Non possiamo lasciarlo lì!

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Alla facciazza tua, Wikipedia!
Non possiamo lasciarlo lì: non vedete come chiede il nostro aiuto sbracciandosi? In fondo è stato colpito solo 19 volte.
« MERDA, CAZZO, MERDA, CAZZO, PORCA PUTTANA, CAZZO, PORCA DI QUELLA PUTTANA TROIA NON POSSIAMO LASCIARLO LÌ!!! TORNIAMO INDIETRO RISCHIANDO DI MANDARE A PUTTANE DUE ORE DI FILM PER SALVARE UN COGLIONE ORMAI GIÀ MORTO!!!! »
(Soldato americano del ciclo alta tensione di canale 5 su altro soldato ormai morto in pieno fuoco nemico e il cui soccorso avrebbe un'utilità pari a zero)

"Non possiamo lasciarlo lì!" è la tipica esclamazione di un marine americano che, dopo essersi miracolosamente messo in salvo da un esercito di alieni comunisti assetati di sangue, decide di tornare indietro per morire inutilmente, nel patetico tentativo di salvare il coglione di turno che si trova ancora nelle grinfie dei nemici... ed è con ogni probabilità già morto.

Svolgersi dell'azione

Non poteva lasciarlo lì. O forse si.

Come già detto, un marine americano da film apocalittici di 4a categoria dopo essersi messo in salvo dai cosi che escono dalle fottute pareti per puro culo, tornerà indietro nel tentativo di salvare un suo amico che si trova esposto al fuoco nemico o sopra una mina antiuomo. A questo punto succederanno due cose: o il marine coglione salverà magicamente il povero pirla con una preghiera al capo, e scapperanno insieme per poi sposarsi nel sequel del film, oppure moriranno tutti e due nelle atroci sofferenze dategli dai cosi che escono dalle fottute pareti. In entrambi i casi bestemmierete aspramente per aver visto tutto il film rovinato dall'azione imbecille di un povero coglione.

Gente che non si può lasciare lì

Questa immagine non c'entra un beneamato cazzo, ma non potevamo lasciarla lì, quindi eccola qui.
Costui verrà giustamente lasciato lì.

Non sempre il marine salva un suo amico. Le varianti possibili sono sparute:

  • Un marine che salva un soldato nemico mosso da coglionaggine umana compassione. Con buona probabilità il nemico poi lo uccide senza umana compassione. E piscia pure sul suo cadavere.
  • Un marine che salva la sua ragazza. Inutile: il fatto che non la dava a lui non significa che non sia pronta a darla al nemico per salvarsi il culo. In tutti i sensi. E non significa nemmeno che dopo l'eroico salvataggio la darà per gratitudine all'eroe di turno.
  • Un marine che salva il presidente. Bè, ma il presidente è il presidente: sì, ma morto un presidente se ne fa un altro. Morto un marine, si dà la medaglia ai parenti!
  • Un marine che salva il figlio del presidente. Da quando in qua la presidenza è diventata ereditaria?
  • Un marine che salva il suo criceto da battaglia.
  • Un marine che salva il tuo culo.
  • Un povero pirla qualsiasi che salva l'uomo più importante della terra
  • Gente come te che ha appena salvato gente come me
  • Un marine che salva il pianeta immolandosi.
  • Un marine che salva una ragazza madre. Dai genitori che vogliono ucciderla.
  • Un topo epilettico che salva una Ragazza madre.

Perché?

Esempio lampante dell'effettiva utilità della frase.

La domanda che affligge l'umanità da tempi immemorabili è: "Perché mai un soldato addestrato a sopportare il peggio e a portare a termine la sua missione a ogni fottuto costo a un certo punto diventa improvvisamente sensibile e rischia di mandare tutto a puttane per un povero coglione del quale a nessuno importa?" Ebbene ancora nessuno è riuscito a dare alcuna risposta, ma tanto a nessuno continua a importare, anche perché il film fa cagare.

Variabili e costanti

Costui difficilmente dirà "non possiamo lasciarlo lì".
  • Quasi sempre colui che deve essere salvato è statisticamente già morto.
  • Inspiegabilmente il valore della propria vita assume valori trascurabili, mentre quella altrui diviene fondamentale alla sopravvivenza del pianeta, venendo così contro a ogni logica di autoconservazione.
  • Inspiegabilmente colui che deve essere salvato ha una fottuta fortuna in fatto di sopravvivenza e si salverà il culo, che costerà invece la vita di almeno tre uomini più valorosi di lui.
  • Nessuno e dico nessuno ha mai la brillante idea di rispondere: "E invece sì che possiamo lasciarlo lì!". Inoltre una volta pronunciata la frase fatidica tutti i volontari - uno a uno - si uniranno alla rischiosissima missione kamikaze di soccorso.
  • Per quanti numerosi siano i nemici e per quanto sia fitto il fuoco, i nostri eroi non saranno mai colpiti in testa, ma sempre in punti che permetteranno un'agonia più o meno lunga in cui ci sarà tutto il tempo per eseguire le seguenti azioni (sempre sotto il fuoco nemico):
    • Pronunciare frasi mielose del tipo: "Di' a mia moglie che la amo!";
    • Pronunciare frasi fottutamente stupide come: "Vedo una luce in fondo al tunnel... o è il paradiso o sto per essere investito da un TIR";
    • Pronunciare frasi incomprensibili del tipo: Non voglio morire;
    • Consegnare un oggetto da far recapitare alla progenie, come ad esempio un orologio appartenuto allo zio del cugino del nonno ecc. ecc.
  • Il dottore in prima linea non viene mai colpito. Sennò chi lo cura?
  • L'ultimo della fila di solito viene sempre colpito non mortalmente e deciderà di sacrificarsi per il bene degli altri cercando di portare quanti più nemici possibile con sé nella tomba.
  • Nelle missioni di liberazione di un prigioniero la probabilità che la sentinella di guardia sia cieca, sorda, stupida e incapace è direttamente proporzionale alla distanza tra la prigione e la via di fuga.
  • I mezzi di fuga nemici hanno sempre le chiavi inserite nel quadro e non sono mai a corto di carburante.
  • Nessuno ha mai valutato l'ipotesi che lo sfigato di turno si arrenda al nemico e venga poi rispedito in patria a guerra finita con il culo comodamente piazzato sul sedile di un jet in Business Class, evitando di dover essere liberato e continuare a combattere rischiando ulteriormente il culo per la propria nazione.
  • Le bombe vengono sempre disinnescate un secondo prima di esplodere.
  • Se la bomba non viene disinnescata i protagonisti diventano di colpo campioni di salto in lungo.

Voci correlate