Nonnotizie:Mills assolto, le toghe rosse ripiegano disordinatamente
26 febbraio 2010
Roma - È una notizia sconvolgente per tutti gli appassionati dei processi ingiusti: la Corte di Cassazione ha finalmente annullato la sentenza di secondo grado che condannava a ben quattro anni e mezzo l’ultimo, subito dopo Mangano, eroe dell’era moderna David Mills, che non chiameremo avvocato in quanto termine riduttivo ed irrispettoso per cotanto difensore del diritto e della legalità.
La condanna è stata annullata per intervenuta prescrizione poiché il reato è stato datato nel 1999 e non nel 2000 come sostenevano le mendaci toghe rosse: truffatori mai paghi di sadismo e violenza, che hanno inventato il campo di concentramento ove praticarono il cannibalismo sterminando civiltà precolombiane, giacché è ormai verità storica condivisa da tutti che dalla magistratura italiana, un tempo nota come brigate rosse, derivino la 'ndrangheta, Al Qaeda, la mucca pazza, il divorzio e la mai sopita piaga della musica alta.
Come ricorderete il povero Mills era stato condannato lo scorso 27 ottobre con la sordida accusa di aver ricevuto 600 mila dollari in cambio di dichiarazioni false o reticenti nell’interesse di Berlusconi nei processi All Iberian e quello sulla corruzione di ufficiali della guardia di finanza. Ma forse non andò esattamente così.
Questo il primo commento a caldo di uno degli innumerevoli avvocati di Silvio Berlusconi. Tuttavia, per capire quali potranno essere gli effetti sul procedimento in corso a carico del presidente del consiglio “bisognerà vedere”. Ma siamo indubbiamente più ottimisti ora che questo raggio di luce e speranza si è fatto strada tra la dilagante indifferenza e la scarsa fede che affliggono il nostro bel paese, le cui ferite inflitte dall’ultimo governo Prodi evidentemente non si sono ancora rimarginate.
Allora cosa accadde realmente al povero David? E perché per tanto tempo la verità è rimasta nascosta? Per il pg è dall'11 novembre 1999 che decorrono i termini di assoluzione e non a partire dal 29 febbraio 2000, come ritenuto invece dai giudici bolscevichi della Corte di Appello Rossa di Milano: in questa data Mills si era fatto intestare le quote del fondo Torrey per un valore di circa 600 mila dollari.
Ma secondo il pg, questa data non è da prendere in considerazione in quanto il ritardo del passaggio finale nella intestazione delle quote non incide sul momento consumativo: infatti quando c’è incertezza sulla data di commissione di un reato, da sempre valgono le regole del favor rei e del s’attacc e il decorrere della prescrizione va fissato nel momento più favorevole all’imputato, con la conseguente dichiarazione di assoluzione! L’avvocato Mills era uno dei tantissimi avvocati di cui all’estero si era servito occasionalmente il gruppo Fininvest e Berlusconi “non ricorda neppure di averlo mai conosciuto” e di quei 600mila dollari non vi è traccia nel processo.
Mancano inoltre, la qualità di pubblico ufficiale in cui avrebbe reso quelle dichiarazioni, la prova di un accordo corruttivo e la prova che sia stata resa una falsa testimonianza per favorire Silvio Berlusconi, e questo è soltanto l’ultimo dei processi che Gli sono stati cuciti addosso. In totale più di cento procedimenti, più di novecento magistrati che si sono occupati di Lui e del Suo gruppo, 587 visite della polizia giudiziaria e della guardia di finanza, 2560 udienze in quattordici anni, più di 180 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti. Dei record davvero impressionanti, di assoluto livello non mondiale ma universale, dei record di tutto il sistema solare.
“Che fare?”, cari lettori, è un dubbio smidollato e bolscevico. Ma noi sappiamo, voi sapete che fare... Per il Cavaliere il processo ricomincerà il 27 gennaio ed è ancora in primo grado per via della sospensione dovuta al Lodo Alfano, che qualche Consulta ha dichiarato parzialmente incostituzionale: il dibattimento è ancora alla fasi iniziali. Eppure questa cloaca massima che è l’insieme di coloro i quali voglion male all’Italia non smette mai di riservare spiacevoli sorprese.
Ecco dunque la tragica scoperta che per Berlusconi l’assoluzione non è ancora maturata, proprio perché i termini di questa erano stati sospesi durante l’interruzione del processo per effetto del Lodo. Certo, appare difficile che il processo al premier possa svolgersi in tutte e tre i gradi di giudizio senza cadere in assoluzione, proprio perché questa maturerà fra 11 mesi, tuttavia sappiamo che i bolscevichi non lasceranno nulla di intentato per portare cieli grigi, tristi palazzoni e supermercati vuoti nelle nostre ridenti e floride cittadine.