Occhio
L'occhio è l'organo di senso principale dell'apparato visivo, che ha il compito di ricavare informazioni sull'ambiente circostante attraverso la luce (anche perché al buio non si vede una minchia). L'occhio umano (e degli organismi superiori) raccoglie la luce che gli proviene dall'ambiente, la mette dentro un canestro e la porta alla nonnina che vive ai margini del bosco... no, scusate mi era volato via un foglio... dunque... attraverso un sistema regolabile di lenti, la focalizza fino a formare un'immagine e poi la trasforma in una serie di segnali elettrici che, attraverso il nervo ottico, vengono inviati al cervello per l'elaborazione e l'interpretazione[1].
Con gli occhi fondamentalmente ci si guarda, però ci si possono fare anche un sacco di altre cose come: ammiccare, sedurre, ipnotizzare, indicare, spiare, piangere, fulminare, ridere, e sbirciare (con attenzione).
Generalità
Gli occhi contenuti in un essere umano sono di norma due, qualcuno potrebbe averne uno soltanto perché l'altro l'ha perso, in questo caso viene chiamato guercio oppure molto distratto.
Nella spiritualità New Age si parla anche di terzo occhio, riferito in parte all'Ajna chakra (collocabile nella fronte). Alcune tribù metropolitane dei nostri giorni, come i Bufalotta's Seminole, lo vogliono invece posto sulla punta del dito medio, perché a loro dire:
I colori degli occhi possono variare entro una gamma piuttosto estesa che va dal marrone molto scuro fino alla più tenue tonalità di blu, generalmente vengono classificati in chiari e scuri. Per gli occhi rossi il discorso è diverso, di norma siamo di fronte ad una delle seguenti possibilità:
- un'anomalia congenita come l'albinismo,
- potresti essere un vampiro,
- hai usato il flash a cazzo di cane.
Anatomia umana
Gli occhi umani sono due palle posizionate nelle cavità orbitarie del cranio, da non confondere con le tonsille (che sono nella gola) e con i testicoli (che possono arrivare in gola se presi a calci). L'occhio è composto da svariate robe, vediamo le più importanti:
- Cornea: detta anche Luisea[2], si tratta di una membrana trasparente convessa anteriormente, una stronzetta pronta a tradirti alla prima occasione rendendoti miope, in genere se ti fai troppe seghe.
- Sclera: è la parte più suscettibile dell'occhio, si arrabbia per poco e diventa intrattabile.
- Iride: si fa un culo esagerato, è quello che agisce quale diaframma muscolare per regolare il diametro del suo foro centrale (la pupilla) e dunque il passaggio della luce. Contrariamente a quanto suggerisce il nome con i colori ci azzecca nulla.
- Pupilla: è la "cocca di papà", viziatissima da tutte le altre parti, non fa altro che far entrare la luce e poi se ne frega del resto del lavoro.
- Retina: serve a catturare
i pesci piccolile informazioni visive da inviare al cervello, al suo interno troviamo i coni (detti pure Sammontana) responsabili della visione a colori e i bastoncelli (per i quali fui bocciato alla scuola materna) che raddrizzano i piccoli torti. - Cristallino: contrariamente alla cornea è un tipo di cui ti puoi fidare, non ha mai dato una fregatura a nessuno.
- Disco ottico: quelli più affidabili sono della Verbatim, li puoi comperare anche dal marocchino a 15 euro, i cinesi ne vogliono pure 18 ma, per quanto mi riguarda, se li possono dare sui denti. Comunque se vai troppo a risparmio finisci cecato.
- Nervo ottico: è quello che trasporta al cervello gli impulsi elettrici derivati dalle immagini. Da un esperimento (svolto dal CNR) è emerso che l'uso prolungato del telefonino durante la guida disturba questi segnali, il soggetto confonde la polizia con operai dell'ANAS e li fancula perché gli fanno la multa.
Anatomia animale
Negli insetti e nei crostacei gli occhi sono composti, ossia costituiti da più occhi semplici che raccolgono una limitata porzione dell'immagine. L'immagine completa si ottiene dal mosaico creato da ogni singolo occhio, per questo motivo se una tipula sorvola un puzzle diventa imbecille e muore dallo sfinimento continuando a volarci intorno, nel tentativo di capirci qualcosa.
Questa struttura dell'occhio non consente di distinguere bene i dettagli, spesso le mosche continuano a posarsi su alcune persone credendole il loro piatto preferito, nell'83% dei casi siamo di fronte ad emeriti stronzi, il restante 17% non è emerito.
La mazzancolla del Mar Mediterraneo, grazie a questo tipo di visione, è in grado di cogliere i minimi movimenti utili per individuare la preda sul fondo del mare, messa nell'acqua che bolle però si disorienta e inizia ad inseguire le bollicine che si formano, finché non si lessa.
Altri animali hanno la capacità di vedere in condizioni di oscurità, questa caratteristica è propria degli animali notturni, come le Ambarabaciccicoccò (civette), Franco Califano, I Gufi e gli stupratori seriali di prostitute.
Patologie dell'occhio
Senza addentrarci in quelle gravi (perché sono tristi, l'elenco sarebbe penosamente lungo e il panino con la porchetta mi chiama già da un pezzo) ci soffermeremo su alcune di lieve entità, avvalendoci di supporto audio visivo.
Occhio bionico
L'occhio bionico è progettato per sopperire, almeno in parte, alle perdute funzionalità dell'occhio umano. Tale apparato è in corso di sperimentazione in vari stati, produrlo allo stadio attuale della tecnica costerebbe un occhio della testa, quindi la cosa è inutile perché ci si andrebbe al massimo pari. A spiegarcene il funzionamento il professor Helmut Fötte, titolare della cattedra di "Disturbi neuro-oftalmici e altre robbe che te cecano" all'università di Lipsia.
- Intervistatore: “In poche parole c'è una telecamera al posto dell'occhio, giusto?
”
- prof. Fötte: “Si, la telecamera può essere esterna oppure un chip sotto la retina.
”
- Intervistatore: “Ma come arrivano le immagini al cervello?
”
- prof. Fötte: “La telecamera le trasmette via radio ad un ricevitore collegato al nervo ottico.
”
- Intervistatore: “È una tecnologia sicura?
”
- prof. Fötte: “Si, ma in presenza di disturbi elettrici può non essere efficiente.
”
- Intervistatore: “Si spieghi meglio...
”
- prof. Fötte: “Un soggetto, per un interferenza, riceveva le partite della Champions League, è entrato a gamba tesa sull'infermiera e così l'abbiamo espulso!”
Modi di dire
- Ad occhio e croce: fare il punto-croce "alla carlona".
- A perdita d'occhio: menare pugni in faccia ad un malcapitato tanto da renderlo guercio.
- Avere fatto l'occhio: quando un compagno di spinello ti spara il fumo dritto nell'occhio.
- Buttare l'occhio: quando il tuo occhio di vetro cadendo si è scheggiato e ti graffia la palpebra non puoi fare altro.
- Chiudere un occhio: quando manca poco che stai per morire.
- Comperare a occhi chiusi: acquistare qualcosa da defunti.
- Dare nell'occhio: tirare con forza venti centesimi in faccia alla zingara finendo per accecarla.
- Vedere di buon occhio: quando ti levi (con fare circospetto) gli occhiali scuri con i quali riscuoti la pensione da cieco.
- Non avere occhio: sinonimo di guercio.
- Tenere d'occhio: avere a cuore l'unico occhio ancora funzionante.
- Occhio per occhio: tentare (con grosse lacune matematiche) di raddoppiare l'unico occhio ancora funzionante.
- Occhio di lince: quando, durante un trapianto, ti sostituiscono l'occhio problematico con la telecamera di un antifurto.
- Occhio di falco: quando, durante un trapianto, ti sostituiscono l'occhio fasullo con quello di un tizio che cantava Der Kommissar.