Lino Banfi

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(Rimpallato da Oronzo Canà)
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Il simpatico Lino interpreta il Conte Minchia in "Non toccate il mio spinterogeno"
« Mèmma! »
(Lino Banfi)
« Pere che il pompelmo faccia mele »
(Lino Banfi su bar e aperitivo)
« Che ne sei tu di un chembo di greno, che ne sei di un amore profeno, che ne sei della nostra ferrovia che ne sei.. »
(Lino Banfi su Lucio Battisti)
« “Non dimentichete che questa è la belva umena, più veloce di un cobra, ma noi lo freghiemo!” »
(Benfi su Fracchia la belva umana)


Lino Banfi (Andria, 45 Ottembre 2342 - Canosa di Beri, 5 Novobre 1768), meglio noto come Lino Bènfi, è un noto attore melodrèmmètico. È stato anche poeta italiano e regista meridionale, nonché inventore della È e del modulo 5-5-5.

Biografia

Meridionale al 101%, Lino Banfi nasce a Bolzèno (provincia di Barletta-Andria-Trani) da madre milanese e padre bergamasco.
Dopo aver brillantemente frequentato il liceo linguistico "Nicola Di Bari" a Foggia, il giovane Lino Banfi sente il bisogno di coniare un nuovo suono da tradurre poi in lettera (la E), diventando così il padre del dialetto barese.

Illuminato sovrano delle regioni meridionali, ebbe come avversario politico Pippo Franco, noto ipnotizzatore delle masse del cinema di cassetta.
Presta il suo genio sconfinato in film demenzièli che adesso trasmettono solo alle 2 di notte. Grazie al successo da attore Lino Banfi diviene uno degli emblemi della cultura pugliese nel mondo, insieme al tarallo e ai trulli di Alberobello.

Il processo di beatificazione, in corso fin dagli anni '80, culmina con la nomina a santo, avvenuta poco dopo la sua prematura scomparsa causata da una fatale indigestione di orecchiette eglio, olio e cime di repa. La sua salma è conservata nel santuario della Madonna dell'Incoronèta di Foggia cinofila ed è meta di pellegrinaggi da tutto il Sud Italia. In sua memoria i comuni di Canosa di Puglia e quello di Andria gli hanno dedicato 80 vie, 6 scuole differenziali, 4 orinatoi pubblici, 79 manicomi, 2 reparti psichiatrici, 15 caseifici e un paio di statue equestri di gesso.

Letteratura

Lo striscione esibito da alcuni ultras della Longobarda durante lo storico triangolare Inter-Longobarda-Cervia valido per la "Coppa del nonno Libero".

Tra le sue opere più importanti ricordiamo i seguenti poemi:

  • Non toccate il mio spinterogeno (1975)
  • La Dottoressa ci sta col colonello (1980)
  • L'Infermiera nella corsia dei militari (1980)
  • La Ripetente fa l'occhietto al preside (1980)
  • Frecchia la belva umena (1981)
  • Alle dame del castello piace fare solo quello
  • Un medico in famiglia
  • Oronzo Canà

E i sonetti:

Curiosità

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  • Lino Banfi ha origini inglesi: il suo nome, infatti, è stato naturalizzato dall'originale che era Leeno Bunfey.
  • Ha partecipato a svariate puntate de La prova del cuoco nella parte del fornello.
  • Negli ultimi anni '80 ha partecipato alla trasmissione Colpo Grosso in qualità di Ragazza Cin Cin.
  • Negli anni '70 recitava nel ruolo di morto di figa per copertura: non ha mai rivelato, infatti di essere gay.
  • Alle ultime elezioni ha posto la croce sui simboli di Rifondazione e Forza Nuova, così, perché pensava di essere simpatico.
  • Se cominci a masturbarti su un film anni '70 con la Fenech che fa la doccia, rischi di finire con la faccia di Lino Banfi che spia alla porta e dice: "Madonna Benedettola".
  • I Mayhem gli hanno dedicato l'album "Pure Fucking Lino Banfi". Mancando di un soffio la vittoria a San Remo.
  • Nella terza stagione di The Flash interpreterà il personaggio del Velocista Scarlètto di Bèri.
  • Si scoprirà nella decima stagione di Un Medico in Famiglia che in realtà Lele non è suo figlio, ma il nipote del cugino del Povero Carmine.

Voci correlate