Pesce d'aprile
- Voce: “Pronto, Marco Rossi?”
- Rossi: “Sì, chi parla?”
- Voce: “Signore, chiamo dall'ospedale. Sua moglie è morta.”
- Rossi: “Oddio, no!”
- Voce: “C'è sangue dappertutto.”
- Rossi: “Oh mio Dio! Ed io che l'ho appena tradita...!”- Voce: “Pesce d'aprile! Sua moglie è viva, ed è in ascolto!”
- Rossi: “Cosa?? Ehm.. Pesce d'aprile (?)”
Il pesce d'aprile™ è quella cosa in cui capisci di essere cascato quando a scuola, dopo esserti seduti sulla sedia, avverti un forte dolore al culo e tutta la classe ride di te, compreso il tipo/la tipa che ti piace.
Le origini
Il pesce d'aprile™ nasce per la prima volta all'epoca dei vichinghi. Poiché il re Olaf era sempre annoiato, un suo servo decise di rallegrarlo con uno scherzetto, così gli raccontò che il vicino regno aveva catturato sua figlia. Olaf, allora, fece attaccare il villaggio e decimare la popolazione, finché il servo annunciò che era tutto uno scherzo e che lui ci era cascato. Olaf non la prese bene e impiccò il servo.
Si hanno testimonianze di eventi del genere anche nella storia romana: Nerone, dopo aver invitato i cristiani nel Colosseo per una festa, disse loro che era tutto uno scherzo e liberò i leoni.
Anche nel medioevo si aveva questa usanza: per fare un pesce d'aprile alle mogli, gli uomini del tempo le accusavano di essere streghe per poi dire che era tutto uno scherzo. Ma poiché poi non venivano ascoltati, le mogli finivano comunque bruciate.
Nei secoli successivi il pesce d'aprile™ venne migliorato e perfezionato, fino a raggiungere quello che è oggi: un pesce di carta da attaccare alla felpa firmata del tuo amico per farti prendere a botte.
Origini del nome
Il nome pesce d'aprile deriva semplicemente dal fatto che è aprile, e che chi casca negli scherzi ha il cervello di un pesce. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale. Oppure no?
Come realizzare un pesce d'aprile
È semplicissimo: basta avere un piano, l'occorrente per metterlo in pratica, e un pirla che ci caschi in pieno, facendo una figura di merda. Per l'ultimo potete scegliere il più secchione/sfigato della classe, un compagno particolarmente antipatico o in alternativa voi stesso (se scegli la terza opzione i casi sono due: o sei emo, o sei SCemo). Per quanto riguarda l'occorrente, potete sempre rubarlo a vostro padre, o corrompere un rigattiere. (Utilizzare il per favore solo in casi di estrema necessità). Il vero problema è pensare il piano, poiché sicuramente non siete campioni nelle capacità logiche e deduttive. Per fortuna ci sono qua io per aiutarvi!
Scherzo del "pesce d'aprile"
In pratica, consiste nel disegnare un pesce su un foglio di carta, ritagliarlo, applicargli sopra un pezzo di scotch e appiccicarlo alla schiena della vittima. Questo metodo è infallibile, a meno che non siate così scemi da farvi scoprire. In quel caso, se avete scelto come vittima lo sfigato di turno, nessun problema. Se al contrario, avete optato per il bullo tutto muscoli, congratulazioni per la scelta!
Scherzo della "puntina"
Altro scherzo molto semplice, la difficoltà consiste nel mimetizzare la puntina da disegno sulla sedia della vittima. Fatto questo è sufficiente aspettare e godersi l'urlo del malcapitato (consigliabile, ma solo per veri perfidi, di scegliere come obiettivo un malato di emorroidi).
Scherzo della "sedia rotta"
Le cose si fanno più complicate. Uno dei problemucci è che se non siete Leatherface, sarà difficile reperire una motosega per realizzare lo scopo. Comunque, una volta procurata, si devono segare le quattro gambe della sedia della vittima e rimetterle poi in posizione "apparentemente" stabile. (P.S.controllare eventuali fiumi di segatura lasciati in giro e/o non dimenticarsi la motosega sotto la sedia). Appena il prescelto si siederà, la sedia si spezzerà e potrete godervi la sua mirabolante caduta e se tutto va per il meglio, la sua sacrosanta bestemmia.
Scherzo doppio della "puntina pesante"
Questo è per veri stronzi. Consiste, in pratica, nell'eseguire le azioni dello scherzo precedente (per chi non lo sapesse, dello scherzo che viene prima), e per concludere posizionare sopra la puntina, meglio se avvelenata. Risultato? Urlo più caduta, e se avete seguito tutti i consigli, anche probabile morte del soggetto.
Scherzo del "secchio sulla porta"
Nel caso non ci siate ancora arrivati, è sufficiente riempire d'acqua un secchio e piazzarlo in bilico sopra una porta socchiusa. Il primo a entrare riceverà una deliziosa e rinfrescante cascata d'acqua sulla testa (o in alternativa urina, colla vinilica, coca cola o qualsiasi altra sostanza densa e maleodorante). Si raccomanda particolare attenzione al non uscire dalla stanza a lavoro compiuto, per evitare spiacevoli inconvenienti.
Scherzo del "pesce in faccia"
Pesce d'aprile particolarmente bastardo, ma semplice da realizzare. Bisogna trovare un pesce particolarmente maleodorante e imputridito, e tirarlo in faccia alla vittima al grido "pesce d'aprile!" Per evitare ritorsioni dal malcapitato, è consigliabile scegliere un individuo di bassa risma sociale e/o disprezzato dalla comunità, e un pesce abbastanza grosso da stordirlo. Evitare un pesce palla gonfiato o un pesce spada.
Come sopravvivere a un pesce d'aprile
Probabilmente leggendo le righe precedenti non hai nemmeno pensato che qualcuno potrebbe tramare un simile tiro mancino contro te, e tantomeno ti sarai preoccupato di premunirti per una simile occasione.
EBBENE SIGNORINA: CHE ASPETTI? IL NATALE??
Se vuoi sopravvivere al fatidico giorno, non è sufficiente prepararsi all'attacco, bisogna preparare le difese. O vuoi finire con un pesce attaccato alla schiena?
Io so che non lo vuoi.
Fase 1: identificare il potenziale aggressore
Ebbene, per evitare il rischio di venire bersagliati da un pesce d'aprile, bisogna premunirsi. Per prima cosa bisogna studiare mentalmente i torti resi ai potenziali aggressori e i danni arrecati negli ultimi tempi, compreso quando avete ficcato il gatto nella lavatrice o quando avete gettato il portafoglio di papà nel cesso. Fatto? Bene.
Una volta identificato un potenziale aggressore, DON'T PANIC! Il fatto che potrebbe essere un aggressore non lo identifica come tale. Per accertarsene, bisogna compiere una ricerca approfondita (ATTENZIONE: chiedergli "Vuoi uccidermi?" non è una buona idea). Quando sarete completamente sicuri che il soggetto voglia attaccarvi con un pesce d'aprile, allora sì: potrete farvi prendere dal panico. Poi potrete passare alla fase 2: sventare il piano
Fase 2: sventare il piano
E io che ho detto?
Siete a conoscenza del nome del futuro aggressore/aggressitrice che vuole colpirvi? Non avete più dubbi sulla sua identità? bene, scappate! allora è il momento di sventare i suoi piani.
Per scoprire il piano malefico dell'aggressore, la cosa migliore da fare è iniziare a frequentare le sue stesse compagnie, conoscere i suoi amici/le sue amiche, estorcere informazioni ai conoscenti, e se poi c'è tempo fare la cacca. Sedurre un'amica sarebbe una buona idea per carpire i più profondi segreti del soggetto, anche se richiede molto spirito di sacrificio quando la ragazza in questione non è quel che si dice uno schianto di donna. Un buon richiamo per i segreti è il signor quattrini, sempre pronto a venirvi in soccorso.
Una volta estorto il piano segreto, sarà tempo di passare all'azione. Sventare un piano malefico e diabolico non è impresa da tutti i giorni, ovviamente; per questo è consigliabile reclutare altri uomini pronti a morire per la buona riuscita della missione.
Ha!Ha!Ha! Ovviamente scherzavo.. il massimo che riuscirete a trovare saranno quattro polli che vi seguiranno dietro compenso. Comunque, polli o no, verrà il momento in cui dovrete eliminare la minaccia nemica. Il come, il dove e il quando vi saranno più chiari guardando Matrix.
Come reagire a un pesce d'aprile subito
Purtoppo anche i migliori sbagliano. Ma non è il vostro caso, poiché sicuramente voi non siete i migliori.
Un pesce d'aprile realizzato bene è sempre un bello spettacolo da vedere. Ovviamente non quando ad avere le emorroidi e una puntina avvelenata tra le chiappe siete voi. In questi casi c'è poco da dire, a parte che il subire gli scherzi altrui spesso fa bene, perché ci insegna a non esigere troppo da noi stessi e... Ahahah! Ci sei cascato come un coglione! Ahahah!! Avete visto che deficiente?! AH! AH! AH!