Oca giuliva
GIOITE, GIOITE!
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Oca giuliva (Oca Ridens Ridens) | |
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Le oche giulive spesso si riconoscono dall'acconciatura | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Animali affetti da demenza femminile trentenne |
Sottoregno | Gente allegra il ciel l'aiuta |
Phylum | Non tanto, a volte piume e penne |
Famiglia | Che era meglio non far salire sull'arca |
Genere | Diversamente intelligente |
L'oca giuliva è un bipede di probabile origine aliena, questo potrebbe spiegare il perché riesca addirittura a camminare con un cervello così poco sviluppato. Sono animali esclusivamente di sesso femminile, che si riproducono per gemmazione, per imprudenza e molto spesso inconsapevolmente (di solito il sabato sera).
Riconoscere un'oca giuliva è molto semplice, dopo averci parlato per pochi minuti hai ben chiaro se ne hai di fronte una: sorride, fa di sì con la testa, non riesce a guardarti negli occhi per più di tre secondi consecutivi e non emette alcun suono. Quando è inserita in un gruppo, diventa complicato identificarla perché, non avendo niente da dire, è molto taciturna e può essere confusa con una semplice timida. Per "stanarla" possiamo ricorrere ad uno dei seguenti test:
Una volta individuata è facile potersene servire a piacimento, poiché è attratta sessualmente da qualsiasi essere vivente che risulti più intelligente di un bullone autofilettante. In genere è anche una buona compagna, dal momento che la sbatti sul letto a quando ti giri per dormire. Puoi parlarci, ma puoi farlo anche con te stesso mentre ti fai la barba, tanto è lo stesso.
Mentre te ne vai di soppiatto all'alba, preso da un minimo di rimorso, puoi lasciare un foglietto con scritto:
Quasi sicuramente ti cercherà. In seguito, se mai dovesse incontrarti di nuovo, potrebbe dirti qualcosa del genere:
Cenni storici
L'oca giuliva esiste forse da sempre, ma siccome le donne non hanno mai potuto parlare in presenza di un uomo prima del Rinascimento[bei tempi], non possiamo affermarlo con certezza. Secondo il padre della ocogiulivia moderna, il russo Nikita Alvaro Keržakov, alcune di loro sono arrivate anche ad avere grande rilevanza sociale.
Fu un matrimonio morganatico, formula che impediva il passaggio alla moglie dei titoli e dei privilegi del marito. Per capire meglio ci siamo rivolti all'avvocato Ignazio Ruspo Neifossi, esperto di diritto canonico e anche di quello parecchio strano.
La ricerca del "pollo da spennare"[1] è ancora oggi una delle principali occupazioni dell'oca giuliva ma, contrariamente alla cacciatrice di dote, compie questa azione per istinto. Questo la espone ad una serie impressionante di "fregature": non di rado le capita di trovarsi abbandonata in squallidi motel di periferia, ed essere costretta a tirare fuori il cartellino con su scritto:
Sono autistica, abito in via Gustav Klimt 35, vi supplico portatemi a casa. |
Questo geniale espediente della madre è frutto di un profondo senso di colpa, quello di abitare in una cazzo di via impossibile da pronunciare e ricordare, soprattutto da sua figlia.
In tempi recenti la categoria si è arricchita di due vere fuoriclasse:
- Nicole Minetti. Il passaggio da oca giuliva a quello di oca giuliva condannata ha condizionato pesantemente la sua autostima. Quando ha cercato di capire la motivazione del giudice, il suo avvocato ha passato due settimane a spiegargliela, e alla fine ha riassunto in: "Perché lei è veramente scema!" Nicole ha scosso la testa in modo impercettibile, non riusciva a capire chi fosse la "Lei" a cui si riferiva il suo difensore, ma era alterato e non ha voluto indagare oltre.
- Mariastella Gelmini. Entrata nella categoria di recente, ricorda con malinconia i tempi in cui era etichettata come la "raccomandata mezza scema". In seguito al lieve fraintendimento scatenato da una sua dichiarazione, inerente il cosiddetto "tunnel Gelmini", ha evidenziato un quoziente d'intelligenza che la pone lievemente al di sopra di alcuni quarzi, entrando di diritto nella categoria.
Prontuario di sopravvivenza
Convivere con un'oca giuliva può avere alcuni vantaggi, non tantissimi, forse un paio, forse mi verranno in mente. Tuttavia, se avrete in giro per casa una di loro, mai (e sottolineo mai) incappare in uno di questi grossolani errori:
- chiederle di vedere un film assieme: la scelta cadrà inesorabilmente su Bratz: The Movie (di cui sta cercando di capire il finale da diversi anni);
- lasciarla sola quando viene l'idraulico: il bieco individuo potrebbe capire che è un'oca giuliva, le spiegherebbe che succhiare il suo tubo potrebbe risolvere l'intasamento dello scarico e voi sareste costretti ad ucciderlo;
- dimenticare di chiudere il rubinetto del gas: potrebbe aver voglia di preparare quella tisana drenante alla cicoria e menta piperita che le ha consigliato la sua amica del cuore, poi non lamentatevi se vi beccate una denuncia per incendio doloso;
- chiederle di passare alle poste a pagare la bolletta elettrica: vi staccherebbero la corrente proprio verso la fine di Bratz: The Movie e sareste costretti a spiegarle per l'ennesima volta il finale, nonché il complicato rapporto simbiotico tra elettricità e televisione;
- chiederle di stirare la tua camicia buona: potrebbe telefonare la sua amica del cuore e lo spiacevole odore di bruciato che trovereste al ritorno sarebbe ciò che rimane del prezioso manufatto tessile;
- lasciare incustodite le chiavi dell'auto: la sua è probabilmente in riserva da giorni (come sempre) e potrebbe decidere di andare a trovare sua madre, a quel punto, le due ore di lavoro previste per fare quel ritocchino alla fiancata destra non saranno necessarie: non avrete più la fiancata destra (e anche la sinistra non è messa benissimo).
Nota personale di sopravvivenza
Note
- ^ sposare un uomo ricco