Peraltro
Nata da un rapporto non protetto ed extra-matrimoniale fra "per" e "altro", "peraltro" è una di quelle tante "parole jolly" dal significato a piacere, come peraltro lo sono anche allucinante, piuttosto e controindicazione. Inizialmente fu una parola totalmente snobbata da letterati ed oratori eccelsi, un po' per via di una certa bigotteria che un tempo portava ad emarginare i figli naturali delle coppie di fatto, un po' per via del fatto che un tempo si parlava badando maggiormente ai contenuti dei propri discorsi anziché alla loro forma, un po' per via del Corso che un tempo era chiusa al traffico.
Successivamente il suo uso è divenuto sempre più frequente e diffuso, sia per la necessità di parlare in modo distinto se si vuole avere qualche possibilità di distinguersi in un mondo in cui a parlare sono peraltro in troppi, sia per una certa modernità di pensiero per cui tutti andrebbero trattati alla stessa maniera (perfino gente di colore, omosessuali, nomadi e figli naturali delle coppie di fatto), sia perché oramai è diventato peraltro impossibile correggere il modo di parlare di un'altra persona senza ricevere contestualmente un'esortazione ad andare a fare l'insegnante di italiano (peraltro non abilitato). Ed è stato così che "peraltro" è finita su molti vocabolari, i quali nel corso degli anni sono diventati peraltro sempre più flessibili e modificabili per andare incontro a quello che è il parlare comune.
I vari significati
Ma che vuol dire "peraltro"? È una di quelle tante parole che sono state coniate con un significato e poi hanno finito con l'assumerne tanti altri. Peraltro, non si sa nemmeno con certezza quale tipo di parte del discorso essa costituisce. Avverbio? Congiunzione? Interiezione? Peraltro, è possibile fare un po' di ordine alla maniera italiana, vale a dire nel modo seguente: si fa una panoramica, peraltro rapida, di quelli che sono, allo stato attuale, tutti i suoi usi più comuni e poi si stabilisce che tutti quelli esaminati SONO, per regola, i suoi possibili usi[1].
Come avverbio
"Peraltro" si può usare come avverbio, vale a dire una di quelle parole che si mettono subito prima o subito dopo un verbo per particolareggiare o addirittura per modificare il significato del verbo stesso[2]. In tal caso, "peraltro" assume un significato simile a "pur tuttavia... " o ad "a volerla dire proprio tutta... " o a "però, a voler essere proprio obiettivi... " e si usa per fare una piccola puntualizzazione in leggero contrasto col resto del discorso. È indicatissima per fare una rapidissima critica durante un elogio o, viceversa, per smorzare un rimprovero riconoscendo una piccola attenuante. Ne riportiamo peraltro un esempio:
Come congiunzione avversativa
"Peraltro" si può peraltro usare anche come congiunzione. Non stiamo parlando di astrologia: le congiunzioni sono quelle parole che si mettono tra una frase e l'altra quando, per fretta o per altro, non si ha voglia di fermarsi con un punto e incominciare la frase successiva, peraltro con la lettera maiuscola; oppure, dopo che il punto è stato ormai messo, le si possono mettere all'inizio di una frase per enunciare un concetto che completa quelli esposti nella frase precedente; oppure, ancora, le si possono mettere dove pare, col solo scopo di prendere fiato (o di far prendere fiato a chi legge).
"Peraltro" è inoltreperaltro una congiunzione avversativa (peraltro non avversata da tutti coloro che mostrano una certa avversione per il silenzio) ed è quindi usata per introdurre un concetto in completo contrasto col discorso che la precedeva. In questo caso "peraltro" assume il significato che probabilmente è proprio quello per cui è stata inventata, cioè "per altro", "per altri motivi", "per via di altre questioni che ora non ti sto ad elencare, altrimenti faremmo notte" o "per altri cazzi miei che non ti riguardano e che non mi va di raccontarti, anche perché c'ho mia moglie a casa che mi aspetta e alle 20.40 comincia pure la partita". Vediamo un esempio anche di questo uso.
Come pare e piace
Ogni innovazione e ogni cambiamento culturale hanno peraltro il risvolto negativo che i soggetti un tempo discriminati o emarginati, una volta usciti dal loro stato di oppressione, poi tendono a prendersi le loro rivincite, peraltro efferate, mettendo in atto peraltro delle vere e proprie azioni di rappresaglia: è successo in Iraq dove gli Sciiti compiono continuamente attentati a danno dei Sunniti (che prima erano al potere), è successo nella ex-Jugoslavia dove i Kosovari hanno ora assunto il ruolo di aguzzini nei confronti dei Serbi (peraltro un tempo loro carnefici), è successo perfino nel mio condominio dove il mio vicino rompipalle è diventato amministratore... e, come peraltro era inevitabile che succedesse, è successo anche nella nostra lingua parlata, dove delle parole come "peraltro", un tempo sconosciute e malviste, vengono ora usate al posto di tante altre parole, peraltro più adatte, che peraltro non le avevano fatto nulla di male. E così, da congiunzione esclusivamente avversativa quale era, adesso viene tranquillamente usata come congiunzione rafforzativa, cioè quando si vuole aggiungere un argomento in più alle chiacchiere sparate a sostegno di qualcosa. Peraltro, questa sua intrusione è stata facilitata dalla somiglianza un po' con "per giunta" e un po' con "tra l'altro", locuzioni con cui "peraltro" fa presto a confondersi e che in passato detenevano l'esclusiva del compito (peraltro ingrato) di introdurre un'aggravante durante una cazziata (o un'attenuante durante un'arringa difensiva). Esclusiva peraltro detenuta assieme ad "inoltre" e "oltretutto", che stanno peraltro cadendo anch'esse pian piano in disuso. E così capita di sentire dei discorsi, peraltro già inizialmente sgradevoli, infarciti di tanti "peraltri" infilati a cazzo nelle varie frasi.
Categorie di persone che sono solite usare "peraltro", senza peraltro curarsi di usarlo correttamente
Quasi nessuno è al riparo da questa epidemia di peraltrite che spinge tutti gli individui che ne vengono contagiati ad un uso smodato del termine "peraltro". Peraltro ci sono alcuni soggetti più esposti di altri a tale storpiatura del loro modo di parlare e sono tutti coloro che vivono del loro parlare, cioè quelli il cui mestiere consiste proprio nel parlare, parlare, parlare o che comunqueperaltro non potrebbero mai svolgere il loro lavoro senza sversare nelle orecchie degli interessati i fiumi di parole ad esso inerenti[3]. Segue un elenco, peraltro non completo, di queste categorie di persone.
- Politici
- Magistrati
- Magistrati comunisti
- Avvocati molto facili all'uso della retorica, peraltro molto difficili al rispetto dei Codici di Procedura Civile e Penale
- Giornalisti, fra i quali merita un cenno peraltro particolare Bianca Berlinguer, detta "la paladina del Peraltro", peraltro non detta "la paladina".
- Conduttori televisivi
- Bloggers
- Economisti che cercano di spiegarci cause e rimedi dell'attuale crisi finanziaria, senza peraltro averli ben chiari nelle loro menti
- Medici che ti diagnosticano una malattia e ti prescrivono vagonate di farmaci, dopo aver riscontrato due o tre sintomi peraltro leggeri e dopo essere rientrati da una fantastica crociera (pagata peraltro dalla stessa casa farmaceutica produttrice dei farmaci che ti hanno prescritto)
- Dirigenti d'azienda
- Agenti immobiliari
- Venditori di aspirapolveri porta a porta
- Critici d'arte, di cinema, di libri, di musica e di cartoni animati
- Telecronisti
- Molti wikipediani
- Molti nonciclopediani
- Rompipalle
- Io, nello scrivere quest'articolo... ma che c'entra? Io l'ho fatto apposta e peraltro a scopo didattico.
Curiosità
- Gira voce che "inoltre", "oltretutto", "tra l'altro" e "per giunta" si siano ritirate in clandestinità; in realtà, si sono solo nascoste e stanno solo aspettando (peraltro pazientemente) il momento adatto per contrattaccare e riappropriarsi di tutti gli spazi che sono stati loro usurpati da "peraltro".
- L'autore di questo articolo sostiene la loro causa e, appena troverà la voglia di farlo, inizierà proprio qui su Nonciclopedia una personale crociata anti-peraltro, sostituendo tutti i peraltri sparati a cavolo nei vari articoli con le suddette parole più appropriate.
- Peraltro, l'autore di questo articolo non ha mai voglia di fare un cazzo.
Pagine quasi per nulla inerenti, peraltro correlate
Note
Cioè, stai davvero leggendo le ♪♫note♫♪?? Pazzesco!! Peraltro fai bene. |
- ^ Peraltro siamo in Italia: con quali altri criteri pensavate che venissero scritti codici, leggi, decreti e regolamenti in Italia?
- ^ Se invece venisse messa subito prima o subito dopo un sostantivo, si chiamerebbe "assostantivio".
- ^ Sversamenti peraltro dannosi per l'ambiente e peraltro mai perseguiti da nessuna autorità.