Pablo Daniel Osvaldo
Pablo Daniel Gabriel Omar Johnny Osvaldo è un calciatore italo-argentino attualmente in forza al Porto (ma ancora per poco), ma prossimamente al SSC Napoli .
Vita privata
Osvaldo è un ragazzo molto abitudinario. Ama la pace e la tranquillità, ed è molto fedele. Lo testimoniano le sue cinque ex-mogli, i suoi otto figli, e le quindici squadre cambiate in carriera[1].
Ha un conto aperto con Tecnocasa, e la superficie di tutte le abitazioni che ha cambiato è pari a quella della Repubblica di San Marino.
È un grande appassionato di musica e di cinema, e per quanto riguarda la "settima arte", ogni tanto si diletta come attore a Hollywood.
Caratteristiche tecniche
Attaccante moderno e al passo coi tempi, nel suo repertorio figurano la rovesciata e il tweet polemico. Dotato di grande intelligenza tattica, pecca invece in quella mentale: il suo punto di forza sono i colpi di testa.
Gran rapinatore d'area di rigore, eccelle nella specialità del tiro dagli 11 metri: riesce a rubare palla al rigorista come pochi, e a piazzarla con precisione sotto il sette.
Carriera
Osvaldo ha segnato più di 200 gol finora, come giocatore professionista di Fifa 14. Come calciatore meno della metà, ma alcuni erano molto belli.
Esordi
Il piccolo Osvaldo inizia giovanissimo la sua carriera: già all'età di 9 anni, credendosi un grande bomber, pretende di giocare titolare nell'Huracàn, squadra di Buenos Aires. I dirigenti argentini, stanchi di averlo tra i piedi, si inventano dei suoi parenti italiani e lo spediscono a giocare nel Bel Paese.
Arrivato in Italia, il giovane Daniel vince subito il campionato di Serie B con la maglia dell'Atalanta, e si monta ancora di più la testa. Dopo essere passato al Lecce, al Bologna e alla Fiorentina i dirigenti italiani, stanchi di averlo tra i piedi, lo mandano a giocare in Spagna, purtroppo per lui nella squadra sbagliata di Barcellona.
Roma
Nel 2011 viene ingaggiato dall'AS Roma. La proprietà americana, ignara dei suoi trascorsi, decide di acquistarlo. In due anni Pablo riesce a litigare con compagni, allenatori e tifosi. Alla fine i dirigenti statunitensi, stanchi di averlo tra i piedi, lo spediscono a giocare in Inghilterra.
Southampton
Al Southampton conoscono bene Osvaldo: l'allenatore Pochettino l'ha avuto ai tempi dell'Espanyol ed è convinto di poterlo raddrizzare. Povero illuso. Dopo che Daniel rompe il naso ad un compagno di squadra, la società inglese lo rimanda in Italia col primo aereo disponibile.
Juventus
Quel volo era diretto a Torino: il dirigente bianconero Marotta, si sa, ha occhio per gli affari, e dopo aver preso Anelka, Bendtner e Matri, è convinto di aver acquistato un campione. Osvaldo chiuderà la stagione segnando un gol.
Inter
Come tutti i nodi vengono al pettine, tutti i fallimenti calcistici prima o poi vengono all'Inter. Come poteva, dunque, la società nerazzurra lasciarsi sfuggire il bomber italo-argentino?
Nella stagione 2014-2015, in coppia con Mauro Icardi, Osvaldo promette di fare davvero scintille.
Infatti proprio agli albori del 2015, neanche fatto in tempo a smaltire la sbornia di San Silvestro, accade il fattaccio. Nel giorno della Befana durante il solito derby d'Italia tra Juventus e Inter, Mauro Icardi, forse perché la befana gli ha portato il carbone al posto di una velina sudamericana da corteggiare, non passa ad Osvaldo una clamorosa palla gol che avrebbe potuto far vincere l'Inter. Dopo ciò i due argentini, con la calma che li contraddistingue, ne discutono civilmente, tanto che gli ultras devono intervenire per calmarli.
Dopo la pacata discussione, Roby Mancio lo spedisce con un volo di sola andata in La terra natale del MESSIa al Boca Piccolo.
Boca Junior
Qui non succede nulla di rilevante, le solite bravate come fumare un cigarrillo[2] contenete tabacco di dubbia provenienza la notte prima del super Classico argentino di Libertadores Boca contro River. Dopo questa ragazzata, fu subito notato e acquistato dai pescatori del Porto.
Porto
Mandato in Portogallo dal Boca come marinaio e esperto lupo di mare[3], il Porto riconoscendo subito il suo immenso talento straordinario[4] tanto da dargli la maglia numero 10. Per ripicca, i rivali del Porto, lo Sporting Lisbona acquistano sempre dall'Inter un altro talento argentino Ezequiel Schelotto blindandolo con una clausolala rescissoria di 45 milioni di euro.
Nazionale
Nonostante sia nato in Argentina, grazie alla parentela inventata Osvaldo ha preso la cittadinanza italiana e ha scelto di giocare per la Nazionale di calcio dell'Italia.
Evitando di doversi giocare il posto con giocatori del calibro di Messi, Higuain, Palacio e Tevez, Pablo è riuscito lo stesso nella fantomatica impresa di restare escluso dalla formazione azzurra nel Campionato del mondo di calcio Brasile 2014 nonostante in squadra ci fossero Balotelli, Cassano e Alessio Cerci.
Note
- Portale Calcio: accedi alle voci che trattano di calcio