Paolo Ferrero
Paolo Ferrero (Kinder, 30 febbraio 1917) è un noto sado-masochista italiano. Viene ricordato soprattutto per essere stato il primo politico del mondo occidentale ad organizzare con successo manifestazioni di massa contro se stesso. Dal 2008 alla guida di Rifondazione Ri-Comunista, partito che conta ormai ben 3 iscritti (contando anche lui).
Gli esordi nell'attività politica
Figlio illegittimo di Fausto Bertinotti e del Marchese de Sade, si dice che il padre, allo scopo di non farlo soffrire, l'abbia tenuto rinchiuso per anni nel suo palazzo d'oro foderato in cashmere, in mezzo ai lussi e ai piaceri, lontano dall’influenza di estranei e soprattutto all'oscuro dalla triste realtà del mondo esterno.
Un giorno, all'età di 47 anni, riuscì a fuggire dal castello e dopo lungo girovagare arrivò presso un chiosco di kebab di Piazza Adriano a Torino, dove finalmente si rese conto delle disuguaglianze sociali dell'Itaglia e della sofferenza del proletariato operaio islamico.
Da quel momento diventò trozkista e giurò che avrebbe rotto i coglioni con proposte assurde o perlomeno irrealizzabili per tutta la sua vita, al fine di impedire alla sinistra e in particolare a Romano Prodi di governare.
2006-2008: Parlamentare e ministro del Governo Prodi
Eletto con il governo Prodi, venne inspiegabilmente elevato al rango di Ministro della Solidarietà Sociale, e come prima mossa decretò che ad ogni operaio della FIAT venisse donata un'Aston Martin rossa e un completo in cashmere, che tutti gli italiani si convertissero immediatamente all'Islam per non offendere gli immigrati e che fosse garantito un aumento di 5.000 euro al mese a tutti i ricchioni.
Questi provvedimenti costarono la modica cifra di millemila miliardi di euro al bilancio dello Stato, cosicché le tasse furono aumentate del 750%.
A quel punto però Ferrero non era ancora soddisfatto, pertanto impose alla coalizione di governo che venissero espropriate la FIAT e il Mulino Bianco, che Montezemolo venisse dichiarato "nemico del popolo" e fucilato in piazzale Loreto, ed infine che venisse stipulata un'alleanza militare con la Bielorussia.
In un raro momento di lucidità durante un droga-party sullo yacht di Massimo D'Alema, si rese finalmente conto della sua follia e iniziò una lunga serie di dure manifestazioni contro sé stesso, fino a quando non ottenne le sue stesse dimissioni e la caduta del governo.
Paolo Ferrero oggi
Dopo la caduta del governo e la conseguente vittoria di Berlusconi, essendo ricercato su sei sistemi galattici da una folla inferocita, riparò in Messico, dove si nascose in un convento a produrre pecorino Zen e coltivare fave di cacao. Quando però suo padre, il Subcomandante Fausto, venne spodestato e ucciso in un colpo di stato organizzato dal fratellastro Ricchio Vendola, Paolo fu richiamato d'urgenza in Italia dai drogati di un centro sociale per raccogliere l'eredità di Rifondazione Ri-Comunista, ormai ridotta allo stesso numero di voti della lista No Euro.
Alle ultime elezioni europee si è presentato con una nuova Lista Anticapitalista Antirazzista Antifascista Marxista-Leninista Anticomunista ottenendo ben lo 0,000047morto che parla% dei voti.
In vista delle prossime elezioni politiche, si sta adoperando per ottenere una bruciante sconfitta, tramite la presentazione di almeno 86 diverse liste comuniste rivali, un progetto portato avanti assieme all'ex-amico di canne Marco Rizzo detto "uomo pene" (lo si vede spesso in programmi amici del proletariato tipo il tg4 dove afferma che il ddl zan è fatto per favorire la grande finanza, oppure su Youtube dove il 99% dei commenti sono del tipo: "sono di destra ma stimo rizzo", chissà perchè...) e al grande intellettuale Marko Ferrando (appena avrà scontato la condanna per furto di rame da un cantiere abbandonato).
Voci correlate
- Rifondazione Comunista
- Fausto Bertinotti
- Nichi Vendola
- Sinistra Ecologia Libertà
- Sedicenne comunista
- Lev Trotsky
- Stalin
Altri progetti
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