Peach
La principessa Peach è l'attuale principessa del Regno dei Funghi, delle carote e delle zucchine a un euro al kilo.
La vita
Peach, figlia di madre Fragola e padre Banana, nasce nel Regno dei Funghi Allucinogeni.
Il suo nome deriva da un singolare episodio: mentre la principessa stava sostando sotto un albero di mele, venne colpita alla nuca da un'anguria caduta da chissà dove e a causa di ciò non poté esimersi dall'esclamare la sua prima parola cioè "Peach!", che in lingua funghese significa "Ma porca puttana!": quindi, mio caro nerd, quello che credevi fosse un nome delicato, tutto rosa e zucchero non è che un grave insulto. La giovane venne da subito inserita nel fantastico mondo del business ortofrutticolo, infatti i cari genitori la spedirono a lavorare la terra a suon di calcioni nel deretano e la obbligarono a pelare patate con un pelapatate made in Marocco.
Dopo aver guadagnato un cospicuo gruzzolo, grazie alla vendita di gelati al gusto carciofo, ed, ebbene sì, anche a quella della patatina, giusto per far quadrare i conti, rivendicò il trono appellandosi alla giustizia: avvelenò entrambi i genitori con dell'arsenico e camuffò il tutto come una "innocua indigestione di funghi della classe dei Schizosaccharomycetes sfociata poi in grave intossicazione alimentare".
Con i genitori fuori dalle balle, Peach investì i fondi in azioni Parmalat, cominciò la corsa all'oro nero e trasformò il Regno dei Funghi Allucinogeni in un parco divertimenti. Per famiglie. Con parcheggio non custodito. Ma ecco, mentre sembrava filare tutto liscio per la nostra giovane dittatrice, un oscuro personaggio fa la
sua comparsa: denti affilati, occhi malvagi, corna appuntite, no non è tua suocera ma quasi: Bowser, il Godzilla dei poveri.
Infatti il meschino, vedendo la floridezza e la beltà del Regno dei Funghi disse "Io non ci sto" e si prodigò per creare scompiglio. Innanzitutto fece in modo che la Parmalat fallisse mettendo strane idee in testa a quell'integerrimo di un uomo di Callisto Tanzi, poi si ciucciò l'intero petrolio e infine diffuse la notizia che, da qualche giorno a questa parte, il parco giochi fosse gestito da ebrei, neri per di più.
Per completare l'opera, Bowser rapì Peach proprio mentre stava contando il suo danaro, facendole perdere il dannato conto. Le urla della principessa giunsero fino al Regno delle scimmie ballerine, ma nessuno si degnò di aiutarla tranne l'idraulico italo-nipponico-americano Mario. Mario infatti riconobbe le urla di quella spilorcia di una principessa che, tempo addietro, non gli aveva pagato i 150 euro per quell'occhiata alle tubature del cesso e così, memore del torto, cominciò a perseguitare la sua debitrice per tutti e 60 regni del Fantabosco.
Beh, il resto è storia.
Esordio nella grande famiglia Nintendo
Il personaggio della principessa Peach fece il suo debutto nei lontani anni 80, quando ancora i videogiochi venivano citati da Michael Jackson per spaventare i bambini di notte, grazie a quella mente di uno Shigeru Miyamoto che si accorse di quanto maschilismo e violenza vigessero nei videogiochi di quegli anni: basti guardare Pac-Man o Spacewar!, i giochi più sanguinari in circolazione a quei tempi, in grado di traviare qualsiasi giocatore con la loro grafica pixelosa, i rumorini insistenti e i personaggini brutti e cattivi in grado di uccidere i nemici con palline di carta e sputo. L'idea primordiale di Miyamoto era quella di inserire una capra parlante nei suoi vari Super Mario, ma, memore del detto "Tira più un pelo di figa che un carro di buoi", optò alla fine per una principessa lagnosa e inutile, che riusciva a farsi rapire anche con un piede solo. Il suo primo debutto avvenne in "Super Mario Bros- E il ratto della principessa Peach", ed è inutile dire quanto grande fu il successo ottenuto da quest'ultima: finalmente i giocatori avrebbero potuto eliminare dalle loro fantasie erotiche la signora Pac-Man per far posto a una vera gnocca. Ovviamente si andò avanti per questa strada per un bel po', finché non ci si stufò largamente di Peach e dei suoi rapimenti e alla Nintendo non venne in mente di creare giochi per ebeti con cani, delfini, cavalli e corsi di yoga. Ma questa è un'altra storia.
Attacchi
Peach, nonostante sia un personaggio tettuto, dispone di qualche attacco che la salva perlomeno dalla violenza da parte di Bowser.
- Attacco urlo da disperata: quello che lancia ogni volta che viene anche solo sfiorata da essere umano.
- Attacco calcio negli zebedei: questo serve sempre.
- Attacco tangente: essendo ricca se lo può permettere.
- Attacco la do gratis: essendo donna se lo può permettere.
- Attacco d'isterismo: probabilmente l'attacco più potente di tutti: quando ha le sue cose può avere addirittura effetti distruttivi.
- Attacco predica: sfinisce i nemici e fa guadagnare al giocatore 50 punti Q8.
- Attacco abdicazione: appena Peach si trova in pericolo abdica a favore del primo cretino che passa per la strada facendo ricadere su di lui tutte le sciagure possibili.
- Attacco Savoia: Peach chiede al popolo italiano un risarcimento di svariati milioni di euri per i danni morali subiti.
Voci correlate
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