Pecora
Pecora | |
---|---|
Sono tante, troppe e sbucano ovunque! Scappa finché puoi! | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Pelosi |
Phylum | Greggiae |
Famiglia | |
Genere | Poliziesco |
Meglio conosciuta come dolce amica lanosa, la pecora è affidabile, premurosa, affettuosa e ti sa soddisfare sempre, soprattutto quando cerchi un buon pasto caldo.
Origine
Le prime notizie storiche sulla pecora risalgono al lontano Chissaquando D.C. (Democrazia Cristiana), quando si ebbe il primo allevamento di ovini per mano di un pastore sardo, che al tempo ancora non sapeva di essere un pastore, sapeva solo di essere sardo.
Egli, seguendo l'esempio di Dio decise di far accoppiare un coniglio con un pacco di batuffoli d'ovatta. Dall'unione tra questi due corpi nacque il primo esemplare di pecora, soffice creatura a quattro zampe che divenne poi il vero migliore amico dell'uomo (il cane sarebbe venuto solo molto dopo).
Prima generazione
Pecore e uomini convivevano pacificamente in una sperduta valle in quel della Sardegna, scambiandosi favori reciproci. I neonati pastori pascevano le pecore e loro li ricambiavano con affetto o con prestazioni sessuali occasionali.
La simbiosi era perfetta, e questa era venne nominata "era dei pecorai nati stanchi", poiché passavano il 90% della loro vita attiva a pisolare sotto gli alberi. Il restante periodo lo passavano a fare il mirto Zedda Piras e a vomitarlo nel cespuglio più vicino.
La grande guerra
La seconda epoca, detta "era della lana turbolenta" colse d'improvviso i placidi pastori, ormai agiati tra le loro coperte di lana.
Difatti un brutto giorno, tutti i pastori non sufficientemente obesi da non riuscire a trasportare i loro ingombranti sé in giro per la magica valle, notarono come una pesante rivolta era scoppiata. Le pecore erano stufe marcie di essere seviziate sessualmente (durante la fine della prima generazione il numero di stupri era notevolmente aumentato, complice la crescente bruttezza dei pastori che gli impediva di trovare un essere con meno di quattro zampe che gli si concedesse).
Un orribile spettacolo si prestava ai loro cisposi occhi: le pecore, un tempo amichevoli e morbide, si erano trasformate in possenti merino da combattimento dalla lana riccio e crespa e dotate di cornine ramificate dall'aria davvero letale.
Immediatamente i luridi ciccioni si fabbricarono armature di latta e spade di cartapesta per contrastare la rivolta. La magica valle fu sconvolta per anni dalla furiosa lotta, che cosparse di lana e adipe la terra. Verso la metà della grande guerra i pastori erano stati tutti ridicolizzati dalle possenti merino da combattimento, le quali si convinsero di poter conquistare anche i territori fuori dalla loro terra natia. Costruirono possenti imbarcazioni a vela in cui i battaglieri ovini si imbarcarono a migliaia, pronti a combattere per conquistare il Mondo.
Ascesa e declino
Gli ignari abitanti d'Italia vennero colti all'improvviso dall'attacco delle pecore. Gli ovini infilzavano come nulla i poveri uomini sulle loro turgide corna e li penetravano indegnamente una volta abbattuti. L'osceno spettacolo si protrasse fin quando arrivarono al nord italia, precisamente nella Padania, dove furono brutalmente sconfitte e cacciate da orribili uomini verdi dotati di membri ancora più duri delle corna delle merino da guerra. Gli ovini, dalle corna distrutte e dalla lana indegnamente cardata, furono costrette a tornare a testa bassa nella loro terra natale, dove vivono ora isolate dal resto del mondo, in compagnia dei pastori che hanno ripreso a seviziarle allegramente fin da allora. Le pecore si sono adattate al loro destino, perdendo la parola ed emettendo mesti "Beeh" come unico verso comprensibile rimasto dai susseguenti stupri.
Articoli correlati
Collegamenti esterni
- Portale Sesso: accedi alle voci che trattano di sesso