oral-B
- Quando Amoruso militava nel Como, al termine di una partita contro il Liverpool (finita 11 a 0 per Paul McCartney e compagni), durante un’intervista gli venne chiesto:
- Giornalista: “Amoruso, oggi è stato autore di una tripletta spettacolare ma purtroppo ha segnato nella sua stessa porta. Come commenta la sua prestazione odierna?”
- Amoruso: “Sicuramente positiva. Quei ragazzi in rosso mi stavano simpaticissimi e a un quarto d’ora dall’inizio ho deciso di aiutarli a vincere l’incontro. E’ stato più forte di me!”
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