Nuoro

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Nuoro (oggi Nugoro)

(Stemma)

""Itte cazzu este unu motto?""

(Motto)

Posizione geografica In mesu a sor buttonese
Anno di fondazione Non è mai stata fondata
Abitanti 155 anime
Etnia principale Pura razza sardegnese
Lingua Limba sarda, con una minoranza di itagliano
Sistema di governo Nuvoloso variabile
Moneta Non si paga, si ruba, sopratutto bestiame. Poi scateni una faida, ma pazienza
Attività principale Accumulare noia
« Ajò a Nùggoro a buscare pizzinnasa! »
(Tipico biddaio su Nuoro)
« Facciamo bette circo! »
(Nuoresi su qualsiasi cosa)
« Nuoro sarebbe anche bella se solo non fosse per i nuoresi. »
(Qualcuno su Nuoro)
« Può causare vomito e diarrea. »
(Foglietto illustrativo su Nuoro)
« Sono terrorizzato al solo pensiero. »
(Salvatore Riina su Nuoro)
« Se voglio diventare qualcuno questo è il posto meno adatto »
(Tutti su Nuoro)

Nuoro (derivato dal medievale Nùgoro, a sua volta derivato da Nuguruppunuzuràghe, che in latino si traduce in Asuafatibà, che vuol dire Nuoro[1]) è, anche se non sembrerebbe, una città della Sardegna centrale, nata dalla mistica unione di due bidde, fondata nel millesedicentoquattroventidodici da... da qualcuno, che è voluto restare anonimo per il timore di eventuali ritorsioni.

Geografia

Il corso di Nuoro, durante gli sfrenati festeggiamenti della finale Italia-Francia del 2006.

Nuoro si trova proprio in mezzo alle palle e più esattamente tra Sassari , Cagliari e Las Vegas. Attualmente conta centocinquantacinque[2] abitanti ed è considerata da chi non ci vive una grande metropoli in via d'espansione. La reale realtà è che la gaiosa cittadina sta morendo lentamente[3], proprio come te, e l'unico modo per salvarla dall'autodistruzione è metterla all'asta su E-Bay.

Altro fattore che certo non aiuta la bidda troppo cresciuta cittadina è che, trovandosi nel folto della Barbagia, area incolta e semiselvaggia (altrimenti detta Barbagia Nera dagli abitanti di Sassari o Cagliari), è spesso vittima di orde di predoni sardi. Queste incursioni si concludono spesso con gravi spargimenti di sangue, che dimezzano ogni volta la popolazione locale.

Quartieri nuoresi

Seuna: uno fra i più antichi quartieri nuoresi, ha sempre rappresentato il centro dell'eterogenea attività nuorese. Fra le sue molteplici attrazioni spicca l'omonimo bar gestito dall'anonimo Francesco che, data questa sua non fama, viene adottato dal locale prendendo l'appellativo di Francesco Seuna. Ma stiamo divagando. A Seuna, principalmente, non c'è nulla, se non qualche raro agricoltore residuo dai tempi d'oro.

Sant'Onofrio: colle nuorese di rilevante importanza. Possiede una doppia personalità, molto simile a quella dei giardini: posto per intrattenere i bambini vogliosi di gioco il giorno, e gli stessi bambini un po' cresciuti vogliosi di alcol e sesso la notte. Numerosi feriti ogni sabato per via delle rotolate degli ubriachi lungo la scarpata, nonostante ultimamente sia proibito portare alcol all'interno. Ce ne chiediamo tutti il perché.

Città Nuova: quartiere a sé della comunità nuorese, è stato reso tale in seguito a degli scontri tra i leggendari gay e il gruppo emergente di Cocainomani Trentenni Nuoresi, noto come "CTN". Attualmente è considerato stato indipendente, ha una propria costituzione e vanta una media di tre esecuzioni capitali al mese.

'Città Giardino:' indubbiamente il quartiere servito dai migliori servizi. Tra le numerose piazzette, portici, bar, locali, negozi, banche, sedi della Lega Nord e del Südtiroler Volksparte è possibile passare pomeriggi e serate intense e piene di emozioni.

Preda istrada: quartiere noto per l'enorme presenza di armi belliche e l'immensa probabilità di assistere a furti, sequestri e rivendicazioni di faide viene solitamente associato alla quotidianità paesana caratterizzata da: cavalli, cavalle, ragazzi in cusinzos, ubriaconi e malfattori di ogni genere. È stata recentemente definita dal Times come "la Sin city nuorese".

Giardini Alti: luogo di Nuoro frequentato da rockettari, biddai pelati e pecorai di ogni sorta, soprattutto nel versante che da sul Bar Pala.

Giardini Bassi: luogo inferiore dei Giardini presidiato da bande di tagliagole, stupratori e assassini drogati. Sono dediti alla venerazione pagana: infatti venerano ancora una dea Foglia chiamata Maria, che dona loro stupefacenti visioni. Ogni sabato sera c'è un rito celebrato ormai dall'alba dei tempi, dove vengono portati ettolitri su ettolitri di birra e, secondo la tradizione, nessuno può lasciare il circolo druidico senza aver prima bevuto la sua cascata di birra calda.

LIMBO: il Limbo è la zona centrale tra le due frazioni sopra citate: nessuno esce dal Limbo. Chi vi cade all'interno per errore rimane imprigionato lì per l'eternità. Il processo chimico-fisico che regna all'interno di tali confini è lo stesso che agisce sui buchi neri: persino la luce è incapace di uscire da un simile luogo. Difatti, dato che più ci si avvicina alla velocità della luce più il tempo scorre lentamente fino a rimanere perfettamente "fermo", ogni cosa all'interno del Limbo vive per l'eternità lo stesso attimo.

P.S: Tutto ciò che accade ai Giardini... rimane ai Giardini.

Abitanti

Una donna di Nuoro pietrificata da un improvviso irrocco locale.

Gli abitanti di Nuoro sono parte di una strana ed eclettica etnia e si chiamano Nuoresi. Le ingenti quantità di granito presenti nella zona sono entrate a far parte geneticamente del cranio di questi individui, cosicché essi sono ora i maestri incontrastati nella tecnica della testata sarda. Purtroppo, come effetto collaterale, si ha una produzione fuori norma di soggetti assai disturbati. Tra essi, ricordiamo Tziu Lilla, un simpatico vecchietto che suole chiamare il suo cane perduto Lilla a ogni ora del giorno e della notte tra Corso Garibaldi e i Giardini; Sa Mula, nota donna che vende il proprio corpo oggi un po' sciupata; Conch'e plastica, dal quale mi riservo dal dare qualsiasi informazione per salvaguadare il vostro ottimismo sul futuro dell'umanità; Tziu Mitraglia, al quale è meglio non avvicinarsi senza le dovute precauzioni. Non è cattivo, ma è un gran maestro del peto armonico; Puerca, noto per essere molto di compagnia e pieno di amici...passa la maggior parte del suo tempo a fischiettare tra il Corso e i Giardini, nonostante nessuno glie l'abbia chiesto; Tziu Goddi, noto per essere riuscito a vendere un panino con la mortadella scaduta da 12 anni e 4 mesi a due turisti di Los Angeles entrati nel suo mitico locale: Il panno Verde; Cicci s'orafu, un noto gioielliere cittadino noto per varie eclatanti imprese, tra cui l'aver abbandonato la propria auto alla fine del Corso Garibaldi dimenticandosi di tirare il freno a mano; Polanka, un noto artista e playboy rinomato per il suo accento francese; Nicola "Conch'e Teschio", famoso centometrista e campione di atletica datosi adesso al mondo dello spettacolo. Memorabile la sua apparizione in un video degli Istentales; Caffellatte, campione di lotta greco-romana famoso per le sue scorrerie al Rally Bar;

Chiaramente non tutti i nuoresi sono così. Ce ne sono anche di peggiori. Nuoro difatti, nonostante il forte sospetto che in realtà non esista, è una città italiana come tutte le altre. Se doveste aggirarvi in questo loco, precisamente nell'area descritta dal triangolo Grazie-Giardini-Corso, un sabato qualsiasi dopo le dieci di sera[4] vi trovereste di fronte a orde di giovani alcolizzati, dediti a buffare, gorgare, garbeggiare, o bere che dir si voglia.

Baldi giovini

Un esempio di conoscenze importanti che è possibile fare a Nuoro.

Le tipologie giovanili di Nuoro sono stanziate un po' ovunque nel curioso agglomerato urbano, complice la malsana diffusione dei postalini. Si distribuiscono, a grandi linee, in questo modo e in queste percentuali sulla superficie della città[5]:

Truzzi: come dappertutto, una delle specie più numerose. O forse hanno solo la capacità di moltiplicarsi. I Caghini nuoresi, nel tentativo di procacciarsi pornobimbe, si aggirano e si stanziano sopratutto tra il Corso (passano le serate ad attraversarlo da una parte all'altra, le cosidette "vasche"), le Grazie e il Boca Chica Chakra, locale grande quasi quanto un'edicola ma ben forito di droghe chimiche in gran varietà. Si cibano esclusivamente al Bull Dog e bevono perlopiù superalcolici.

Rapper-rastoni-tossici & alcolizzati: viventi perfettamente in simbiosi, questi curiosi virgulti dello stesso ramo hanno messo profonde radici nella fascia dei Giardini bassi, detti anche erroneamente Giardini sud. Trascorrono il proprio tempo a fare freestyle hiphopettaro, a eseguire spettacoli di giocoleria da buffoni, ascoltare musica così varia che a confronto Dragon Ball è avvincente e, soprattutto, a bere ingenti quantità di birra reperita esclusivamente da Tzia Rosaria e fumare ragguardevoli quantitativi di hashish[6].

Metallari & rockettari: anche questi esseri, pur essendo maggiormente disgregati rispetto ai precedenti, sono così strettamente legati da essere indiscindibili. Questo gruppo racchiude anche la maggior parte dei sedicenti musicisti. Sparsi in buona parte per tutta la cittadina e piazzatasi una minoranza nei Giardini alti, bevono birra e suonano allegri, spesso nello stesso momento, provocando l'odio profondo da parte chi chi gli sta vicino. Negli ultimi tempi sono stanziati in Piazza De Bernardi, insieme ad elementi punk e a una minoranza etnica di rapper.

Biddai: immigrati clandestini, soprattutto studenti (?). Scendono a valle (cioè a Nuoro, che dal loro punto di vista è davvero a valle) per fare razzia di alcol nelle rare occasioni in cui finiscono il proprio. Si stanziano tra il deposito dei postalini, la stazione, il Bar Pala, spingendosi fino al Circolo delle Poste. Possono nuocere gravemente alla salute di truzzi scrocconi e metallari molesti. Nei bar non temono certo ad aprire il portafoglio. Gigi Sanna si è proposto come loro portavoce ma con scarsi risultati.

Emo: sono arrivati da poco e stanno principalmente al liceo classico. Durante il giorno vivono rintanati nelle loro case per il terrore di morire non suicidi.

Gay: non esistono a Nuoro, tanto che qualcuno crede che siano solo leggenda. Ma anche se ce ne dovessero essere, non durerebbero molto. Non vivi, almeno. Interrogato sull'argomento un vero nuorese vi guarderà con aria perplessa e vi risponderà "io sono all'antica" (più spesso in sardo: "deo soe a s'antica"), dimostrandosi scarsamente interessato a queste trovate moderne.

Personalità di spicco

Nuoro può vantare di aver dato alla luce innumerevoli grandi e influenti persone, importanti anche sullo scenario internazionale. Quali? Ma ovviamente, solo per citarne alcuni, parlo di Giovanni Floris (ma sì, quello di Ballarò! Non lo conosci? Ok, come non detto...), Grazia Deledda (Premio Nobel) e... Sebastiano Satta, Francesco Ciusa... e... No, basta, son finiti[7].

Tipiche espressioni nuoresi

San Giuseppe Marello, patrono della chiesa delle Grazie e dell'Ichnusa.
« Sa bagassa tua e de chie t'ha fattu! »
(Ovvero "Conosco bene quella buona donna di tua madre")
« Bette sclero! »
(Non vuoi sapere cosa significa. Da notare l'espressione rafforzativa "bette", spesso usata anche sotto forma di "un be'"[8])
« Ajò ai giardini! »
(Espressione utilizzata per dire "Andiamo in Piazza Vittorio Emanuele", principale attività della gioventù locale)
« Oioi bette mina!! »
(Frase utilizzata solitamente a distanza di poche ore dalla precedente, traducibile in "Perbacco, la mia reazione fisica all'alcool è decisamente esagerata")
« L'ho fatto a sale!/Sono troppo a sale! »
(L'espressione "a sale" (spesso contratta in "assale") affonda le sue radici negli anni '80: quando si diffusero modi di dire come "non ho studiato, domani a scuola mi inculano con la vaselina", poi per rendere il concetto più doloroso diventò: "mi inculano a sale", spesso ulteriormente rafforzato in "a sale a grani grossi". In seguito la connotazione sessuale decadde per lasciare il posto ad altre granaglie come sabbia o ghiaia, e il termine "a sale" continuò a esprimere il concetto di fare o farsi del male)
« Fedaleee!! »
(Pittoresca esclamazione volta al richiamo di un proprio coetaneo. Esclamando tale parola ai giardini, attirerete l'attenzione di 2/3 della folla)
« C'hai bette colada!! »
(Non vuol dire granché, però pare significhi "non sei tanto normale")
« Non ti manca niente!! »
(Esclamazione usata per specificare le capacità mentali del soggeto a cui è rivolta)
« Ses bete trenu! »
(Generalmente usata dal sesso femminile e riferita al sesso maschile, tradotto letteralmente significherebbe "sei davvero un bel ragazzo". Peccato che lo dicano solo i cessi)
« Bette Mulo! »
(Generalmente si usa quando si vuole indicare che una persona è veramente intelligente o quando ha raggiunto un risultato, anche se irrilevante. Attenzione: in Italia è un insulto.)
« Ti ha preso in pieno! »
(Generalmente usata quando si vuole dire ad altre persone che hanno dei problemi gravi.)
« Oddeu Lilla »
(Generalmente usata da Tziu Lilla per chiamare l'omonimo cane, Lilla.)
« Istrale! »
(Tipico augurio di salute che segue uno starnuto, al quale si potrebbe rispondere cortesemente: "In mesu 'e corros!" o, in modo da far rima, "A chie mi cheret male!" o anche "Postu como e bocau a Nadale!")

Nemici storici di Nuoro

Nuoro storicamente ha avuto solo due grandi rivali: Shanghai e Oliena.

  1. Lo scontro con Shanghai iniziò nel 1949 quando si era appena formata la Repubblica Popolare Cinese. A quel tempo sembra che Mao Tse-Tung, riferendosi all'isola indipendente di Taiwan, girasse in bici per Shanghai affermando ripetutamente "dobbiamo domare quell'isola piena di deficienti buoni soltanto a far pascolare le pecore". Sfortuna volle che un nuorese che passava da quelle parti (noto è infatti il detto "ovunque tu vada un sardo ti sta guardando") avendo compreso il messaggio, ma ignorandone completamente il contesto e l'autore, ritornando in patria riferisse indignato il contenuto ai suoi concittadini. Da quel momento la storia delle relazioni tra le due città è segnata da reciproci boicottaggi, scherzi goliardici e rappresaglie armate. Ad oggi il numero complessivo delle vittime ammonta a 7 miliardi, per lo più civili innocenti, un numero pari all'attuale popolazione umana del pianeta.
  2. Ma ben peggiore fu l'epico scontro con la vicina Oliena. Oliena, detta più comunemente "Paggia", è un ridente comune barbaricino posto nelle vicinanze della megalopoli Nuoro. La sua storia si perde nell'alba dei tempi e leggenda vuole che il suo fondatore mitico, Mucciurro, chiamato da altre fonti Giucchero, da altre ancora Raccomandato, da altre infine Merda, si stabilì sotto il monte Corrasi per costruire una comunità utopica felice, dove tutti potessero avere un lavoro pubblico sotto raccomandazione e dedicarsi liberamente all'abusivismo edilizio. Oggi a più di tredicimila anni da quel giorno possiamo finalmente affermare che il suo progetto e sogno è stato pienamente realizzato. I Mucciurri, simpatico vezzeggiativo con cui gli Olianesi amano chiamarsi vicendevolmente, sono una mutazione genetica della razza dei biddai sardi, coi quali hanno in comune l'alto senso civico, una cultura accademica e una buona educazione degna della corte austro-ungarica ma dai quali si distinguono per il fortissimo individualismo, una ormai famosa paraculaggine e un alto tasso di tossicodipendenza dallo zucchero, da Zorro, dalle zucchine, dalle zuffe, dalle zuppe e dai pantaloni alla zuava... ah dimenticavo... si distinguono inoltre per l'ottima pronuncia e dizione, in particolare delle parole che iniziano per Z. Gli hobby degli Olianesi sono principalmente due: andare in campagna durante l'orario di lavoro del loro impiego pubblico (solitamente vigili del fuoco o infermieri nella vicina Nuoro, quindi mestieri nei quali si può anche lasciare un cartello "torno subito" senza che ci sia un danno per la società) o fare amabili gite con il servizio di trasporti pubblico regionale (ARST), al termine delle quali i pullman hanno l'aspetto, le fattezze e l'odore di un carro a buoi etiope usato per trasportare fertilizzanti animali. Ovviamente per gelosia e ingiustizia divina nei confronti della loro affabilità, simpatia e gentilezza, i Mucciurri sono odiati da tutta la barbargia, capeggiata in particolare da Nuoro e Dorgali. L'odio atavico che divide e spezzetta la Sardegna centrale in tanti piccoli centri autonomi sempre in guerra tra loro, viene infatti superato dal superiore odio nei confronti della radiosa "Paggia". Sarà per la loro riconosciuta superiorità? Sarà per invidia nei confronti degli splendidi profumi che si levano dal piccolo borgo? I ricercatori della rinomata Università di Enna, che da decenni si occupano della questione, non sono ancora arrivati ad un emerit..a conclusione. Fatto sta che lo scontro aperto tra le due città vicine ha mietuto, miete e mieterà (bel verbo!) ancora vite innocenti senza un apparente perché.

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Note

  1. ^ Per essere più precisi, la pronuncia è Nùoro, non Nuòro. Pronunciate male la parola davanti a un abitante di tale città e non rivedrete mai più i vostri occhi. E nemmeno tutto il resto, penso.
  2. ^ No aspetta, ora centocinquantaquattro.
  3. ^ Meno male, non ho nessuna fretta.
  4. ^ Ma anche verso le sei, suvvia!
  5. ^ Anche se la densità maggiore si trova ai famigerati Giardini. Di giorno allegro ritrovo per famigliuole, ma appena cala il sole...
  6. ^ Nonostante la caserma dei carabinieri sia a, diciamo, un venti metri da loro. Davvero!
  7. ^ Non ne conosci nemmeno uno? Tranquillo, è normale. Sarebbe preoccupante il contrario.
  8. ^ Espressione ereditata dal sassarese e ripudiata dai vecchi nuoresi, probabilmente importata dagli studenti che hanno studiato colà

Collegamenti esterni