Palio di Siena

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Scena tipica del Palio di Siena.
« Amo il Palio di Siena perché è una competizione sicura, morale e senza ombra di dubbio non truccata. »
(La Brambilla alla fiera internazionale della bugia 2011)
« Forse è la volta bona che abbassano il canone. »
(Italiano medio che aspetta invano la normale ripresa dei programmi RAI)
« Se il Palio è una manifestazione truccata io sono Superman. »
(Superman)
« Noi si vive il palio 365 giorni e 3 minuti all'anno. »
(Senese sulla matematica.)
« È l'unica gara in cui tra tanti cavalli vince un bruco! »
(Pier Paolo Pasolini sul palio di Siena.)

Il Palio di Siena è una competizione equestre che nasce nel medioevo là dove, alcuni senesi, stufi delle tradizionali corsette in mutande lungo Piazza del Campo per decretare il vincitore del annuale premio "Mutandone Dorato", decisero di creare un qualcosa per attirare i turisti nella nota città di Siena, conosciuta anche come "La patria della lealtà sportiva". Per principio il Palio veniva corso tirandosi sputi e orsetti gommosi a giro per Siena in groppa ad un cinghiale di cinta, dei colori della contrada facente parte, mentre i contradaioli erano soliti massacrarsi in Piazza del Campo; con il passare dei secoli, il Palio si è evoluto in tre giri di Piazza del Campo.

La vita di contrada

Classiche condizioni di un cavallo dopo la competizione.

Sin da piccoli i "cittini" senesi vengono abituati a vivere di alcool e cazzotti. Vengono tenuti per anni senza vedere altro che una foto di Mastella, mentre viene loro erogato vino per endovena, finché non appena raggiungono i 13 anni sono già iscritti all'albo degli alcolisti anonimi ed hanno almeno 2 denunce per atti osceni in luogo pubblico. I ragazzi più grandi, invece, si dilettano facendo giochi di bandiere e suonando i classici tamburi con i rumori degli animali che si comprano in farmacia. È usanza per loro che ogni sabato sera due fazioni rivali si incontrino per Siena per un'amichevole partita a briscola. Nonostante le varie minacce e offese che volavo tra contrade rivali infatti, nessun senese sa in cosa consista dare un pugno in quanto nessuno a Siena ha mai fatto uso di violenza vera. La "rissa" senese non consiste in altro che nel pronunciare paroloni con più di 4 sillabe e agitare le braccia a casaccio.

La correttezza

Nonostante la chiara correttezza e la mancanza di azioni antisportive nel Palio, esistono oggigiorno individui anonimi che sostengono quanto questa manifestazione sia una chiara presa in giro per l'intero mondo agonistico e sportivo. Per tale gruppo di persone, i fantini, nella parte antecedente alla partenza dei cavalli, parlerebbero tra di loro al fine di contrattare la vittoria di una o l'altra fazione. Chiaramente le tecnologie moderne ci consentono di sapere quali sono gli effettivi discorsi scambiati tra essi, appunto a discapito di qualunque accusa infondata

- Fantino1: “Ciao.”
- Fantino2: “Buongiorno.”
- Fantino1: “La correttezza è la mia parola preferita.”
- Fantino2: “Ottimo! La mia parola preferita è amore per gli animali.”
- Fantino1: “Lei è davvero una persona cordiale e non potrei mai pensare di darle dei soldi per farmi vincere il palio.”
- Fantino2: “Nemmeno io potrei essere in grado di accettare compensi né tanto meno di far credere al mondo intero che questa corsa è una truffa.”
- Fantino1: “Ovviamente, le auguro una buona competizione.”
- Fantino2: “Grazie, anche a lei.”

Tipica conversazione che chiaramente non è stata ritoccata da un Senese geloso della propria identità cittadina.

Le Contrade

Attualmente le contrade ancora esistenti sono 5, ma in quanto costituite dagli ultimi senesi con un briciolo di buon senso, non accettano di mostrarsi in pubblico. A queste vanno tuttavia annesse le 17 contrade fasulle che accettano di correre il palio solo per poter comparire in televisione 2 volte l'anno e per fare versacci alle telecamere e salutare le mamme. Le cinque contrade reali sono comunque l'allodola, il mandrillo, la poiana, la zanzara e la moffetta. Queste rappresentano tutt'ora l'identità di Siena e si distinguono dalle altre contrade per un numero di iscritti complessivi pari a 5 (uno per contrada) e per l'inno che non è altro che la pubblicità dei Formaggini Mio del 1996.

Disagi al mondo esterno

Anche se attualmente l'intera Siena risulta essere un luogo isolato e ancora quasi del tutto inesplorato, non mancano i tentativi da parte dei Senesi di esportare la malefica pratica del Palio al resto del mondo. Due volte l'anno infatti il Consiglio Malvagio Senese ottiene i consensi per trasmettere sulle reti nazionali i video della corsa. Tali video, oltre ad avere un evidente effetto soporifero, intralciano la regolare vita di tutti gli Italiani che, strafregandosene di una normalissima corsa di cavalli, si vedono sottrarre per un lasso di tempo indeterminato puntuali appuntamenti televisivi come La vita in diretta. I disagi che oggigiorno il Palio di Siena porta a tutta l'Italia sono limitati (chi ha un minimo di intelligenza di solito cambia canale), ma la minaccia di una probabile invasione di ubriachi, cavalli e fantini resta viva negli animi degli italiani nonostante solo il 15% di questi sappiano a malapena in che regione si trova Siena.