Nicolas Burdisso
Nicolas Burdisso (Cecoslobelgio, 333 a.c.) è il figlio di Cristian Zenoni e cognato di Marco Capparella, dai quali ha ereditato la tecnica per giocare a calcio (e già questo dovrebbe far capirvi che tipo di calciatore sia). Vive cibandosi di erba sintetica e si disseta bevendo l' acqua degli irrigatori dei campi.
Carriera
Gli esordi
Fin da piccolo Burdisso, sfrattato e ripudiato dalla famiglia, girovagò per tutta l' Argentina e un giorno, credendo di essere arrivato alla Caritas, mise piede nella sede del Boca Juniors. I dirigenti del club, vedendolo in pessime condizioni (capelli unti, denti neri, alito pesante, cicatrizzato e con la maglia di Romano Prodi addosso), decisero di prendersene cura. Fu così che Burdisso, ainoi, scoprì il calcio. Crescendo Nicolas si è ritagliato uno spazio importante in squadra, venendo schierato come esterno destro di bordocampo e poi spostato nel ruolo di raccattapalle centrale. Grazie al suo prezioso contributo di motivatore, il Boca trionfò nella Coppa Intercontinentale, battendo il Milan ai rigori.
Inter
Il Boca Juniors, stanco di doversi tenere una tale zavorra, decise di recapitare Burdisso come pacco bomba in qualsiasi parte del mondo, e lo spedì in uno shuttle. La navicella atterrò ad Appiano Gentile qualche mese dopo, dove Massimo Moratti, incuriosito dal fatto, decise di vedere cosa ci fosse dentro: trovò questo bel ragazzone, con faccia pulita e fisico tonico, pronto per cominciare una nuova avventura. Non rendendosi conto della reale caratura del giocatore, Mancini lo schierò titolare fin dalle prime partite, pentendosene poi in seguito. Le sue giocate infatti fecero infuriare compagni, tifosi, staff tecnico, dirigenti e Babbi l'orsetto, che lo minacciò di morte. Fu così che cominciò la moda dell' Acchiappa Burdisso, un gioco in cui chi lo prende per primo lo maltratta fino allo spasmo. Il primo a sperimentarlo fu Marco Materazzi, che, non potendo vedere uno più scarso di lui, decise di gonfiarlo di bastonate. Partita dopo partita, furono diversi gli avversari che si divertivano a picchiare Burdisso, anche gli arbitri: l'esempio più emblematico è riportato nella foto in alto, dove al termine di Valencia-Inter, gli avversari vennero incitati dal pubblico a gonfiare Nicolas; il primo a farlo fu Navarro, portiere degli iberici, al quale fu sufficiente un solo cazzotto per stenderlo. La vita di Burdisso a Milano era diventata impossibile; non poteva nemmeno andare in giro tranquillamente che un normale cittadino lo pestava, tant' è che dovette ricorrere alla scorta. Solo un compagno gli voleva bene: quel santone di Zlatan Ibrahimovic. I due giocavano sempre insieme, sul campo, negli spogliatoi, sotto la doccia e sotto le coperte. Galvanizzato da questi fatti, Burdisso tornò titolare sotto la gestione Mourinho, ma fu sufficiente solo la partita contro l' Anorthosis Famagusta per far si che il tecnico cambiasse idea. Relegato in tribuna, il povero argentino si sentiva ormai definitivamente emarginato, tant' è che nemmeno partecipò ai festeggiamenti per lo scudetto.Non è un caso che appena lui e Ibra se ne siano andati, l' Inter abbia vinto la Cempions.
Roma
Burdisso si è stancato, vuole giocare, così, nell' estate del 2009 si fa sotto la Roma, che riesce ad acquistarlo. Ma nemmeno in giallorosso le cose cambiano: Burdisso infatti rimane sempre la vittima preferita di compagni e avversari e anche di Claudio Ranieri, che lo insulta in ogni allenamento. Ma lui non si preoccupa più di tanto, anzi, gli fa solo piacere. Gioca spesso sopra la traversa, per far prendere uno spavento al portiere avversario e il trucco funziona; la Roma infatti sfiora lo scudetto, ma lo vincerà ancora una volta l' Inter. Questo fatto farà rosicare parecchio Burdisso, che cercherà di togliersi la vita guardando 20 volte un DVD con tutte le sue giocate. Complicato soprattutto il rapporto cor capitano Francesco Totti, in particolare dopo la partita contro il Cluj in Champions League, dove si è solo sfiorata la rissa negli spogliatoi. I due hanno poi chiarito sotto la doccia. Oggi Burdisso confonde ancora il campo di Trigoria con il Colosseo, dove si reca spesso per allenarsi da solo. Inoltre è possibile che lo abbiate avvistato per le strade del Gianicolo a bracetto con Pizarro.
Real Madrid
Ci ha giocato alla Playstation, su PES 2011.
Caratteristiche tecniche
Burdisso non possiede capacità tecniche. Ispira solamente violenza, anche tra i guardalinee. La sua caratteristica principale al massimo , è quella di falciare l' avversario con l' ausilio del taglia-erba. Non ha fiato, né corsa: rimane immobile per tutta la partita aspettando che gli arrivi il pallone per poi calciare da fermo, tanto non sa neanche dove deve segnare. Inoltre salva sempre i palloni sulla linea, ma quelli nella porta avversaria e calciati dai suoi compagni di squadra. Può segnare solo con l' orecchio e per difendere si lancia contro gli attaccanti munito di bombe di tritolo.
Curiosità
- Quando esulta Burdisso si scaccola le orecchie.
- La sua faccia avrebbe irritato anche Madre Teresa di Calcutta.
- Chiunque a calcio è più bravo di Burdisso, anche la mia sorellina di 4 anni.
- Se un pallone invade il vostro vicinato, è Burdisso che da Roma lo ha spazzato via.
- Quando riceve un cross, invece che colpirla di testa, la blocca con le mani e la butta via.
- Burdisso gioca spesso da solo sotto la grandine.
- Burdisso sogna spesso Navarro: ciò gli causa forti traumi che lo fanno correre nudo per casa tutta la notte.
- Burdisso ha sempre fame: quando non ha niente da mangiare si divora il pallone.
- Quando perde, per ammorbidire la sconfitta, sbatte 100 volte la testa contro il palo.
- Quando era all' Inter ha tentato di bruciare casa di Moratti, ma senza successo.
- Quando fa le scivolate a vuoto rasa l'erba del campo.
- Dopo essere stato sostituito sofga la sua rabbia negli spogliatoi sparando i petardi.
- Burdisso puzza: dopo ogni partita infatti non si fa mai la doccia.
- A Trigoria i tifosi vogliono gli autografi da tutti, ma non da lui.
- Quando sta a casa e non ha avversari, fa le scivolate a moglie e figli.
- I negozi di Roma hanno 200 vetrate rotte dai tiri di Burdisso dallo stadio Olimpico.
- Burdisso si fa la ceretta dandosi fuoco ai peli.
- La notte i romani incotrano Burdisso sgattaiolare per la fogne della città.
- Burdisso non ha una dimora fissa: si sposta dal Colosseo a Trigoria, passando per il Quirinale fino ad arrivare sotto il tavolo di casa tua.
- Dopo la gara di Valencia viene affettuosamente soprannominato Burrisso.
- Burdisso è capace di fare dieci veroniche su se stesso.
- Quando è in panchina, per riscaldarsi spara 20 scoreggie.
- Appena vede il pallone ha un' improvvisa erezione: ciò gli causa un forte senso di impotenza per tutta la durata della partita.
- Una volta ha segnato da centrocampo... ma nella sua porta.